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Autore: Samara Cornelia    19/01/2013    4 recensioni
Hola! allora, sono nuova in questa sezione e questa 'cosa' che ho pubblicato è frutto di un mio sogno (scusate ma sogno cose strane) e i protagonisti sapete chi sono. Quindi se qualcuno di voi vuole dare un'occhiata io non lo mangio :D
Cheers, Samara
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Christopher Wolstenholme, Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Consiglio di ascoltare UNINTENDED durante la lettura, è stata la mia musa ispiratrice
Ci si vede sotto!



YOU SHOULD BE THE ONE I'LL ALWAYS LOVE

 


Ditemi chi me l'ha fatto fare di venire qui in Sardegna con questa banda di matti per ben due mesi, ditemelo voi perchè io non lo so...

Vi starete chiedendo -chi cazzo è che sta raccontando ciò che sto leggendo- e la risposta vi arriverà subito.

Piacere io Matthew Bellamy, ma tutti mi chiamano Matt, sono inglese, ho 34 anni e faccio il professore di scienze al Teighmouth Comunity College; un'altra domanda sarà -a chi cazzo gliene frega di lui, nessuno lo conosce, cosa vuole da noi?-. Ve lo dico subito cosa voglio da voi, semplicemente niente: avevo voglia di sfogarmi e questa è l'idea migliore che mi sia venuta, solo che volevo condividere con qualcuno ciò che mi sta succedendo.

Volete sapere cosa sta succedendo?

Ve lo dirò, promesso, ma prima vi devo raccontare un'altra cosa; sapete, cioè non lo potete sapere ma ve lo sto dicendo ora, due mesi fa ho trovato mia moglie a letto con non so chi, se uomo o donna, per l'ennesima volta, e io ero pronto a perdonarla di nuovo, ma la cosa divertente è che lei, e sottolineo lei, ha chiesto il divorzio perchè stufa della nostra relazione.

Già, mi ha lasciato, ha lasciato un povero coglione basso (per essere un uomo sono basso, sono solo 170cm ma non prendetemi per il culo) per qualche figone o qualche sua collega, ma la conseguenza, quella non manca mai, è che io sono entrato in depressione, ma non preoccupatevi (credo che non vi stiate realmente preoccupando per me, ma l'idea mi fa stare meglio)ho solo iniziato a bere molto, anche se piano piano sto smettendo.

E per questo devo ringraziare un mio vecchio amico, senza di lui non starei uscendo da questo buco nero ed ora non mi ritroverei qui, su una spiaggia della costa sarda, in Italia, con un pc sulle gambe, una birra nella mano sinistra e sei bambini che corrono davanti ai miei occhi mentre i loro genitori li controllano severamente.

Avete capito chi è lui? Non credo, sicuramente non lo conoscete; lui si chiama Christopher Wolstenholme, cognome impronunciabile come potrete ben vedere, e questi sei marmocchi urlanti sono i sui figli. Già, lui a 34 anni è felicemnte sposato da quasi 10 e con una notevole prole al seguito mentre io sono divorziato e senza figli, perchè purtroppo sono sterile; forse è anche per questo che mi ha lasciato, lei voleva dei figli e anche io, ma il destino è stato crudele con me.

Qualcuno di voi starà dicendo -chi se ne frega?!- ma continua a leggere o almeno spero; tutto ciò che sto scrivendo non vi interesserà, perchè diciamoci la verità:a chi interessano i desideri o le speranze altrui? Speranza:sensazione inutile che illude la gente, creata dal fato, un brutto stronzo sadico che gode nel vederci star male.

Scusate il mio leggero pessimismo, ma difficilmente penso positivo.

<< ehi Matt, vieni con me al bar o vuoi vegetare sotto quell'ombrellone ancora per molto? >>

l'armadio che ora è davanti ai miei occhi (io in confronto a lui sono uno stuzzicadenti rinsecchito) ha appena chiuso con un colpo secco il mio adorato Mac rosso e glitterato (è un po' gayo, ma a me piace) per farmi un'offerta che non rifuterei per nulla al mondo.

*****

Passeggiata non molto piacevole sotto il sole cocente di luglio: fatta.

Scorte di birra per un altro paio di ore in spiaggia: fatta.

Ammirare il paesaggio immersi tra la macchia mediterranea e il mare: fatto.

Tornare sotto l'ombrellone: fatto.

Nulla sembra essere cambiato, tranne... aspettate che conto 1,2,3,4,5,6,7,8... qua c'è qualcosa che non quadra; ci sono due bambini in più e non credo siano i miei due amici sforna prole dato che Chris era con me.

Quindi... mistero risolto: vicino a Kelly c'è una donna più o meno della mia età che assomiglia molto a quei due 'nuovi' bambini.

<< ti sei incantato Matt? >>

<< eh?! No no, stavo... stavo pensando >>

<< non ci puoi provare con quella, è sposata >>

<< ma cosa stai dicendo?! Non stavo pensando a lei, ma a quei due ragazzini non ti ricordano qualcuno? >>

<< no, non mi sembra. No, proprio nessuno >>

<< boh, avrò bevuto troppo >>

Veniamo interrotti da un piccolo uragano da capelli biondi

<< papà, zio, venite a fare il bagno con noi?>>

sono obbligato ad acconstire e dopo pochi minuti sono completamento immerso nell'acqua, nascosto dai Wolstenkids (è divertente chiamare col prefisso Wolsten tutto ciò che circonda Chris).

*****

E così è passata l'ennesima giornata al mare e finalmente si torna al residance per mangiare e a noi si sono aggiunti la signora della spiaggia, una certa Jasmine, e i suoi due figli Dior e Louis; ha detto che a cena ci raggiugerà, forse, suo marito ma non m'interessa granchè, sono abbastanza asociale, mi piace stare solo coi bambini, la loro innocenza mi ha sempre affascinato.

 

La cena è passata veloce, il marito di Jasmine ha chiamato per dire che sarebbe arrivato il giorno seguente e sono dannatamente curioso di sapere chi sia.

Sono contraddittorio, ma quei due bambini mi ricordano tanto una persona ma... no, non può essere lui. Una bella dormita mi schiarirà le idee, o almeno è quello che spero.

*****

Eccomi qua, sono le sette del mattino e sto facendo la mia solita corsa mattutina con l'Ipod acceso e Chopin in riproduzione; vi sembra strano che io ascolti musica classica? Volete sapere una cosa?

Non ho voglia di rivangare vecchi ricordi, quindi se avrò voglia, forse vi racconterò le cose come stanno dopo...

Tornando al presente, sulla spiaggia non c'è nessuno, il mare ondeggia lievemente e il sole esce fuori timidamente dall'acqua.

Tolgo gli auricolari poichè voglio assaporarmi il lieve gorgoglio dell'acqua e mi metto seduto con le gambe incrociate su alcuni piccoli scogli situati sulla riva.

Contemplo la natura, superiore a ogni singolo elemento terrestre, tranne che all'uomo: non in senso positivo, anzi, tutto il contrario perchè noi siamo la sua rovina. Noi umani dovremmo esserle grati per averci donato il dono della vita, ma noi siamo 'superiori' a tutto, noi siamo i 'capi' del mondo; stronzate; noi, donne, bambini, astronauti, muratori, artigiani, ballerini, finanzieri, siamo la rovina di questo mondo, di questa natura, del nostro amore, delle vite altrui e delle vite prossime, di una band...

Per quale dannato motivo continuo a divagare? Sarà questo paesaggio che mi fa pensare troppo, bah, ho bisogno di bere, quindi penso proprio che sia ora di tornare al residance.

Solo ora noto a una ventina di metri da me un uomo biondo e abbastanza alto, coi bermuda grigio cenere, una maglia a maniche corte con una stampa indefinita sul davanti e una reflex in mano; sembra essersi incantato a guardare il sole mattutino impadronirsi del cielo. Emana una luce straordinario quell'uomo, sembra il riflesso terreno di quella stella incandescente che c'illumina ogni giorno... fermi! Ho pensato seriamente questo? Oh cazzo, è seriamente il momento di andare a farsi una birra, ho bisogno di smettere di pensare a cazzate e ricordi.

*****

Appena entrato nel residence trovo tutta la Wolstenfamily intenta a fare una colazione leggera

<< 'giorno zio Matt >> urlano in coro i piccoli

<< Buongiorno pulci, Chris, Kelly >> sfodero un sorriso non troppo tirato, si noterebbe la falsità nella curvatura all'insù della mia bocca, quindi perchè dovrei mentire a loro?

Al tavolo prendo posto vicino ai due più piccoli della famiglia, Buster e Teddi, i più pacioccosi della banda; quei due mi fanno venire voglia di avere figli, dannata sterilità!

Dieci minuti dopo il mio arrivo fa il suo ingresso Jasmine seguita da Louis che trotterella impaziente venendo verso il nostro tavolo ma la mia attenzione è catturata dalla figura che porta in braccio Dior; è lo stesso uomo della spiaggia, ma è anche...

<< Dommeh?! >> alzo un po' la voce, lui si gira, mi guarda, gli occhi spalancati, la bambina che viene posata dolcemente a terra, bocca che si apre e si chiude senza emettere suoni, gli occhi leggermente lucidi e poi la conferma

<< Bells... >> ed è un attimo, stretti in un abbraccio fatto di emozioni contrastanti, ricordi che riaffiorano, sentimenti immutati, un velo d'imbarazzo in quella stretta non molto virile, un'ancora di salvezza reciproca.

LUI è tra le mie braccia, io sono tra le SUE braccia; LUI il mio migliore amico, LUI il mio 'fratello', LUI la mia ragione di vita. LUI è cambiato...

Non è più il ragazzino dai lunghi capelli biondi che ho conosciuto tanti anni fa, no, lui ora è un uomo, alto, un fisico notevole, i capelli biondi sono corti, gli occhi cangianti sono più spenti e anche il suo sorriso lo è. Sciogli l'abbraccio, mi guardi ancora, mi scruti, poi sussurri

<< cazzo Bells... >> fai una piccola pausa, mi scruti ancora << ma quanto sei magro? Uno scheletro ha più carne e muscoli di te! >> e ridi, ridi come un coglione, anche se sei nervoso, lo so, l'ho capito, l'ho sempre saputo, non sei cambiato, non del tutto...

<< sai che mi dovrei offendere vero? Cioè sono anni che non ci vediamo/sentiamo e tu la prima cosa che mi dici è un rimprovero stile nonna apprensiva?? ma porca di ... >> e vengo interrotto dall'imponente voce di Chris

<< Ragazzi, perchè non siete uomini dato che sembra di essere tornati anni indietro, vorrei farvi notare la presenza di bambini, e quindi niente parolacce per cortesia, e persone perplesse; da bravi andatevi a sedere e date il buon esempio a questi ragazzi; comunque ciao bella bionda è da secoli che non ti fai vedere >>

L'intervento di << Papà orso >> se vi starete chiedendo chi ha appena detto queste due parole sappiate che non è nè il sottoscritto nè uno dei bambini, bensì la testa bionda appena arrivata, ora in stile 'piccolo koala attaccato al corpo della mamma, ossia papà orso'.

Dopo aver salutato anche Kelly, Dom si è seduto vicino a me, lontano dalla moglie, la quale ci guarda come se venissimo da Marte, chiedendo con lo sguardo una spiegazione alla scena appena assistita.

<< ci conosciamo dai tempi della scuola, abbiamo passato gli ultimi anni di scuola insieme, poi... >> mi guarda, non ha la forza o la voglia di continuare, mi supplica coi suoi occhi grigio-verdi di finire la frase al posto suo e lo accontento

<< ... e poi è successo ciò che è successo, ci siamo persi di vista per 11 anni fino ad oggi >>

<< e cosa è successo, papà? >> chiede Dior sorridendo al padre, che sorride a sua volta all'ingeniutà della figlia

<< un giorno te lo racconto, piccola, te lo prometto >> un bacio sulla fronte e uno sguardo dolce.

*****

Venti minuti dopo io e Dom ci ritroviamoa camminare sulla riva con i piedi bagnati dolcemente dalla corrente, in un silenzio opprimente stroncato dalla voce insicura di Dom

<< allora... cosa hai fatto in questi anni Bells? >>

<< beh, sono diventato prodìfessore di scienze al TCC, mi sono sposato, sono andato avanti, ho divorziato, e ora sono qua con Chris per una vacanza post-divorzio... tu? Hai avuto una vita più movimentata della mia? >>

<< non molto, sono diventato fotografo per riviste di moda in tutta Europa, ho conosciuto Jasmine, siamo fidanzati da otto anni, abbaimo avuto due bambini ma non va a gonfie vele tra di noi... comunque mi dispiace del divorzio, quella donna è stata una stupida a lasciare uno come te >>

<< non è la prima volta che mi lasciano >> e lo guardo con la coda dell'occhio, si fa serio, un filo d'ira attraversa lo sguardo, poi diventa triste... devo parlare, non posso vederlo in queste condizioni << comunque i tuoi figli sono adorabili, sarebbe piaciuto anche a me averli>>

<< tu? Tu, che avevi paura che gli alieni rapissero un tuo futuro erede, vuoi un figlio? >> la sua faccia fa ridere, e rido, nervosamente ma rido

<< sai Dommeh, quando non puoi avere un qualcosa o credi di non volerla, quella è e sarà l'unica che seriamente ti renderà felice, ma tu sei troppo cieco per crederci e per perseverare nel tentativo di ottenerla e quindi abbandoni quella strada e ne cerchi un'altra forse più semplice che non sarà mai perfetta come l'oggetto o la persona che hai lasciato andare e che mai più ritornerà >> gli occhi bruciano, la vista annebbiata dai ricordi, dall'emozioni, un braccio che mi sorregge e mi aiuta sedermi sulla stessa roccia dov'ero quella stessa mattina quando l'ho visto.

Attimi in silenzio passati a osservare l'acqua cristallina del mare interrotti solo da tre parole

<< mi sei mancato >> una testa bionda che si appoggia alla mia spalla, una mano dorata e curata che stringe una mano magra e pallida come se fosse la sua unica ancora di salvezza da questo mondo, sole e luna.

Una persona esterna penserebe di noi solo una cosa: due gay innamorati che guardano il tramonto come se fosse l'ultimo della loro vita, e di tutto ciò una cosa è vera: io e Dom eravamo innamorati l'uno dell'altro; stavamo insieme ma non eravamo completamente gay.

Siamo stati fidanzat 7 anni, dal 1994 al 2001, anno in cui tutto è finito: quell'anno tutto ha ceduto, le torri gemelle, la nostra band, il nostro amore...

Ci siamo conosciuti nel 1992 a Teighmouth dove entrambi ci eravamo trasferiti da un paio di anni, ma non avevamo mai avuto occasione di rivolgerci la parola; appena mi fui presentato gli chiesi se poteva insegnarmi a suonare meglio la chitarra. Da lì è iniziata la nostra amicizia; abbiamo formato una band con Chris, nella quale quest'ultimo era il bassista, Dom era il batterista e io cantavo e suonavo la chitarra. Eravamo i Rocket Baby Dolls (se non sapete cos'è fate una ricerca, ma solo se siete maggiorenni!) e nel 1994 vincemmo la Battaglia delle Band: la sera stessa io e Dommmeh ci siamo dichiarati e fidanzati, col consenso della famiglia e di Chris.

La band ha iniziato a farsi sentire, abbiamo cambiato il nome in MUSE e nel 1999 abbiamo pubblicato il nostro unico CD: Showbiz.

Era un'emozione assurda suonare per persone di cui non conoscevamo l'esistenza, fino a che la casa discografica non ha iniziato a fare pressioni: io e Dom ci dovevamo lasciare poichè il cantante e il batterista di una stessa band non potevano stare insieme. Da lì le liti con Dom fino alla rottura ufficiale all'inizio del 2001.

L'inizio della nostra fine...

Abbiamo suonato per un paio di mesi, ma la tensione tra me e Dom era troppa e neanche Chris che tentava di fare da mediatore riusciva a ristabilitre un minimo di equilibrio; i MUSE si sono sciolti poco dopo e Dom è subito sparito da tutti gli amici e da tutta la famiglia, polverizzato senza lasciare traccia di sè.

La colpa però è mia: IO mi sono dichiarato per primo, IO gli ho chiesto di fidanzarci ma IO non ho lottato per NOI, per DOM, il quale non ha retto ed è scappato lontano da me.

Però ora è al mio fianco appoggiato alla mia spalla, gli occhi fissi sul mare, come quando da ragazzi andavamo al molo a fissare le onde del mare grigio scagliarsi sulle rocce.

Un singhiozzo, un brutto presentimento che mi attanaglia la mente

<< Dom? >> alza la testa, mi guarda triste, gli occhi lucidi tendenti al grigio, avvicina il suo viso, i nostri nasi si sfiorano, occhi grigi come le nuvole di un giorno di pioggia a Londra immersi in due pozze azzurre come il mar Mediterraneo, bocche che si sfiorano leggere come un petalo di rose mosso dal vento che ti accarezza il viso.

Un attimo eterno ma ancora troppo breve, poi l'allontanamento, due volti ricoperti di lacrime, una carezza lieve sulla guancia, un sorriso triste, si alza e va via, lontano, senza dire una parola, e io lo guardo andare via, immobile con gli occhi che non lo vedono più perchè è lontano...

*****

A cena scopro che Dominic è andato via con la scusa del lavoro, così, improvvisamente.

Finito di mangiare vado subito in camera da letto dove trovo un foglietto ripiegato abbandonato sul pavimento con quelle parole arrivate 11 anni dopo

"Ti amavo Matthew,

Ti amo Matthew,

Ti amerò Mattew.

Because 'you should be the one I'll always love'

tuo Dommeh"

l'ultimo Love sbiadito da una sua lacrima, la firma tremolante.

 

E così tutto è finito come tutto è iniziato.








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NdS 
Grazie a Christielle che mi ha corretto e fatto una recensione stupenda! Ti adoro ragazza mia <3
e un grazie alle persone che hanno letto questa storia (se qualcuno la leggerà)
un bacio a tutte/i
Samara
PS i protagonisti di questa storia non mi appartengono e scrivo queste cose per divertimento. Amate ogni giorno di più questi tre uomini... alla prossima (forse...)

   
 
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