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Autore: Excelsior    19/01/2013    5 recensioni
“SONO INCINTA!”
Questo è il tema della mia prima raccolta, ispirata al film “Cosa aspettarsi quando si aspetta”.
Non è niente di speciale … ma volevo scriverla da tempo … quindi beh eccola qua.
Allora è composta da:
1- Asteria e Draco
2- Angelina e George
3- Fleur e Bill ---> ATTENZIONE= MODIFICATO IL 24/12/12
4- Tonks e Remus
5- Hermione e Ron
6- Ginny e Harry
Beh credo di non avervi incuriosito, ma se fosse per caso strano della sorte l’incontrario … beh buona lettura :)
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Angelina/George, Bill/Fleur, Draco/Astoria, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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L'acqua scorreva lungo il corpo come mille schegge di vetro.
Tonks amava farsi la doccia perché lì, in quel luogo, poteva piangere liberamente senza che nessuno potesse vederla.
Si lasciò scivolare con la schiena lungo la parete fredda della doccia fino a sedersi.
Alcune lacrime  le scivolavano lungo le guance mentre si accarezzava il ventre, ormai al settimo mese.
Chiuse gli occhi nel tentativo di cancellare, cancellare quelle parole, il rumore di quella porta che si era richiusa con un
grande tonfo dopo quella litigata, ma sopratutto di cancellare lui, lui che era il responsabile di quelle lacrime, di quella sofferenza,
di quel dolore... Era tutta colpa sua. Tutta. Eppure, anche se l'aveva fatta soffrire, anche se l'aveva fatta piangere, lei continuava
ad amarlo e per quanto si forzasse non riusciva a dimenticare quell'uomo.
Sospirò mentre con una mano chiudeva il rubinetto della doccia alzandosi in piedi e aprendo la tenda.
E mentre si avvolgeva in un accappatoio incontrò la sua immagine nello specchio, guardò tristemente i suoi capelli e ricordò i felici
momenti in cui erano fucsia o azzurri, ora invece dominava il colore nero.
Chiuse gli occhi, si concentrò e pensò al colore desiderato, riaprì gli occhi ma ... Nessun colore azzurro,
a parte il suo accappatoio, rispecchiava nello specchio.
Poi il campanello risuonò, sbuffò pensando già a sua madre con un teglia di cibo tutta per lei ma alla porta non c'era sua madre,
anzi ... C'era l'ultima persona che si immaginava di vedere alla sua porta.
Lì, tutto bagnato, con delle rose rosse e gialle cadenti in mano e un volto addolorato, c'era Remus Lupin.
"R-R-R-Remus?" balbettò la donna con gli occhi spalancati dallo stupore.
L'uomo sorrise debolmente, poi le porse lentamente il mazzo di rose, Tonks le osservò per alcuni minuti senza dire niente.
Infine avvicinò la mano e le prese, sempre in silenzio.
"Io ... Sono venuto qui per chiederti scusa" disse con un sussurro "mi dispiace di essermene andato, sono stato uno stronzo,
lo so e mi dispiace: io ti amo Tonks, davvero. Ma avevo paura. Paura che lui potesse diventare come me e non potevo sopportare
di vederlo crescere come me, senza un'infanzia ... Come un mostro. E se per caso non fosse stato come me, sarei stato pericoloso
per lui, avrei potuto morderlo come potrei mordere anche te in ogni momento. Non potrei mai, mai sopportare di mettere a rischio
la vostra incolumità. Però ora sono tornato, sono qui, nella speranza che tu mi possa perdonare e ..."
Ma Tonks non lo lasciò finire che lo abbracciò di slancio, finendo sotto la pioggia anche lei, e baciandolo.

---1 maggio 1998---

Tonks si girò verso la culla dove, tranquillamente, dormiva suo figlio.
Si avvicinò silenziosamente e strinse nelle sua mano quella del figlio che, in confronto, era piccola e paffuta.
Una lacrima le scese lungo la guancia e poi, con la paura di svegliarlo, si inchinò su di lui lasciandogli un piccolo bacio sulla nuca.
"Ci vediamo più tardi Teddy" gli sussurrò dolcemente allontanandosi dalla culla e dirigendosi verso la porta.
Ma prima di uscire esitò ancora, si girò di nuovo e guardò come se potesse essere l'ultima volta suo figlio, il frutto del suo amore.
"Ti voglio bene" furono le ultime parole che sussurrò prima di chiudersi dolcemente la porta alle spalle.

---3 maggio 1998---
Andromeda Tonks aveva sofferto molto nella sua vita.
Aveva perso la sua famiglia per aver sposato un babbano.
Aveva in seguito perso quest'ultimo, perdendo poco dopo anche sua figlia (per mano di un delle sue due sorella) e suo genero.
Stava soffrendo troppo per i suoi gusti.
Guardò il bicchiere, esitante. Bastava buttarlo giù tutto d'un colpo, bastava questo.
E poi ... beh quelle poche gocce di cianuro avrebbero fatto il loro effetto e lei avrebbe smesso di soffrire ... Per sempre.
Il liquido nel bicchiere sembrava acqua era allora possibile che, aggiungendo una fiala di veleno, quel bicchiere potesse togliere la vita ad una persona?
Chissà com'è morire, pensò. Forse si vede davvero la luce bianca. Forse vedi la tua vita attraverso un filmato. Forse è più veloce che addormentarsi.
Sospirò e prese in mano il bicchiere, ma notò che le tremava la mano e sorrise: aveva paura di morire, per caso?
Ma poi ci fu un urlo, un urlo che spezzò la quiete della casa. E, a causa di quell'urlo, Andromeda si spaventò così tanto
che il bicchiere che aveva in mano si ruppe in mille pezzi mentre il liquido finiva sul pavimento e le schegge di vetro nelle sue mani.
Intanto all'urlo seguì un pianto: suo nipote si era svegliato.
Corse di sopra senza neanche togliersi le schegge o il sangue e cullò il bambino tra le sue braccia.
Ma nel farlo incrociò lo sguardo della foto di sua figlia appesa alla parete.
"Rimarrò forte, resterò con lui. Tu avresti voluto questo. Te ne sei andata senza volerlo troveresti insensato che io mi uccidessi apposta per andarmene.
E poi Teddy da grande non potrebbe sopportare anche questo
" disse ad alta voce, come se sua figlia fosse ancora viva.
In quel preciso istante scoppiò a ridere, una risata isterica, nel pensare che stava parlando con una foto.
"Come stanno James e Sirius? Eh Remus? I malandrini di nuovo riuniti!"aggiunse guardando la foto del genero e continuando a ridere.
Per poi scoppiare a piangere, perché solo Merlino sapeva quanto dolore provava in quel momento.

---2 maggio 2003---
"Una rosa gialla per la mamma" bofonchiò il bambino di cinque anni posando sulla lapide di marmo bianco la rosa.
"E una rosa rossa per papà" aggiunse inchinandosi sulla tomba affianco alla precedente.
Andromeda Tonks sorrise mentre il bambino si alzava e si avvicinava a lei stringendogli la mano.
Trattenne le lacrime, cercando di essere forte.
"Lo diamo un bacino a mamma e a papà?" chiese poi con voce tremante che man mano diventava più ferma.
Teddy tirò su con il naso annuendo felice. Si inchinò sulla prima tomba e diede un bacio alla foto ingiallita che ritraeva
Ninfadora Tonks sorridente mentre agitava una mano. Fece lo stesso con la foto di Remus Lupin, che sorrideva fieramente gonfiando il petto.
A questo punto la donna non resistette più e scoppiò a piangere, si girò prontamente e si coprì il viso con le mani.
"Cos'hai nonna? Perché piangi?" chiese preoccupato Teddy tirando la veste della Andromeda.
"La nonna si sta solo soffiando il naso Teddy" rispose Harry prendendo in braccio il suo figlioccio "sai è allergica al polline".
Teddy corrugò la fronte guardando diffidente il padrino, poi però fece un sorriso smagliante,
nello stesso istante Andromeda si ricompose, asciugandosi in fretta le lacrime per poi rigirarsi sorridente.
"Allora Teddy, ti va un bel gelato?" domandò mentre gli occhi del nipotino si riempivano di gioia.


Ehi ... okay disastroso, megagalattico, ultragigantesco ritardo, lo so. Dovevo pubblicarla una settimana fa, mi sento davvero in colpa ma ... niente ma, non ci sono scuse, sappiate che mi dispiace.
Comunque ecco qua la storia, ho voluto cambiare un po':si parte già da quando Tonks aspetta un figlio e Remus per paura se ne è andato, poi si passa all'ultimo fucage saluto di Tonks prima di andersene, dopo di che c'è la reazione di Andromeda e qui c'è molto da dire. Il suicidio a molte di voi parverà eccessivo ma questa donna ha davvero sofferto molto, forse troppo. La sua famiglia l'ha praticamente abbandonata solo perchè lei si era innamorata di un babbano, che poi è morto. E perdere il proprio marito dev'essere davvero orribile come perdere la propria figlia e il genero, perchè secondo me era molto legata a Remus. Quindi il suicidio secondo me è la prima cosa a cui si pensa, ma poi c'è l'urlo, l'urlo del nipote che la risveglia, che gli fa capire che non è sola e che deve soppravivvere. E quando va a cullarlo, divanta quasi pazza, si capisce che non accetta il fatto che siano morti sia Tonks che Remus ma si comprende anche che rimmarrà forte, per Teddy e per Tonks che non avrebbe mai voluto che si suicidasse. Beh volevo solo farvi capire il perchè di questa scelta. 
Quindi ... vi saluto anche perchè voglio vedere Hunger Games *^* ho comprato l'edizione speciale, quella di tre dischi e sto morendo nel desiderio di vederlo ma non potevo, dovevo pubblicare il capitolo. Va beh sto andando fuori di testa, ciao e alla prossima! 

  
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