Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: _coccinella    20/01/2013    0 recensioni
UN GIORNO UNA BELLA PRINCIPESSA FECE CADERE LA SUA PALLA D'ORO IN UNA FONTANA... UN RANOCCHIO LA RIPORTO' INDIETRO.. IN CAMBIO DI UNA PRIOMESSA... TUTTO QUESTO ACCADDE IN RIMA..
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nella foresta
un'anima resta
sarà la mia
o solo una scia
che ha lasciato
il bambino appena nato
che era accanto alla fontana
giocando con la rana
che poi le saltò addosso
e il suo corpo fu mosso
da questo ranocchio
che aveva un solo occhio
la bambima si spaventò
e la palla lasciò
che cadde nella fontana
nell'acqua lontana lontana
ancora più disperata
la bambina gridò allarmata
“la mia pallina d'oro!”
e la rana disse in coro
“devi rimanere te stessa
e farmi una promessa
io riprenderò la tua pallina
e tu mi farai dormire con la tua copertina
io ti ridarrò la tua pallina
e mangerò e berrò con te, principessina
promettimi questo
e io con un solo gesto
recupero il tuo tesoro
tondo e tutto d'oro”
“io ti prometto
che dormirai nel mio letto
che starai alla mia tavola imbandita
e non mi troverai pentita
ora dammi la palla
che poi insieme andiamo alla stalla”
il ranocchio ritornò
e la palla le mostrò
lei la prese e corse via
lasciando il ranocchio sulla via
il rospetto andava piano
e il suo corpo era già lontano
dalla sua principessa
che non aveva mantenuto la promessa
saltò e camminò per tanto tempo
ma mai con un pò di stento
dopo un pò vide un castello
che era grande e molto bello
sulla porta spinse il corpo
ma di fatica era morto
lui bussò alla gran porta
e girò la maniglia storta
ma non riusci ad entrare
e fuori dovette stare
li riprovò
e la principessa si mostrò
“cosa vuoi brutto ranocchio?
Vai via o ti cavo l'occhio!”
“fammi entrare
con te a mangiare
tutto, anche acque nere
e poi a dormire
ma tu, non partire”
il re preoccupato
si era ormai alzato
la sua voce tuonò
e la principessa tornò
“chi era alla porta
con quella voce morta?”
Anastasia raccontò la storia
che al re restò in memoria
“forza fallo entrare
fuori non può restare”
il re lo fece mangiare
e a palazzo stare
poi in camera andò
e la principessa si dimenò
lo lanciò contro il muro
con un lancio forte e sicuro
lui la baciò
 il rospo se ne andò
apparve un umano
bello e per nulla strano
era un uomo
forte come un tuono
la principessa se ne innamorò
e subito lo ribaciò
“un giorno una strega
il mio corpo avvelena
diventai un ranocchio
brutto e con un solo occhio
tu mi hai salvato
e principe sono tornato
mi vuoi sposare
e con me stare?”
“si lo voglio”
e gridò sul soglio
“padre, padre
madre, madre
mi posso sposare
ti prego non rifiutare
“io accetto
ma è ora, vieni giu al letto”
“arrivo adre
la ringrazio madre”
arrivò una carrozza d'oro
senza nemmeno un foro
gli sposi ci entrarono
e per sempre si amarono
 
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: _coccinella