L’ennesima sigaretta cadde sul pavimento e Zayn la spense con la punta delle sue Timberland nere e rovinate, che Liam gli aveva regalato per il suo compleanno.
Non passarono altri dieci minuti che il moro riprese il pacco di Malboro e ne estrasse nuovamente una sigaretta. La accolse tra le sue labbra e l’accese, rimettendo l’accendino in tasca. Inspirò, lasciando che quella schifezza gli si posasse nei polmoni ed espirò.
Ormai aspettare tra fumo e caffè il suo sabato pomeriggio era diventata un abitudine, ovviamente quando Liam non era puntuale.
Erano il tipo di ragazzi che, con la scusa di un pomeriggio tra videogame e partite di football, pensavano solo a studiare l’anatomia del corpo umano più precisamente. Chi vuole intendere, intenda.
Zayn sentì il campanello e si precipitò ad aprire, tirando subito verso di sé Liam, per il colletto della camicia bianca e richiuse la porta.
Si avventò sulle le sue labbra, mordendole appena per entrare nella sua bocca.
Solleticò il palato con la sua lingua, sapeva bene che quel gesto avrebbe fatto impazzire Liam che per sua risposta posò una mano sul cavallo dei pantaloni del moro, staccandosi dalle sue labbra.
«Andiamo per caso di fretta, Malik?» sussurrò al suo orecchio, mordendo avidamente il lobo.
Zayn gemette appena, lasciando che il castano prendesse il controllo e che lo portasse con la faccia sul suo ventre, sedendosi comodamente sul divano.
«Violento come sempre.» il moro si morse il labbro inferiore, prima di andare a slacciare la cintura dei jeans di Liam.
E anche quando Zayn  lo avvolgeva con le proprie labbra, Liam gemette un “Danielle” tanto per convincersi che non la stesse tradendo, che tra le sue gambe ci fosse proprio la riccia.
Zayn si staccò quasi subito, lasciando il castano con un’espressione insoddisfatta.
Il maggiore a stento tratteneva le lacrime e la sua voce uscì roca e spezzata quando, indignato, pronunciò un: «Meglio che vai via Liam, torna dalla tua Danielle.»
Liam rimase quasi sconvolto dalla reazione del moro e si riallacciò i pantaloni, ridandosi il contegno perso poco prima.
Uscì dalla porta, senza nemmeno regalare un saluto al “migliore amico”.
Zayn lo guardò andare via, mentre una lacrima iniziava a scendere dai suoi occhi ambra.
E altre ne scesero, mentre la lametta tagliava la pelle del suo polso.
«E’ così difficile amarti, Liam Payne.»


 

MY SPAACE.