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Autore: Setsuka    09/08/2007    15 recensioni
Odio il colore bianco.
Eppure mi trovo seduto qui, su una panchina con un cappotto bianco regalatomi a Natale e sto contemplando la candida neve.
Ironico, vero?
Bianco: la negazione di tutti i colori... il nulla... il vuoto.

[...]
< Le piace la neve, colonnello? >
< No, non mi piace. E' bianca e... odio il bianco >
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata con affetto alla mia nee-san Nemesi06




Odio il colore bianco.
Eppure mi trovo seduto qui, su una panchina con un cappotto bianco regalatomi a Natale e sto contemplando la candida neve.
Ironico, vero?

Bianco: la negazione di tutti i colori... il nulla... il vuoto.

Ricordo ancora i tempi in cui ero solo un diciottenne e fui mandato a combattere in una rivolta scoppiata nei paesi del nord.
Nevicava nelle trincee e... uno degli ultimi giorni di battaglia, dopo uno scontro violento, tutti i miei compagni morirono e io ero gravemente ferito a una gamba. Improvvisamente arrivò una tormenta.
Tonnellate di neve entrarono nelle trincee.
Credevo di morire.
Tutti erano morti, tutti credevano che la truppa dove mi trovavo fosse stata eliminata, nessuno sarebbe arrivato a salvarmi, nessuno.
Ero prigioniero di un inferno silenzioso e bianco...

Bianco a perdita d'occhio... bianco... solo bianco.
Nessun rumore, solo silenzio e bianco...
Nulla...
Tutto morto... presto anche io lo sarei stato.

Mi resi conto di quanto un' uomo dalla nascita fino alla morte può essere solo.
L'uomo è solo.
Nasce solo, morirà solo.
L'uomo è un animale sociale? Non mi potrebbe sembrare diversamente... essere soli è spaventoso. Solitudine può equivalere a follia, essere soli può portare a non vivere... a non rendersi conto della propria esistenza.
Per questo l'uomo è sempre alla ricerca di qualcosa, per questo gli uomini si innamorano, cercano l'amore... tutto per uccidere il demone bianco della solitudine.


< Colonnello! >

Come quel giorno di diversi anni fa una voce rompe il silenzio e mi salva; non mi sento piú intrappolato in un mondo completamente bianco.

< Fullmetal? Bisogno di qualcosa? >

Mi ignora.

< Che diamine sta facendo qui? >

Lo ignoro anch'io. Così siamo pari.

Borbotta qualcosa, segno che ha incassato il mio colpo. Cambia velocemente argomento.

< Il tenente Hawkeye la cercava... non può sfuggire per sempre dal lavoro >

< Hai ragione, il mio posto è dietro una scrivania >

Il mio ufficio non è bianco e lí mi sento vivo.

< E' piú strano del solito oggi colonnello... >

< E' la neve >

Edward mi guarda confuso, ovvio, sto dando pessimo spettacolo di me... un pietoso spettacolo di me. Blatero cose senza senso e sono sopraffatto da immotivata malinconia.

< Le piace la neve, colonnello? >

A quanto pare non è stupito dal fatto che io sia su questa panchina a guardare la neve dicendo cose senza senso, è stupito del fatto che mi piaccia la neve.

< No, non mi piace. E' bianca e... odio il bianco >

Mi guarda ancora piú confuso, la sua espressione è quasi di rimprovero.

< Allora perché la guarda? >

< ... ogni uomo ha bisogno ogni tanto di stare da solo con i suoi pensieri e i suoi tormenti... non lo fai forse anche tu Fullmetal? >

Il suo sguardo si abbassa e sorride con amarezza.

< Già... >

Oggi è troppo innocuo.

Sarà triste. Ogni volta che lo è evita di litigare con me.

< Perché indossa un cappotto bianco? >

< E' un regalo... >

< Capisco... s-sembra pesante >

Questa volta lo guardo io stupito; lui sta guardando da tutt'altra parte.
Mi sfugge un sorriso.
Ogni volta che Fullmetal rivela una parte della sua anima, del suo cuore, non guarda mai la persona a cui lo dice.
Probabilmente gli fa meno male.

Continua sempre con sguardo basso.

< Io non indosso mai capi bianchi... maglie, pantaloni, giacche che siano... non indosso mai vestiti bianchi. Credo che sia un colore difficile da portare... pesante... >

So a cosa pensa e il cuore mi si stringe.
Ma lo capisco...
Il bianco è un colore davvero difficile.

Alza lo sguardo da terra e mi guarda negli occhi.

< Neanche a me come lei piace il bianco. A me piace il nero... >

Distoglie lo sguardo.
Avevo scorto qualcosa, qualche messaggio subliminale, ma non ho fatto in tempo a capirlo perché non mi ha dato il tempo.
Sei furbo Elric.

< ... il nero è la somma di tutti i colori se non sbaglio e... è un colore caldo... molto >

I fiocchi di neve che da prima cadevano dal cielo aumentano e Edward tende la mano sinistra per toccarne uno e continua.

< Il bianco è un colore freddo invece... non a caso è il colore della neve... >

Cadono secondi di silenzio poi Edward riprende il suo discorso.

< A me la neve non piace piú del bianco >

I miei occhi si dilatano.
Ho sempre pensato che siamo simili, ma riesce sempre a stupirmi.
Mi nasce una curiosità .

< Perché? >

Mi guarda serio e inespressivo allo stesso tempo mentre la sua coda alta viene scossa dal vento.


Qualcosa allo stomaco sembra come chiudersi... non so spiegarlo...


Si avvicina con passo felpato al posto della panchina dove sono seduto, quando è abbastanza vicino si arresta.
Lo guardo interdetto.
Le sue braccia si allungano verso di me.

I palmi nudi delle mani all'aria, fermi sotto il mio sguardo.

Fiocchi di neve cadono.
Uno si poggia sulla mano sana di Edward e in una frazione di secondo si scioglie.
L'altro fiocco di neve rimane intatto per diverso tempo sull'automail.

< Sono un mostro >

Stacco lo sguardo dalle sue mani per incontrare i suoi occhi dorati.

< Ogni peccatore è un mostro... specialmente quelli che sfidano la Natura, Dio >

< Fullmetal... >

< Ho sempre pensato che quando ho cercato di resuscitare la mamma lo scambio equivalente non ci fosse stato. Mi sbagliavo invece. Dopo la trasmutazione umana sono diventato un mostro >

Afferro le sue mani. Una fredda e una calda...
Continua a parlare lievemente impacciato.

< N-non mi piace la neve per questo: mi ricorda maggiormente il mostro che sono >

< Smettila... io non ci trovo nulla di mostruoso in te >

Tace, sorpreso.

< Tutti gli uomini sbagliano. Lo sbagliare è una prerogativa umana... perché noi non siamo dei, nemmeno noi alchimisti >

< Colonnello... >

Stringo un po' di piú le sue mani nelle mie.

< Sei semplicemente diverso dagli altri... e a volte esserlo è una cosa buona se si vede come sono gli altri >

Alzo lo sguardo per incontrare di nuovo il suo.

< Non sei un mostro Edward, affatto >

Un guizzo nei suoi occhi. Difficile interpretarlo.

Lascio le sue mani e mi alzo dalla panchina.

< Torna a casa da Alphonse >

Mi sfilo il cappotto e lo poggio sulle sue spalle.
Questo lo anima.

< Ma cosa diavolo fa!? >

< L'hai detto tu che il bianco è un colore difficile da portare >

Mi incammino verso l'entrata del quartier generale continuando a parlare.

< A me il bianco non sta affatto bene... trovo stia meglio a te >

< Colonnello! >

Perché non mi raggiungi visto che urli?
Metti da parte l'orgoglio, almeno per stavolta, lascia che sia io ad uscire di scena con l'ultima battuta.

< Il bianco mi ingrassa. Comunque il nero piace anche a me... mi sfina e... >

Mi piace uscire in questo modo di scena.
E' da vincitore e artisticamente... affascina.

< Riprende il colore dei miei occhi e dei miei capelli >

Cos'è quello sguardo?
Perché non mi dai dello stupido?
Forse perché sai benissimo che -almeno questa volta- sono stato tutto fuorché stupido?



~* Owari *~

Finalmente!!! Da quant' é che non pubblicavo una RoyXEd? Tanto vero? Sinceramente so che non é nulla di speciale ed é vagamente nonsense, ma spero vi piaccia... l'ho fatta ieri sera tardi... mi ha fatto andare a dormire all' una e mezza passata (visto che io trovo la voglia di scrivere da mezzanotte in poi) e ho scatenato la rabbia di mia madre... quindi spero che almeno un pochino sia apprezzata.


Probabilmente il finale non si é capito bene quindi lo spiego.
Avete presente quei ragazzi di film, telefilm e anime super bellocci che sono consapevoli di esserlo e si montano? Avete presente le ragazzine innamorate di questi bellocci? Farebbero di tutto per avere anche un pezzo di mutanda da questi ragazzi e questi ultimi cercando di fare i fighi concedono bottoni, parti di indumenti ecc... Roy si sente precisamente come uno di questi! Ha intuito di piacere a Ed e glielo fa capire di averlo capito con la battuta finale. Il cappotto glielo regala si perché crede che Ed sia un ragazzo puro, ma anche per far vedere la sua "magnianimitá".
Dopo questa nota perfettamente inutile, vi voglio ricordare che non é una shot comica.
Spero commentiate... See you later guy!


   
 
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