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La ragazza bionda stava mettendo il secondo stivale, quando d'un tratto suo fratello minore Luke, le tirò una ciocca di capelli, la bionda prese la sua bacchetta e il povero Luke finì con la schiena attaccata alla porta.
-Che diamine Aurora! Quante volte ti devo dire che in questa casa la magia non è ammessa- urlò Mathilda, la matrigna della bionda.
-Cazzo Mathilda! Se non fosse per la magia ora tutti noi saremmo sotto terra, quindi chiudi quella bocca- urlò la bionda in preda ad una crisi di nervi. Dalle sue parole si può ben intuire  che la finezza oggi non fa parte di lei, ma lei non è mai fine pur facendo parte del bene, questo però non vuol dire che facendo parte del bene bisogna essere carini e coccolosi, anzi molti ribelli ne fanno parte.
- mamma mamma, Rory ha detto una parolaccia!- disse agitandosi Luke ancora appeso al muro.
- ragazzina, non ti permettere di rispondermi così mai più, sia chiaro- disse puntando il suo dito con manicure appena fatta, verso la bionda, ormai rossa di rabbia.
La bionda spintonò la matrigna per poi prendere la giacca, la bacchetta e uscire di casa fuoriosa.
Si diresse dal tabaccaio, per comprare un pacchetto di sigarette, lo sapeva bene, il fumo uccide, ma lei era altamente menefreghista e quindi alle regole ci faceva un baffo.
Pagò e poi si diresse all'uscita, dove aprì il pacchetto e ne estrasse una, si girò verso il muro e con una formula l'accese, nessuno si era accorto dell'incantesimo appena fatto, sorrise soddisfatta e poi si diresse al lago, traspordandosici con un'altro dei suoi incantesimi. Si sedette alla riva e con la mano destra si portò alla bocca la sigaretta, poi buttò il rimanente della sigaretta stessa sul prato verde. Incrociò le braccia sotto la testa e con un incantesimo fece accomparire accanto a se una piccola radiolina che trasmetteva solo notizie proveniente dal mondo dei maghi, questa diceva testuali parole.- Dure saranno le pene che il mondo di magia nera infliggerà al mondo di magia bianca, testuali parole ci ha riferito un ragazzo, continuando poi con il dire che la sua famiglia verrà vendicata, speriamo il meglio.- 
La bionda scoppiò in una fragorosa risata, non riusciva a prendere le cose con serietà pur avendo 18 anni ormai. Con uno schiocco di dita fece apparire un piattino di pancakes caldi e poi si tirò su mettendoselo sulle ginocchia incorciate.
Ne mangiucchiò due o tre e poi senza un perchè lanciò con violenza il piatto di pancakes fatto apparire poco prima, al sentire il frantumarsi del piatto fece un sorrisino e poi si alzò, e guardo dritto davanti a se, come se poco prima avesse visto qualcuno, ed infatti aveva vsto davvero bene, davanti a se un ragazzo alto e quasi biondo la guardò male, poi il biondino prese i rimanenti del piatto e lo riformò con uno schiocco di dita.
-Chi sei?- chiese la bionda avvicinandosi cautamente.
Non ricevette risposta, così la bionda mostrò il suo dito medio al biondo che una volta visto ciò alzò la bacchetta e legò la ragazza ad un albero, poi con velocitò avanzo verso di lei e le accarezzò il mento per poi guardarla negli occhi.
-mi vendicherò- disse il biondo guardando la ragazza leggermente impaurita
-eri tu, tu eri il ragazzo di cui parlavano alla radio- disse lei con il poco fiato che le rimaneva
Il ragazzo rise, poi la slegò e se ne andò.