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Autore: ChocolateFrogs    19/01/2013    1 recensioni
Voldemort ha Harry in pungo. Quali saranno i pensieri del povero ragazzo? Come si sentirà il prescelto sapendo di non poter sfuggire un altra volta alla morte?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Altro contesto
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Harry Potter non era più quel ragazzino insolito con un viso sottile, ginocchia nodose, capelli neri e occhi verde chiaro. Harry non era più quel ragazzino che portava un paio di occhiali rotondi e che attirava sguardi su di se' per via di una cicatrice molto sottile sulla fronte a forma di una saetta. Non era più solo un mago,come tutti gli altri, ma egli non avrebbe mai voluto diventare altro che Harry James Potter. Gli bastava passare il tempo ad Hogwarts,giocare a Quiddich e scherzare con tutti i suoi amici. Abbuffarsi fino a scoppiare di ciocco rane, lucidare per ore la sua firebolt, e esercitarsi in difesa contro le arti oscure. Gli sarebbe piaciuto guardare ancora Edvige volare sopra un panorama innevato e confondersi con le nuvole bianche, che davano preavviso di un altra ondata di neve. Harry era diventato un uomo,proprio come suo padre. Era cresciuto molto in fretta e molto in fretta aveva conosciuto il dolore,il pericolo e la morte,ma in qualche straordinario modo,egli era riuscito sempre a scappargli. Non era stato facile avere il peso di un velo nero sulle spalle,non era stato facile vivere sapendo che tutti si aspettavano grandi cose da lui. Ma Harry in quel momento era più adulto che mai e quelle paure infantili,quei pensieri che lo perseguitavano da quando aveva messo piede nel mondo magico, gli sembravano sciocchezze. Nemmeno lui si sarebbe mai immaginato che questa volta la morte l'avrebbe preso e portato via con sé,per fare ciò che voleva della sua anima. Camminava lentamente,quasi terrorizzato verso colui che aveva causato tutto questo,colui che aveva segnato il destino di Harry al posto suo. Harry non provava odio per il Voldemort,non aveva nemmeno paura di lui. Odiare una persona,odiare un essere così spregevole,non faceva altro che aumentarne il prestigio. Il bambino che era in lui,invece,odiava segretamente l'idea che i suoi genitori erano stati portati via da quel mago oscuro,vestito di un solo straccio sporco e malconcio poco distante da lui. Gli occhi di Harry si annebbiarono dietro quegli occhiali rotondi,rotti poco prima. L'inconscio di Harry sembrava aver digerito l'infanzia senza aver conosciuto l'amore di un genitore sulla sua pelle,ma in realtà non era così. Ci pensava ogni giorno e ogni notte,e l'idea che di li a poco sarebbe morto come loro,per difendere qualcosa che amava,rendeva la situazione più sopportabile. L'aria della foresta sembrava irrespirabile per via dei troppi alberi e della tensione che si muoveva nel corpo di Harry,ma il ragazzo non aveva paura di morire,non aveva paura del dolore,l'aveva già sperimentato più volte; Aveva paura di lasciare quel che amava nell'ignoto. Che ne sarebbe stato di Ginny,Ron,Hermione e Nevill,Luna? Si chiese preoccupato. Aveva condiviso con loro la maggior parte delle sue avventure,li aveva considerati le persone più vicine ad una famiglia per lui..doveva a tutti loro un futuro,a costo di rimetterci il proprio. Ma da una parte non osava immaginare le loro reazioni quando non l'avrebbero visto più tornare,la luce dei loro occhi svanire venendo a sapere la notizia del suo sacrificio. Ripensò al corpo di Fred immobile,con un sorriso sulle labbra mentre intorno a lui le lacrime dei Weasly inondavano il suo cuore. Così si convinse che era la cosa giusta da fare,era lì per una buona causa. Se lui fosse morto,li avrebbe messi in salvo tutti; Voldemort voleva lui,nient'altro che lui. Forse tutti avrebbero avuto quello che si aspettavano da lui,il prescelto finalmente si renderà utile,pensò un po' irritato.
Ma capì che non era il momento di perdere la testa. Harry si fermò,le sue gambe tremavano e non ne volevano sapere di reggerlo. Si guardò intorno e vide un grosso omone legato con delle funi al collo a testa bassa. Harry riconobbe all'istante Hagrid,il gigante che l'aveva salvato dai Dursley il giorno del suo undicesimo compleanno. Una morsa gli strinse il cuore riducendolo in una sottile prugna appassita. Si chiese perchè tutti volessero difenderlo a qualsiasi costo,perchè anche a costo della loro vita?

La sua mano scattò sulla bacchetta vogliosa di liberare Hagrid e uccidere definitivamente il colpevole,senza pietà. Ma la voce di Silente e quello che aveva visto nel pensatoio gli ritornò in mente.

'L'uno dovrà morire per mano dell'altro'
'Il ragazzo quindi dovrà morire al tempo opportuno?
Si,temo proprio di si'
'L'ha allevato perchè diventi carne da macello?'

Harry combattuto,depose l''ascia di guerra. Le cose dovevano andare così probabilmente e il povero Harry sarebbe dovuto morire.
-”Harry Potter,il ragazzo che è sopravvissuto..venuto a morire” parlò una voce gelida e calma che Harry riconobbe come quella di Voldemort,non era la prima volta che la sentiva; Tutte le notti,gli veniva in sogno facendolo dormire irrequieto.
Harry chiuse gli occhi per darsi coraggio,e inspirò profondamente prima di andare in contro al suo destino. Gli occhi gli pizzicavano inesorabili,avrebbe tanto voluto piangere ma non trovava il modo di farlo. Ginny nella sua mente,gli sfiorò la guancia e sorrise lasciandogli un delicato bacio sulle labbra. Gli sarebbe mancato tutto il mondo magico,gli sarebbero mancati i suoi amici,gli sarebbe mancata la sua ragazza. Quel ragazzo non avrebbe mai desiderato di arrivare a questo,quel ragazzo coraggiosamente devastato non avrebbe mai desiderato che nessuno morisse per lui. Ora era il suo turno,ora avrebbe risaldato i debiti.
-”AVADA KEDAVRA” pronunciò la stessa voce con furia e eccitazione.
Una scarica trapassò il petto di Harry togliendogli il respiro. Il suo cuore smise di battere e una lacrima gli percorse la guancia graffiata. Riuscì a sentire la vita lasciarlo mentre il suo corpo affondava sempre di più. Seguì ad una distanza di pochi secondi,un fascio di luce verde che avvolse i suoi occhi accecandolo. Il corpo inerme di Harry cadde a terra con un tonfo. Nessun respiro proveniva da quella figura rannicchiata. Tutto era finito come era iniziato,l'ultima cosa che vide Harry fu uno dei suoi primi ricordi.

  
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