Quando Ron si accorse di essere innamorato di Hermione.

-"Papà.. posso farti una domanda?”

-"Certo piccola mia. Dimmi pure.”

-"Come ti sei accorto di essere innamorato della mamma?”

Fui sorpreso dalla domanda che la piccola Rose mi aveva fatto, nonostante avesse 11 anni. Era davvero inaspettata. Ma appena me la fece, mi venne in mente quella nevosa notte di Natale a Hogwarts, durante il Ballo del Ceppo. Così iniziai il mio racconto.

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Natale, 1994

Non volevo mettere quel vestito. Era orribile. Un obbrobrio, in poche parole. Sembravo una torta al cioccolato decorata alla panna e chi ne ha più ne metta! E in più..puzzava di un qualcosa che non ti so spiegare. Lo zio Harry aveva uno bello smoking nero. Dovevamo andare al Ballo con 2 nostre amiche gemelle; avevo provato a invitare la mamma al Ballo.. Non con tanta delicatezza, sai, mi conosci! Beh, lei mi aveva detto che aveva già un accompagnatore! Io non ci credevo.. o meglio non lo accettavo. Come poteva averlo trovato?

Comunque, quella sera arrivammo in Sala Grande e.. credimi se ti dico che era assolutamente magnifica! Entrare lì dentro ti dava una sensazione di una felicità immensa, tanto che nessuno poteva riuscire a portartela via! Le 4 tavolate erano scomparse, il soffitto era tutto bianco, ricoperto da stalattiti.. un albero di Natale immenso, un grande palco e dei tavoli circolari dove si poteva mangiare e bere. All'ingresso dei 4 campioni rimasi a bocca aperta: la mamma aveva davvero trovato un accompagnatore e questo era il mio idolo, Viktor Krum.

Da lì ho iniziato a pensare che fosse un gran pallone gonfiato. Mi abbracciò un senso di malumore improvviso, come se non ci fosse niente di peggio al mondo. Ero arrabbiato, sconsolato.. geloso. Tutta la felicità che avevo provato all'inizio era scomparsa. Sapevo che non sarei riuscito a divertirmi, perché non era mia intenzione farlo. Così andai a sedermi, imbronciato, fissando tua madre. Era davvero bella, credimi.

Ricordo che quando lo zio Harry mi raggiunse iniziammo a lanciare varie critiche a Viktor; insomma è il mio migliore amico, doveva appoggiarmi per forza! Non degnavamo di uno sguardo le nostre dame tanto che loro ci lasciarono da soli; miseriaccia, ci eravamo comportati davvero male!

Poi la mamma arrivò da noi. Era contenta, si stava divertendo; iniziammo a litigare e.. solo una volta mi sono sentito peggio di come stavo quel giorno. Credevo che la mamma mi dovesse molto, quando io non le avevo dato nulla, anzi le avevo rovinato la serata per la mia gelosia e per la mia testardaggine nel non accettare il fatto che ero innamorato di lei, come lo sono sempre stato.

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Rose mi guardava con gli occhi brillanti, non disse niente ma mi abbracciò con le sua corte e fini braccia. Poi però disse:

-" Papà non riesco a capire una cosa: perché c'era 4 campioni? Insomma si chiama Torneo TREmaghi.. il nome parla chiaro!”

Miseriaccia, la ragazzina era più sveglia di quanto pensassi!

-"Beh, tesoro.. questa è un'altra storia.. una storia più lunga di quanto tu possa pensare e che non ti racconterò ora. É ora di andare a letto, su!”.