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Autore: Occhi Di Stella    20/01/2013    3 recensioni
"Perché lui poteva tradire chiunque. Ma aveva scelto lei per farlo.
Aveva una lunga storia prima che la incontrasse. Una storia sincera. Senza baci. Né sesso. Fatta solo di carezze e di sguardi. Lei erastata quella dopo il grande amore, e forse, è stato questo che gli aveva dato il diritto di farlo.
Non se lo meritava .
Non lei,che era già a pezzi per conto suo."
Tratto da una storia vera xD .. a parte scherzi , non sono brava nelle introduzioni, se vi ho incuriosito , leggete e recensite se vi va!
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Tanya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Forse doveva tornare al suo primo amore. Quello verso se stessa.
 
Non sei tu il problema …
Le aveva detto.
Sono io che non vado bene,starai meglio senza di me.
E lei voleva crederci. Voleva crederci intensamente.
Desiderava potersi svegliare la mattina e dirsi: “ Oggi ,oggi sarò felice!” .
Ma questo non accadeva.
Quasi sempre finiva con l’alzarsi dal letto contro voglia,beveva una tazza di caffè scadente,quella comprata in offerta ,nel supermercato sotto casa, e si buttava sul divano guardando la TV ,ma senza prestarle davvero attenzione.
No,non divorava barattoli interi di gelato come succedeva in ogni commediola americana che si rispetti. Non piangeva disperata abbracciata alla sua migliore amica o a sua madre,lei non voleva vedere nessuno. Non si disperava davanti a film romantici ,chiedendosi “ Perché non può succedere anche a me?!”.Non scriveva canzoni . Non si lasciava andare ai ricordi. Non rinnegava il passato. Non lo malediceva.  Non si pentiva, né si lamentava. Non credeva nel “E vissero per sempre felici e contenti”,non più. Si limitava a stare sdraiata e non pensare a nulla.
Si chiedeva solo che se,per essere così sfortunata in amore,avesse fatto,in un ‘altra vita,qualcosa di terribilmente brutto e crudele. Si immaginava un uomo che l’amava tantissimo ad aspettarla sull’altare e si immaginava lei,in abito bianco, che gli spezzava il cuore,lasciandolo e scappando con il primo alcolizzato di turno.
Si,doveva per forza essere andata così,o la cosa non si spiegava. Doveva star pagando per un errore commesso nella sua vita precedente.
Non andava più a lavoro, perché non lo avrebbe fatto con passione e per lei un lavoro senza passione  non era degno di essere chiamato tale.
Non rispondeva più alle chiamate dei suoi parenti,amici,colleghi . Aveva spento il cellulare e staccato il cavo del telefono fisso.
E non vedeva più nessuno. Mai. Per nessun motivo.
E la verità è che si vergognava. Si vergognava di ciò che era diventata :schiava delle sue emozioni,dei suoi sentimenti. Del suo dolore .
Perché lui poteva  tradire chiunque. Ma aveva scelto lei per farlo. 
Aveva una lunga storia prima che la incontrasse. Una storia sincera. Senza baci. Né sesso. Fatta solo di carezze e di sguardi. Lei era stata quella dopo il grande amore, e forse, è stato questo che gli aveva dato il diritto di farlo.
Non se lo meritava .
Non lei,che era già a pezzi per conto suo.
Ma non era più arrabbiata. Però si chiedeva: “Perché?”
Perché dirle che l’amava quando non era vero?
Perché donarle baci sul collo che le facevano venire quei brividi che solo  una donna innamorata può avere?
Perché chiederle di andare a convivere se non voleva?
E perché abbandonarla ? Perché pugnalarla alle spalle?
Si vedeva ancora,Bella, il  il giorno non-più felice della sua vita. Aveva ancora i vestiti da lavoro , il trucco sfasciato e i capelli arruffati
ma l’accessorio che meglio le stava e sfoggiava era il suo abbagliante sorriso.
Un sorriso sincero; un sorriso di chi sa che sta per ottenere tutto ciò che ha sempre desiderato dalla vita; un sorriso di una persona felice.  Era da tre mesi che quella piccola curva era scomparsa dal suo viso .
Ricordava ogni minimo particolare.
Ricordava i passi che volse mentre entrò nel suo nuovo palazzo.
Ricordava il rumore dell’ascensore mentre saliva al quarto piano.
Ricordava il suono delle chiavi che giravano per aprire la porta della sua,della LORO nuova casa.
Ricordava  le voci  provenire dal piano di sopra. Che stupida. Doveva capire e scappare subito, salvando almeno la sua dignità ; perché il suo cuore e la sua anima erano già andate a farsi fottere.
Invece no. Lei salì la rampa di scale,Entrò nella loro camera da letto ancora inutilizzata e  vide il suo Edward volgere uno sguardo sorpreso ,impaurito e molto dispiaciuto. Non aveva nemmeno notato che alle sue spalle c’era una figura femminile che la guardava quasi con pietà. Sperò ,Bella,pregò con tutta se stessa che quella orribile sensazione fosse insensata,pregò che il suo Edward la guardasse ,le sorridesse e le dicesse che quella ragazza era una sua cugina , venuta a vedere la nuova casa. E invece no. Lui le prese solo  le mani,gliele baciò e le chiese perdono.
Aveva cercato di spiegare. Ma lei aveva già capito.
In quell’ultimo anno quello che lei pensava essere Il “suo” Esward,non era mai stato suo veramente,perché  c’era sempre stato il fantasma di un ‘altra donna,Tanya. Bella non era brutta,anzi era una donna molto piacevole. Aveva dei capelli castani che le ricadevano sulle spalle in morbide onde. Essi incorniciavano un viso grazioso ,con un naso leggermente all’insù e due grandi occhi verdi ,occhi che potevano scogliere il ghiaccio dell’anima di chiunque. Bella non era brutta,ma Tanya,Tanya era bellissima. Lei aveva lucenti capelli biondi e boccolosi che venivano messi in risalto da due zaffiri lucenti, i suoi occhi. Aveva una bocca carnosa e rosea pronta a pronunciare quelle due semplici parole che fecero crollare tutto il suo  mondo: “ sono tornata” . Solo questo disse ad Edward quando le si presento davanti e solo questo bastò a lui per capitolare in un abisso di dubbi e insicurezze. Lui aveva amato Tanya, forse più di quanto sarebbe mai riuscito ad amare lei in tutta la vita. Ma la donna lo aveva lasciato brutalmente davanti all’altare,dopo sette anni che stavano insieme e fu LEI a preoccuparsi di rimettere al proprio posto ogni frammento del suo cuore . Quando Bella incontrò Esward per la prima volta era in pub con le sue amiche. Lo notò perché se ne stava al bar tutto solo intento a consumare la sua settima birra. Bella gli si avvicinò dicendo : “ se un uomo beve così tanto o sta festeggiando per qualcosa di incredibilmente bello o si sta disperando per qualcosa di tremendamente brutto, ma considerando che sei qui da solo immagino sia la seconda opzione.. ah, mi chiamo Isabella , comunque.”Così iniziò la loro storia, fu un crescendo di emozioni in cui Bella cercò di curare tutte le ferite di Edward e aveva creduto  di esserci riuscita,lo aveva creduto veramente.
A Bella  le si bagnavano ancora gli occhi mentre ci ripensava. Ma è normale,no? In fondo era lei la persona che lo aveva salvato dal baratro più profondo. Aveva donato tutta se stessa. Ma forse non era stato abbastanza,lei non era stata abbastanza.
La si riconosce la sua insicurezza.
E’ quella delle persone che sono state ferite.
È quella di quando si ha paura che ci sia sempre  qualcuno più bello, più bravo,più simpatico,più intelligente ,più in gamba di noi.
Bella la riconosceva,ci conviveva da anni.
Non sapeva quanto tempo era rimasta così,immobile. Non sapeva nemmeno se si era  addormentata o meno. Ma sapeva con certezza quando e se  si era svegliata perché sentì bussare alla porta.
Come suo solito non rispose ,aspettando che il visitatore si arrendesse e se ne andasse. Ma  quella sera,le cose ,evidentemente,dovevano cambiare.
Il bussare invece di demordere diventava via via sempre più forte e a Bella   balenò per un attimo,solo per un attimo ,l’idea di aprire. Questa idea si rafforzò quando sentì la voce del visitatore chiamarla.
Era una voce estranea ma che allo stesso tempo conosceva perfettamente.
Era la voce della sua rovina.
Quando Bella si alzò per andare ad aprire non sapeva esattamente cosa avrebbe fatto, ma di certo le sue intenzioni non era buone . Queste cambiarono quando si trovò di fronte al suo interlocutore.
Due occhi di ghiaccio la trafissero.
Tanya .
L’altro pezzo di cuore di Edward.
Si guardavano senza dirsi niente , ma in realtà stavano parlando e urlando e piangendo.
“Abbi cura di lui.” L’unica cosa che disse.
Lei annuì leggermente con la testa abbozzando una specie di sorriso poi,silenzioso come era venuta ,se ne andò.
Quando Bella rientrò in casa era consapevole di non essere la stessa di poco prima.
Si affacciò alla finestra e la vide,la luna.
Splendeva nel cielo e poco importava se ci fossero le nuvole che riuscivano ad oscurare le stelle. La luna continuava a splendere e la sua luce ad illuminarle il volto. Perché la luna poteva anche continuare a vivere senza la sua stella vicino,poteva vivere anche se una nuvola gliel’aveva strappata via.
Andò a dormire. Consapevole che quando quella luna avrebbe lasciato il posto al sole,anche lei sarebbe risorte.
Forse doveva ritornare al suo primo amore,Bella. Quello verso se stessa.
 
 
 
_ Il mio angolino _
 
Ho ripreso a scrivere dopo un anno di assenza  a causa di problemi di salute..e ne sono davvero felice! :D
Si può dire che questa FF abbia molti tratti autobiografici quindi spero che un po’ di quello che ci ho messo sia arrivato.
Bè,che dire? Recensite! xD
Baci :
_Ste_ *
  
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