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Autore: 365feelings    19/01/2013    7 recensioni
«È importante» afferma Lily con enfasi, nel pieno della discussione come se non fossero le sei del mattino e non fosse nuda sotto il lenzuolo.
Accanto a lei James, di ritorno dal bagno, ha indossato un paio di boxer e si è nuovamente disteso. La ascolta con aria stanca, ma è sinceramente interessato alle sue parole - le prime non aggressive dopo tanto tempo, senza punta di ironia o di crudele sarcasmo, solo la sua voce, limpida e appassionata.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Autrice: KumaCla
Titolo: Un posto perfetto
Pairing: James/Lily
Raiting: verde 
Avvertimenti: one shot, het, prequel
Genere: sentimentale
Note: sto studiando per un esame che non passerò e all'improvviso ho avuto l'ispirazione. Mi piace molto la coppia, ma non sono ancora riuscita ad avere una visione chiara di Lily e le numerose storie fatte con lo stampino mi irritano e basta, facendomi non dico odiare (ma quasi) la Evans. Questo quindi è un tentativo di rendete la figura di Lily il più concreta e umana possibile, sebbene sia ancora una bozza, ne sono perfettamente consapevole. Non è la mia prima storia sulla coppia, ma credo che sia la migliore. In ogni caso ai posteri l'ardua sentenza. "Io rido in faccia al pericolo" è ovviamente ripresa dal Re Leone e, secondo la mia versione, Franck è più grande.
(Ah, vorrei notare come quella che segue non è né una drabble né una flash fic: è proprio una one shot. Detta in altre parole, domani nevica).





Un posto perfetto



«È importante» afferma Lily con enfasi, nel pieno della discussione come se non fossero le sei del mattino e non fosse nuda sotto il lenzuolo.
Accanto a lei James, di ritorno dal bagno, ha indossato un paio di boxer e si è nuovamente disteso. La ascolta con aria stanca, ma è sinceramente interessato alle sue parole - le prime non aggressive dopo tanto tempo, senza punta di ironia o di crudele sarcasmo, solo la sua voce, limpida e appassionata.
«Fare la differenza dovrebbe essere un obbligo, nei confronti delle generazioni passate e future, un obbligo verso l'umanità» insiste, senza ricordare da dove sia iniziato quel monologo «Cambiare qualcosa, ecco. Per tua madre e tuo padre, per i tuoi figli, per lo sconosciuto che ti siede accanto in autobus, per te».
«Sembra il discorso di un politico che arringa la folla. A quando le elezioni, Evans?» scherza James e subito teme di aver sbagliato, perché con Lily non sa ancora come comportarsi, ha paura che tutti i progressi svaniscano nell'arco di una frase sbagliata. Ma lei ride.
«Sarei un pessimo politico, nessuno mi voterebbe» risponde «Mary dice che solo un folle starebbe ad ascoltare i miei sproloqui sul "cambiare la realtà che ci circonda per un futuro migliore"» motteggia con il sorriso che ancora le increspa le labbra.
«Allora sono un folle».
È una semplice constatazione senza malizia nella voce, ma Lily arrossisce.
«Scusa, è appena l'alba e io ti ho bombardato con queste sciocchezze. So che suonano ridicole, ma io ci credo e no, decisamente, devo dare più spesso retta a Mary e starmene zitta».
«Io lo trovo bello. Cercare di cambiare il piccolo pezzo di mondo che abitiamo. Soprattutto ora, con i tempi che corrono e i Mangiamorte dietro l'angolo che fremono per uccidere» ribatte James, lo sguardo lontano che accarezza qualcosa, forse un futuro utopico. Poi però riporta l'attenzione su Lily e lei arrossisce di nuovo, perché quegli occhi la guardano dentro e la vedono nuda e fragile, in balia di mille emozioni.
«Il tuo programma, allora, qual è?» chiede per portare un po' di vivacità a quella discussione virata su toni troppo tristi e che almeno per un po' devono restare fuori da quella stanza «Io potrei seriamente prendere in considerazione la carriera politica. So di avere almeno un sostenitore, parecchio influente mi dicono. Tu invece? Sei un Potter, immagino che il tuo futuro sia già scritto. Se cerchiamo bene magari troviamo pure il tracciato di base».
Il ragazzo ride e poi risponde «Io e Sirius vogliamo fare gli Auror e seguire le orme di Franck».
Lily si aspettava una simile risposta, ma sentirla davvero la turba e un velo di preoccupazione cala sul suo sguardo. James se ne accorge e le sorride.
«Stai tranquilla. Siamo in gamba io e Sirius, ce la caveremo».
«Ma è pericoloso!»
«Io rido in faccia al pericolo» esclama lui, sprezzante, ma con le labbra che faticano a non incurvarsi verso l'alto.
Anche a lei sfugge un altro sorriso, mentre lo osserva. È affascinante, James Potter, e carismatico. Dicono che abbia messo la testa apposto e che c'entri proprio lei nel cambiamento, ma Lily non si sente di prendersi il merito di un mutamento che, ne è certa, sarebbe avvenuto anche senza la sua presenza - perché ha fiducia in lui.
Sì, James Potter è il ragazzo più seducente che abbia mai visto (neanche un anno prima non lo avrebbe mai ammesso, ma ora le cose sono diverse), Lily però sa che non è solo quello.
Lo sguardo scorre dai capelli scarmigliati alla bocca dalle labbra piene e in quel momento screpolate, scivola sui pettorali frutto di intensi allenamenti di Quidditch (ma ha il dubbio che sarebbe stato in forma ugualmente, anche senza sport) e accarezza la pelle nuda che scompare sotto i boxer calati fino alle anche. Ha un moto di orgoglio nel pensare che tutto quel ben di dio è suo e subito si pente, perché lei non è la protagonista di un romanzo rosa da quattro soldi e se James ora le piace, si ripete, non è solo per la sua avvenenza. È per qualcosa in più, che sta sotto i muscoli e dietro il suo bel volto e che risplende in quegli occhi grandi da bambino.
Sa di essere osservato, lui, sa che Lily lo sta guardando e lo sta vedendo davvero. Per questo si fa tutto d'un tratto serio e si china su di lei.
La bacia con delicatezza, quasi con esitazione, come a chiederle il permesso, come se quella notte non l'avesse baciata più e più volte, come se quella notte non fossero andati ben oltre di un semplice e casto bacio.
Lily dischiude le labbra e si abbandona ad un morbido ed intenso contatto: si aggrappa alle sue spalle, lo stringe a sé, cerca tra le sue braccia e sulla sua bocca un posto in cui riposare.
Un posto perfetto per trascorre la giornata di oggi, di domani, di dopodomani, dei mesi a venire.
E James le risponde, con la prontezza di un amante appassionato che a lungo ha desiderato quella tacita richiesta e che ora non si lascia sfuggire l'occasione.
«Resta».

Per sempre.
   
 
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