Salve gente! Questa è la mia seconda FF, è un continuo della precedente. Ho deciso di scrivere il continuo perché in diversi me lo avete rischiesto nelle recenzioni, quindi ecco qua.
Spero che la storia vi appassioni e vi piaccia.
ATTENZIONE:
Per i nuovi lettori ho fatto un brevissimo riassunto (ma proprio breve!), ma comunque vi lascio il link della prima FF casomai preferite leggerla: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1312266&i=1 .
Buona lettura, ci risentiamo nello spazio dopo la storia!


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Riassunto:

Laura e Tessa, due ragazze sedicenni. Tornate in Italia dopo un anno scolastico in Inghilterra, affrontano la terza liceo.

Nel college inglese che le ospitava hanno fatto parecchie amicizie, in particolare con cinque ragazzi: Niall, Liam, Louis, Harry e Zayn. Alcune amicizie poi si sono strasformate in relazioni con essi. Laura ha avuto una relazione con Niall per alcuni mesi, finché il suo migliore amico Louis le si dichiara. Allora, dopo un periodo di indecisioni e cambi di opinione continui, prende una pausa con Niall e si mette con Louis. Per quanto possa essere stata felice con Louis, una notte sotto i fuochi d'artificio si rende conto che l'unico che ama veramente è Niall. Dopo una lunga chiaccherata con Zayn, il ragazzo va a prendere delle bevande e Niall si presenta in terrazza, dove lei si trovava. La ragazza si dichiara innamorata e Niall, dopo che Louis interrompe la scena e abbraccia Laura capendo le sue intenzioni, la bacia. Da allora i due sono stati insieme e Louis è tornato a essere il suo migliore amico.

Per quanto riguarda Tessa, all'inizio stava con Zayn. Ma poi si è messa con Liam a sopresa del primo, da allora Zayn ha continuato a sperare in un ritorno insieme. Questo è avvenuto nell'ultimo mese di permanenza in Inghilterra, dove dopo continui "tira e molla" i due si sono stabiliti assieme.

Ma come era previsto, le due ragazze sono tornate in Italia lasciando i ragazzi, non pronte per una relazione a distanza. Ma con una speranza in cuore: rincontrarli.

Capitolo 1: Il biondo con gli occhi azzurri

La campanella suona annunciandoci la fine di un'altra giornata di scuola. Ma non è una giorno qualsiasi, ma bensì l'ultimo di scuola. Mi alzo lentamente dalla sedia facendo attenzione ai compagni che scappano il più velocemente possibile dall'aula ignorando quello che il professore dice.

-Fate attenzione-

Saluto il prof e mi tiro su lo spallino dello zaino mentre attraverso il corridoio pieno di studenti pronti all'estate. Appena metto piede nel cortile per attraversarlo mi copro la testa con un quaderno per evitare di prendere le uova, la farina e l'acqua creando così un dolce tra i miei capelli. Incrocio Tessa che mi ferma fuori tiro da questi.

-Ti va dopo di uscire?- chiede masticando una gomma. Menta.

-Certo- rispondo abbassandomi per scansare un uovo.

-Perfetto, ci troviamo alle sei in piazza...tanto è caldo e prima cuociamo come una frittata-

Il tempo di finire la frase che la frittata ce la ritroviamo in testa. Prendo la bottiglietta dell'acqua e mi vendico. Saluto Tessa e mia avvio verso casa.

Cammino sul marciapiede stando attenta alle macchine che mi sfrecciano accanto. Mi guardo le scarpe collose e appicicate. Ma che gusto ci sarà ad imbrattarsi tutti?

Scuoto violentemente la testa schizzando uovo da tutte le parti, giro l'angolo con la testa ancora bassa e sbatto contro qualcosa. Indietreggio di qualche passo per non perdere l'equilibrio mentre, la cosa, o meglio, la persona contro cui ho sbattuto si scusa.

-Scusa- dico anche io.

Lo guardo: alto, occhiali da sole e cappellino in testa. Dai lati del cappellino fuoriescono dei riccioli castani. Ma chi si mette il cappello di lana di questa stagione? Sorrido mentre penso che quella persona non mi è nuovoa ma sono troppo di fretta per tornare a casa.

Pranzo velocemente, voglio togliermi queste uova dalla testa. Mi tolgo i vestiti e mi fiondo sotto la doccia. Prendo lo shampoo e me lo verso sui capelli strusciando forte le mani.

Attraverso il vetro della doccia vedo il cellulare lampeggiare e vibrare, è una chiamata. Appoggio le mani contro il verto e guardo: Niall. Lascio il cellulare squillare, non posso rispondere adesso.

Le cose sono un po' cambiate da quando siamo tornate in Italia: io e Tessa abbiamo appena concluso la terza liceo mentre Louis è un anno che lavora, Harry ha concluso il quarto anno e Liam, Niall e Zayn hanno appena superato gli esami di quinta. Lo so perché gli ho chiesto di chiamarmi se li hanno passati. Continuiamo a sentirci regolarmente, spesso via messaggio. Non sono cambiati e sento la loro mancanza sempre più forte. A volte durante la notte mi capita di svegliarmi urlando il nome di Niall per via di un sogno.

Mi scuso mentalmente con lui quando il cellulare cessa di vibrare, sinonimo che ha riattaccato. Mi sciaquo via lo shampoo e mi metto il balsamo togliendo l'ultime traccie di uovo. Sento il profumo di cocco spandersi per tutto il bagno. Poi il bagnoschiuma e una volta lavato via, esco dalla cabina e mi avvolgo in un asciugamano pulito. Strofino i capelli in un altro per poi usare il phon.

Esco dal bagno e apro l'armadio per scegliere cosa mettere, e dato che fa caldo, prendo un paio di shorts, una canottiera rossa e le All Star bianche. Mancano due ore prima di uscire ma mi preparo prima così ho il tempo di passare da un negozio che mi piace tanto.

Metto un po' di eye-liner e il mascara e preparo la borsa. Fuori è nuvoloso così prendo anche l'ombrello. Saluto mia madre con un bacio sulla guancia, fisso l'ora di ritorno.

-Laura se vuoi stare fuori a cena chiamami entro le sette, così ci organizziamo per venirti a prendere- dice mentre esco.

-Ok, grazie-

Mi chiudo il portone alle spalle. L'aria si è fatta più calda e c'è un leggero vento. Attraverso un parco osservando le anatre che si alzano in volo inseguite da bambini che strillano. Giro verso destra in una via piena di negozi per ripararmi dalla leggera pioggerellina che sta venendo. Mi fermo davanti ad una vetrina decorata con tanti dolci, ma osservando meglio noto che sono saponi. Dalla porta che si è appena aperta per far entrare una signora esce un profumo dolce e invitante, così entro pure io. L'aria è fresca e il condizionatore spinge il profumo verso l'entrata, stordendomi subito. Guardo i vari saponi affettati perfettamente riposti in alte file, altri a torta, altri in vaschette e così via. Ce ne sono anche con i brillantini.

Fuori l'acqua viene giù forte, così decido di rimanere nel negozio ad annusare i diversi saponi. Mi fermo su uno in particolare: finemente intagliato, è bianco e presenta delle scagliette all'interno. Mi avvicino e assaporo con il naso quel dolce profumo: cocco. Ne prendo un pezzo per me e un pezzo all'arancia per Tessa. Pago tutto ed esco dal negozio aprendo l'ombrello, scroscia di meno ma piove.

Davanti a me ci sono due ragazzi, mi sembra di riconoscere la camminata. Ma quello a destra è lo stesso con cui sono andata a sbattere prima, quello con il cappello di lana! Accanto a lui cammina un ragazzo moro ma non riesco a seguirli perché entrano in un negozio di video-giochi strapieno. Sospiro e continuo ad andare a dritto. La pioggia si riversa sul mio ombrello creando un piacevole suono e mi bagna le scarpe, ma con il caldo si asciugano subito. Rallento il passo, sono le cinque e manca ancora un'ora prima di incontrarmi con Tessa.

Mi ricordo di chiamare Niall, così prendo il cellulare dalla borsa e provvedo subito. Squilla a lungo ma non risponde, probabilmente sarà silenzioso. Rimetto il cellulare in borsa e giro a sinistra in una via semi deserta, si scivola per terra. Devo anche stare attenta alle pozze. Mi scivola il piede sinistro ma faccio forza su quello destro per non cadere. La strada è lunga e l'unica da percorrere per arrivare nella piazza dove ho fissato, quindi devo farla per forza.

Chissà cosa staranno facendo adesso loro. Guardo il cielo con gli occhi lucidi mentre una goccia mi cade sulla guancia, l'asciugo e continuo a camminare. Partiranno per un viaggo per la maturità Niall, Liam e Zayn? Dove? Louis sarà in ferie ed Harry avrà molti compiti?

Devo chiedere loro queste cose appena li chiamo. Mi vibra il cellulare, è Tessa. Mi dice che è partita prima e che tra dieci minuti è in piazza, meglio così almeno non devo aspettare molto.

Aumento il passo e stringo l'ombrello per non farlo volare via. Scivolo ogni tanto ma mi riprendo. Poi accade.

Metto il piede destro avanti per fare un altro passo ma mi scivola completamente, punto il piede sinistro dietro ma non riesco a mantenere l'equilibrio. Lascio andare l'ombrello che vola qualche metro più in la e chiudo gli occhi per prepararmi all'impatto con il terreno freddo e bagnato.

Una mano mi afferra il braccio sinistro da davanti e apro gli occhi girando la testa verso destra per vedere quanto disto da suolo, pochi centimetri. Sto ancora per scivolare ma mi afferra anche il braccio destro, vedo un lampo. Il rumore del tuono subito dopo.

-Attenta- dice con un accento straniero.

Mi tira su portandomi contro il suo petto, mi stringe le braccia dietro la schiena. Intravedo due occhi azzurri e qualche ciuffo biondo. Il suo profumo mi invade le narici, riconosco subito di chi è. Alzo la testa con gli occhi pieni di lacrime, pronta a piangere dalla felicità.



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Rieccomi people! Vi è piaciuto il primo capitolo? Posto il secondo dopo due recensioni.