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Autore: furetchen90    19/01/2013    0 recensioni
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Genere: Angst, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Crede, il bambino di un futuro ancora lontano?

La risposta alla domanda “Credo?” è no. Sono un “Cattolico in Culla”. Per quanto ricordi, gli insegnamenti del Cattolicesimo sono statimi impressimi nella testa con tanto di quell’impeto pur di rendere tale dottrina la mia seconda natura: fosse stata pure assiomatica, non importava. Ma io sono figlio della Logica. Crescendo, ponevo dubbi su tutto. Ai miei professori di religione non piacque.
I miei credi, secondo quegli esaltati, mi avrebbero condotto ad ardere tra le fiamme degli inferi. Mi spaventarono con le loro storie su Belial, Arastoth, Lucifero e gli altri demoni.
La ragione, però, mi permise di oltrepassare la fede e di continuare a integrarmi in questa ipocrita istituzione qual è la chiesa cattolica. Per meglio comprendere da dove provenga è qualcosa di criptico, eccetto se qualcuno possegga abbastanza esperienza religiosa pari a quella a cui fui costretto. Ogni anno c’era la classe di religione ed ogni hanno imparavo sempre un po’ di più, mi si chiariva sempre qualche dubbio rimasto. Gli anni più influenti furono quei quattro allo York Catholic. Imparai di più sulla fede di una persona, così tanto che dubito molti possano, nel corso di un’intera vita, anche con intensa devozione, possano eguagliare. Un processo costante che non iniziò bene, però. Durante le elementari ero un’anima innocente. Innocente per quanto un bambino possa esserlo.
Odiavo la classe di religione con molta verve... la maestra era monotona, e per via della semplicità del corso religioso, mi basta prendere qualche appunto occasionalmente, mentre pensavo a leggermi l’ultimo numero di Yellow Kid senza farmi vedere. Un giorno, però, mi dimenticaii di comprare il nuovo numero, e dovetti ascoltare. Per quella casaualità, tutto cambiò.

“Come Cattolici, dobbiamo distaccarci da tutti quegli atti sessuali che non sono fini alla procreazione e quindi il controllo delle nascite è un peccato”.

Mi interessai, non perché fossi propenso all’opposto di quello di cui si stava parlando oppure perché approvassi, ma perché, anzi, recepivo tutto completamente falsato.
“Maestra, che c’è di male con il controllo delle nascite?
Il sesso può essere un legame importante in una relazione matura, e delle volte l’avere dei è dispendioso. Sarebbe male abortire e non controllare le nascite.

Ero solito ascoltare e non parlare, rimase stupita del mio intervento, mi guardò con estremo dispiacere, alcuni secondi le vollero per riprendersi.

“Julia, Dio vuole che noi uomini continuiamo a portare nuova luce al mondo. Il controllo delle nascite è una distorsione verso il suo volere”.

“Lo stesso vale per la Chiesa, che ha affermato le teorie del sistema eliocentrico solo nel 2007*?

Dopo questa mia risposta, volle ignorarmi per tutta la lezione… e per tutto l’anno. Da credente iniziai a pormi tantissime domande.
Iniziai a realizzare quante menzogne, anche in buona fede e con convinzione, gli adulti dicessero.

L’anno continuava ed io continuavo a porre domande, e più chiedevo domande, più gli insegnanti mi imponevano il silenzio o il “rispetto verso il prossimo”. Alquanto ironico, siccome il mio carattere audace mi faceva porre domande correttissime nel pieno rispetto degli altri.



*Data immaginaria, siccome nel 1935, anno in cui sto scrivendo, la terra è ancora riconosciuta, dalla chiesa, come pianeta al centro dell’universo



Durante le scuole medie, imparammo del “salto della fede”.
Secondo il mio professore, non c’è prova concreta di Dio, quindi è necessario saltare la fede per salvarsi. Ci rimuginai a lungo su ciò. Dopo molta deliberazione, decisi di non venerare un Dio egoista ed egocentrico che affamava glorie e doni.
Ormai ero troppo sprofondata in quella forma mentis.
La Bibbia, il libro sacro dei Cattolici, fu scritto tra i settantacinque e i centocinquant’anni dalla morte di Gesù Cristo, è stata tradotta in più lingue ed ha subito numerose alterazioni, eppure, essa insegna la verità assoluta, letterale, quando per lo più è figurativa (nella Genesi ci sono due versioni conflittuali sul mito della creazione, assumo che la verità assoluta non possa essere letterale allora, perché il libro stesso sarebbe posto in discussione per via della mancata validità).
Da adolescente, so che un concetto tende a cambiare di significato quando raggiunge l’altro lato della stanza e ho difficoltà a trovare corretto un libro che implica come sia nato il mondo quando questo stesso libro risulta essere stato scritto miliardi di anni dopo l’evento interessato.

Nonostante il mio disprezzo per le religioni tutte e per le istituzioni ad esse affini, sono al corrente, oggi, che non mi acceca l’avversione: ci sono molte buone anime fedeli, oneste e meritevoli di rispetto.
Non apprezzo, però, chi mi impone di seguire un precetto solo perché, teoricamente, sia corretto o sbagliato. Le religioni sono degli enigmi: ancora meglio, è un Enigma. Nessuno può comprovare al cento per cento quanto sia scritto nei libri sacri, perciò è ingiusto minacciare qualcuno di decadenza negli inferi solo perché credono nel razionalismo oppure in un idolo diverso dal proprio Dio.
Da parte mia ho visto moltissimi Cristiani comportarsi così e ne incontrerò molti di più, ne sono certa. Mi ricorda il Padre della Nazione Indiana, Gandhi, il non-violento, di cui cito una frase:
“Mi compiaccio del vostro Cristo; non mi compiaccio di voi cristiani. Voi Cristiani non rassomigliate Cristo”.
L’esperienza in ambito religioso in questo mondo moderno, colmo di tecnologie e macchinari di cui ignoriamo i fulcri di funzionamento, mi ha aiutato a plasmare meglio il concetto religioso... e ad esserne carente al contempo. Sentii una volta una persona pronunciare questa frase – non ricordo chi fosse:

“Credi in niente. Il credere affievolisce la mente”.

Non riuscii a comprendere il senso di questa sentenza la prima volta. Ancora oggi penso di averne compreso solo un superficiale significato, se non, addirittura, un significato frainteso.
Inizia ad avere un significato, comunque. La mente non cresce se non si esplorano i cambiamenti che avvengono intorno e dentro di noi. Sebbene io sia un atea, nessuno potrà negarlo negli anni a venire. Non mi convertirò ad una religione formale: non mi limiterò a credere a quello e questo. Il futuro, noi non lo sappiamo a che ci condurrà.

  
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