20/01/2013
1 recensioniAllora,
volevo scusarmi per l’immenzo
ritardo. L
E poi, bhè, e vero, ho messo la data nel 2010,
ma dovete far finta che loro si siano formati nel 2008
e che abbiano il successo che hanno ora, ok?
Quindi hanno gia fatto 2 album e sono famosissimi.
Ho fatto così perchè almeno coincidono con le Olimpiadi del 2012. ;)
Buona lettura!
#Eddy
E poi, bhè, e vero, ho messo la data nel 2010,
ma dovete far finta che loro si siano formati nel 2008
e che abbiano il successo che hanno ora, ok?
Quindi hanno gia fatto 2 album e sono famosissimi.
Ho fatto così perchè almeno coincidono con le Olimpiadi del 2012. ;)
Buona lettura!
#Eddy
Eddy’s
pov
Eppure, per un fottuto secondo ho pensato che sarei diventata immortale.
Il fatto di sentirsi leggeri, di non sentire il peso del corpo, mi aveva portato davvero a pensarlo,
anche quando alla fine avevo riaperto gli occhi: Una piccola luce circolare lontana e tutto intorno nero.
Ma poi una piccola figura, una massa di riccioli. Sembrava tanto un’ombra, perchè la faccia era controluce.
Veramente non riuscivo a vedere granchè, forse anche a causa del casco e delle gocce di pioggia che cadevano su essa.
Piano piano sentii le mani riaquistare tatto, e il corpo riprendere peso. Sentivo che dentro di esse c’era qualcosa, e questo qualcosa lo strinsi, come per voler prendere tutta l’energia che mi serviva da lì; capii che quella era una mano quando la massa di ricci si voltò a fissarmi, non persi attimo per amirarlo:Una pelle bianca candida, contornata da dei ricci ribelli, delle labbra sottili e rosee, inarcata in un sorriso...
E degli occhi chiari, di un verde smeraldo, che si notavano anche in quella sera di pioggia.
Il fatto è che non capivo il perchè di quel sorriso...ma mi innervosiva...
-Bastardo, mi stavi per ammazzare, non hai visto lo stop?- un sussurro, un fottuto sussuro fu l’unica cosa che riuscì ad uscire dalla mia bocca, mentre l’unica cosa che volevo fare era urlare!
Alzarmi e chiedergli cosa gli era passato nella mente mentre guidava, chiedergli cosa avesse sniffato cosi forte da sorridere come un’ebete, ma l’unica cosa che uscì fu un fottuto sussurro.
-Non startene lì! Cazzo, aiutami ad alzarmi!- dissi un po’ più forte, intanto quel sorriso piano piano si fece più piatto.
La mano che stringevo fece forza per aiutarmi a sedere,poi mi alzai; subito un senso di debolezza avvolse le mie gambe, tanto da cadere all’indietro ma prontamente due braccia forti mi sorressero. La massa di ricci mi aiutò ad andare verso la luce circolare, che solo dopo capi che era uno dei fari della macchina,
che stupida.
Apri la portiera anteriore, per poi farmici sedere e mi levai il casco, con la luce della macchina, potei notare la sua faccia bagnata dalla pioggia, e i riccioli fradici.
-Stai bene?- una voce rocca e bassa ma in tono dolce trafisse quel silenzio allimentato solo dalla pioggia
-penso di si...credo- a quella mia incertezza, fece un smorfia e delle fossete si resero un po’ visibili ai lati delle guance.
- posso farti una domanda?- chiesi con nonchalance, dopo un minuto, o due di silenzio
- certo- disse
- che cazzo ti è passato nella mente mentre stavi guidando!- quasi gridai, la rabbia era risalita.
-scusa...davvero, scusami è solo che bho...stavo pensando, pioveva e non ti ho visto- disse grattandosi la testa e cercando altre scuse da dire.
Mi alzai e di conseguenza anche lui si spostò. La mia moto, volevo vedere cosa aveva fatto alla mia moto, spero che non sia successo nulla alla mia moto.
La alzai e il lato che era posto sull’asfalto era spaccato, alcuni fili uscivano ed erano staccati.Merda, me lo avrebbe pagata! Si avvicinò a me a passo svelto...
-Guarda cosa hai fatto!.. la mia moto!-
- Tranquilla, ti aiuterò a ripagarla... – lo fermai, aiutarmi a ripagarla, solo?
- Aiutarmi a ripagarla? Tu me la ripaghi! Non me ne frega un cazzo! – Scaccia fuori il telefono spento, lo accesi e vidi 3 chiama te perse, chi? Hayley. Merda.
-Facciamo così, adesso chiamiamo il meccanico, lui prende la moto e io ti riporto a casa, poi domani mattina risolviamo tutto, ok? –
- Io non salirò mai in macchina con uno che ha cercato di ammazzarmi! – dissi digitando il numero della polizia, mi avrebbero portato loro a casa.
- chi stai chiamando?- disse allarmato
- la polizia!- dissi girandomi e dandogli le spalle.
- No, non puoi chiamare la polizia! – disse levandomi il telefono dalle mani
- Ehhyyyyy!! Ridammi subito il telefono! Subto!- gli urlai contro,
- No, aspetta, tu non puoi! – disse allontanandosi sempre di più da me.
- E perchè stronzo? Ridammelo, subito!! – urlai, con tono minaccioso.
- Perchè non sai chi sono io? – disse sorpreso, fermandosi.
-No, e non me ne importa...anzi si! Perchè mi devi ripagare la moto! Ridammi quel cazzo di cellulare adesso!!-
- Bhè, allora sappi che io sono Harry Styles! Faccio parte dei One direction! –
- Non me ne importa che cazzo fai!! Ridammi il mio telefono!- ormai tutt’e due urlavamo a squarcia gola sotto la pioggia, i miei riccioli mi ricadevano fradici sulle faccia come quelli di Harry d’altronde.
-Ok, facciamo così, calmiamoci...- disse abbassando il tono e il telefono che teneva su per non farmelo prendere.
-Ok... facciamo così se tu mi ridai il mio telefono, non chiamerò la polizia e mi farò portare a casa da te, così nessuno sapra cosa è successo alla star, ok?-
-Certo- esclamò. Ci avvicinammo piano piano l’uno all’altro, stando a lerta. Alzò il braccio verso di me, prontamente gli strappai il telefono dalle grinfie...
- Col cazzo che ci torno a casa con te, per quanto ne so potressti essere anche un maniaco!- rimase fermo lì, strabuzzando gli occhi, per poi sbuffare e sospirare un flebile “ Bambina viziata “.
E in quel momento ci pensai. Forse mi ero un po’ comportata male. Rimasi li a fissarlo mentre tornava a passo svelto nella sua macchina per ripararsi dalla pioggia che era diventata insistente e non accennava a finire. Rimasi li qualche secondo per poi sbuffare e dirrigermi verso la vettura.
Salìì in macchina senza degnargli uno sguardo. Presi la cintura e me la allacciai.
-Ti avverto, se sccede qualcosa, una minima cosa, rovinerò la tua cariera come nessuno a mai fatto! – dissi ammonendolo. Lui di risposta scoppiò a ridere.
-e la mia moto! Ho chiamato ilmeccanico, a detto che fra poco viene a prenderla, domani fissare quando andarci- continuai.
- tranquilla, te la ripagherò... dimmi dove abiti- disse mettendo in moto la macchina per poi sfrecciare a tutta velocità.
Scesi dalla vettura, per poi fare il giro e andare dalla parte del guidatore.
-questo è il mio numero, quando hai tempo, fammi uno squillo e fissiamo quando andare dal meccanico- disse porgendomi un fogliettino.
- ok, grazie... e comunque io mi chiamo Adama, ma puoi chiamarmi Eddy- dissi facendogli un piccolo sorriso e porgendogli la mano. Anche nel suo volto si formo un sorriso tanto di fossette.
- Bhè piacere Eddy, io sono Harry – Girai e feci dei passi, verso la mia piccola villetta, alzai lo sguardo verso il cielo senza stelle; ripensai a quello che mi era successo, infondo non volevo che quel pericolo pubblico investisse anciora qualcuno, quindi girai i tacchi e mi avvicinai alla macchina che stranamente ancora non era partita.
-Harry, senti... piove fortissimo e non vorrei che tu investissi qualcuno, insomma... se vuoi puoi salire su da me finchè non smette- dissi guardandolo infaccia, lui sospirò e rivolse il suo sguardo verso il parabrezza bagnato fradicio...
Forse
l’inizio di una cosa più complicata di quella che
sembra...
Davvero! Sono stronza lo so, è solo è che sembra che ha nessuno importi di questa ff
Anche se io ci metto il cuore!
Vabbè, allora facciamo così aggiorno almeno a 1/2 recensione per capitolo!
Accetto anche quelle negative!
Basta che mi dite cosa ne pensate!!
Alla prossima!!!
Peace&love
#Eddy