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Autore: xlovesharoldo    20/01/2013    3 recensioni
"Strage a Hogwarts" citava il titolo sulla Gazzetta del Profeta. "Durante la festa dei 16 anni della studentessa Alice Payne, un'esplosione momentaneamente senza cause riempie di fiamme l'intera aula di Divinazione della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. La festeggiata si ritrova l’unica sopravvissuta fra le macerie, consolata da suo fratello Liam Payne, prefetto della Casata dei Tassorosso dell'anno scolastico corrente, e dal suo migliore amico."
*****
Presto una fonte di luce si fece più vicina, sentirono rompersi un vetro e altre urla. Liam era di schiena a loro e davanti a lui c’era un ammasso di vetri colorati, appartenenti alla finestra poco distante da lui. Alice era ferita dai cocci alle gambe, che le avevano strappato anche la parte inferiore della camicia da notte e aveva gli occhi viola. [...]
« Tu non capisci, lui mi ha fregato, ci ha fregati tutti! »
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Nonostante erano passati secoli dalla sconfitta di Tu-Sai-Chi, era un periodo tranquillo a Hogwarts e nel mondo dei maghi. Quella mattina, una ragazza si svegliò più contenta che mai: odiava festeggiare il suo compleanno, poiché era in pieno periodo scolastico, ma quel giorno compiva addirittura sedici anni. Si alzò, scostando le coperte del suo letto a baldacchino che l'aveva accompagnata fin da quando era arrivata a Hogwarts, all’età di undici anni. Figlia di madre maga e padre babbano, aveva i capelli mossi che le superavano di molto le spalle, che cercò di sistemare come poteva intanto che si preparava in tutta fretta. Mise subito la divisa e il mantello: il simbolo di Grifondoro risaltava all’occhio in contrasto con l'abbigliamento nero. Scese in fretta le scale a chiocciola che dividevano i dormitori dalla Sala Comune, pronta per affrontare la giornata. Fatti due passi, subito fu circondata da ragazzi e ragazze di tutte le età che le auguravano di passare un bel compleanno. Tipica accoglienza da degni membri della casata rossa e oro. Lei non poté fare altro che girarsi da tutte le parti e ringraziare.
Se non ci fosse stato il suo migliore amico a portarla via, la situazione sarebbe di certo peggiorata:
« Ehi! Fatemi abbracciare la mia migliore amica! » si sentì urlare.
La ragazza tirò un sospiro di sollievo e si fece spazio tra la folla che, appena sentito il ragazzo, aveva smesso di assillarla e rumoreggiare. Eccolo lì, il motivo per cui si svegliava la mattina: biondo ossigenato, con un sorriso stampato sul volto. I due si strinsero in un lungo abbraccio davanti a tutti i presenti, consapevoli del fatto che l’amicizia che li legava andava oltre l'immaginabile possibile. Alcune volte Alice si ritrovava a ringraziare suo fratello per avergli presentato quello che allora era il suo compagno di Erbologia. All’inizio tra i due c’era solo la condivisione della Sala Comune e della compagnia, poiché entrambi facevano parte della casata di Grifondoro ed entrambi frequentavano Liam, ma poi scattò una scintilla, un nonsoché di semplicemente unico che li aveva resi così uniti, che nemmeno la morte della madre dei due Payne, la scomparsa del padre, il loro trasferimento improvviso a casa della zia e la loro vita orribile e spaventosa che li attendeva tutte le estati da ormai quattro anni erano riusciti a separarli. Nulla di tutto ciò.
Malgrado l’anno di differenza, si trovavano molto d’accordo.
« Auguri Alice. » le sussurrò delicatamente all’orecchio, ancora abbracciati.
Poche parole e poteva già sentire il formicolio precedente le lacrime infastidirle il piccolo naso all'insù. Era uno di quei momenti in cui ti accorgi di avere accanto a te una persona speciale, un amico fedele che ti avrebbe aiutato e sostenuto anche nelle migliori pazzie.
« Grazie Niall. » gli rispose piano. « Ti voglio tanto bene. »
Lui la strinse ancora di più: non capitava spesso sentirselo dire, o almeno, non quell'intensità, non sentendo il tono di voce tremare per l'emozione che la ragazza aveva messo in quella normale dichiarazione d'affetto.
« Anche io nocciolina. »
Alice amava essere chiamata così, anche se era permesso farlo solo dalla persona in quell'istante letteralmente avvinghiata a lei. La prima volta che fu nominata così, Niall si riferiva di certo ai suoi occhi, ma poi data la sua statura minuta e quegli occhioni da cerbiatta, l’avevano portato a chiamarla così praticamente sempre.
Alice si sentiva protetta, ma dovette sciogliere l’abbraccio per prendere poi la sua mano e trascinarlo fuori dalla Sala Comune. Correndo per le scale, attirarono l’attenzione di mezza scuola, soprattutto per le risate che il biondino continuava a fare, risate che rimbalzavano fra le mura di pietra e le scale di marmo. Arrivati al portone della Sala Grande la ragazza si fermò, lasciando così il tempo a Niall di riprendere il fiato.
« Sei pronta neo-sedicenne? » le chiese con tono di sfida, l’amico facendo scontrare l'azzurro cielo dei suoi occhi con gli occhi scuri della ragazza.
« Io sono nata pronta! » gli rispose, accompagnando la frase con un occhiolino e una linguaccia. Comportamenti del genere erano tipici nel carattere allegro e solare della piccola Payne.
Appena sorpassata la soglia, notò con una certa gioia che sebbene fosse abbastanza presto, la sala era piuttosto affollata. Continuando a camminare, girò subito la testa verso sinistra: il tavolo di Tassorosso si trovava proprio lì. In cerca di una chioma riccioluta color miele, si ritrovò a passarle tutte. In fondo alla tavolata, al solito posto, c’era il prefetto dei giallo-neri. Quando il fratello gliel’aveva riferito, Alice era rimasta sconvolta dalla notizia, ovviamente in senso positivo; era veramente fiera del suo fratellone. Il ragazzo in questione alzò lo sguardo e la festeggiata poté finalmente incontrare quegli occhi color nocciola tanto simili ai suoi. Ai due non servirono parole: contemporaneamente al momento in cui lei aveva preso a correre verso il ragazzo, quest’ultimo si era alzato. Si incontrarono in mezzo alla sala, attirando di nuovo l’attenzione di tutti. Liam prese al volo la sua sorellina, la sua ragione di vita, sollevandola da terra e facendola girare un paio di volte. Niall sorrise spettatore, pensando al bellissimo rapporto che si era creato fra i due. Essendo fratelli erano propensi a litigare, ma questo fra di loro non succedeva quasi mai. Si dicevano tutto e se avevano problemi, ne parlavano senza vergogna. Persino quei duri di Serpeverde trovarono qualcosa di dolce in quell’abbraccio.
« Auguri scricciolo! » disse in un sorriso Liam facendole toccare nuovamente il pavimento. Nonostante questo la ragazza non aveva alcuna intenzione di lasciare il fratello tenendosi ancora stretta al busto del Tassorosso.
« Grazie Liam! Grazie di tutto, non puoi capire quanto sia importante per me. »
« Ehi, non piangere. » le disse dolcemente, staccandola dal suo petto e sfiorando con il pollice la lacrima birichina. Alice sorrise timida, cercando anche lei di asciugarsi le guance.
« Scusa .. È che sono troppo esaltata. » ridacchiò. Detto questo, lo abbracciò di nuovo. Liam alzò gli occhi al cielo.
« Anch’io ti voglio un infinità di bene sorellina. » le sussurrò, come a voler lasciare quelle parole un piccolo segreto.
Con un cenno della mano, il ragazzo fece segno a Niall di avvicinarsi e così si ritrovarono a fare colazione insieme, come erano soliti ormai da anni. Anche per i professori che sedevano alla tavolata in fondo alla Sala non era una sorpresa vederli insieme tutti e tre. Casate diverse, legati da diversi legami, parentali e non, ma comunque inseparabili.

***
Alice entrò nell’aula di Incantesimi: il banco ormai sembrava portare il suo nome, essendo solita sedersi sempre accanto a una sua amica di corso, proprio vicino alla colonna sul lato dell'aula, ma in seconda fila, per non perdere una parola di ciò che i professori spiegavano. Quel giorno una graziosa scatolina bianca con un fiocchetto azzurro posava sulla superficie di legno, facendo sembrare quel piccolo tavolo quasi decorato. Sorrise al pensiero, poggiando la sua borsa a lato del tavolo e sedendosi, ancora colpita da quel gesto tanto inatteso. Si guardò attorno, sapendo esattamente da chi provenisse il regalo. Incontrò quell'azzurro degli occhi di Niall in cui ogni giorno scopriva nuove pagliuzze dorate e non poté far altro che confermare la sua ipotesi. Il ragazzo era poggiato sul muro appena dentro l'aula, braccia incrociate e lo sguardo rivolto alla sua migliore amica impaziente di vedere la sua reazione. Alice indicò la scatolina facendo una faccia sorpresa e il biondino le sorrise, concedendogli uno dei suoi sguardi di cui molte delle sue amiche descrivevano come assolutamente sexy. Per Alice Niall era come un fratello e nonostante fosse consapevole della bellezza del Grifondoro, non riusciva a pensare a lui in quel modo. In più in quel momento - a dirla tutta - pensava solo a quanto fosse stato dolce, proprio come le caramelle di Mielandia che tanto gli piacevano: sarebbe sicuramente arrivato in ritardo alla sua lezione, ma aveva deciso di farle quella sorpresa, per lei. Alice, presa dalla curiosità, non fu in grado di resistere e il solo pensiero di dover aspettare fino a pranzo la faceva fremere. Aprì il grazioso contenitore e spalancò gli occhi e le sottili labbra notando cosa era in serbo per lei sotto quella poca carta: una collana d’argento con appesa una chiave a forma di quadrifoglio, con incastonato un piccolo diamante. Ancora con il volto inciso dalla profonda inaspettatezza, si rigirò guardando l’amico come per chiedere se era veramente per lei. Il ragazzo le fece un occhiolino, giusto in tempo prima che la professoressa Florence entrasse in classe, alzando il sopracciglio alla presenza del suo studente. La ragazza richiuse la scatolina e la ripose con cura nella sua borsa, sicura che l’avrebbe indossata quella sera, alla festa che suo fratello e il suo migliore amico avevano preparato per lei. Sapeva che si sarebbe divertita un mondo con tutti i suoi amici e che non si sarebbe dimenticata facilmente di quella nottata.

Effettivamente la serata si impresse non solo nella sua testa e nei suoi ricordi, ma anche in quelli di molte altre persone. "Strage a Hogwarts" citava il titolo sulla Gazzetta del Profeta. "Durante la festa dei 16 anni della studentessa Alice Payne, un'esplosione momentaneamente senza cause riempie di fiamme l'intera aula di Divinazione della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. La festeggiata si ritrova l’unica sopravvissuta fra le macerie, consolata da suo fratello Liam Payne, prefetto della Casata dei Tassorosso dell'anno scolastico corrente, e dal suo migliore amico."




Revisione in data 17.10.15
   
 
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