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Autore: Celeste9    21/01/2013    3 recensioni
Secondo la sua infermiera il signor Tomlinson è un insopportabile vecchietto che millanta di essere stato una rockstar. La sua è solo demenza senile, o c'è qualcosa di vero nei suoi racconti?
Credits- Il titolo e i versi inseriti nel testo sono di "Disintegration" di The Cure.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DISINTEGRATION

I'll pull out my heart
and I'll feed it to anyone
Crying for sympathy

-Signor Tomlinson, dove si è cacciato? È l’ora dell’iniezione.

Ogni giorno era la stessa storia! Perlustrai la stanza con lo sguardo finché non scorsi una manica a strisce spuntare da dietro la tenda; per fortuna la forza di quel dannato vecchietto non era pari alla sua cocciutaggine, altrimenti non ce l’avrei mai fatta a tirarlo fuori dai suoi nascondigli.

-Si abbassi il pigiama per favore.

-Quando ero giovane, le ragazze della tua età mi strappavano letteralmente i vestiti di dosso, avrebbero pagato per vedere il mio bel culetto sodo.

-Se avessero dovuto farle una puntura avrebbero cambiato idea- dissi cercando di infilare l’ago in quel sedere rinsecchito senza fargli venire un ematoma.

-Ahi!- si lamentò giusto per il gusto di farlo.

-È necessario altrimenti le faranno male le reni.

-Oh, il mio amico Liam: lui aveva un rene solo e l’altro non funzionava bene eppure era in gamba. Non sa quante ragazze si…

-Sì, va bene- dissi, troncando sul nascere una storia che conoscevo benissimo. Lavoravo da un paio di anni in quella casa di riposo per anziani facoltosi, il signor Tomlinson era con noi solo da qualche mese, parcheggiato dalle sorelle e dai nipoti, probabilmente stufi dell’impietoso incedere della sua demenza senile, e già conoscevo a memoria tutte le sue storie di quando era una rockstar. Era fermamente convinto di essere stato una pietra miliare della musica internazionale, ma io non l’avevo mai sentito nominare.

Gli portai il pranzo in camera. Guardò con sdegno il semolino e non appena gli porsi il cucchiaio, attaccò con la solita storia del suo amico Liam che aveva la fobia dei cucchiai. Questa era una delle balle peggiori: come si poteva aver paura di un utensile da cucina? Dopo un rapido assaggio, spinse via il piatto sentenziando che neanche quel pozzo senza fondo del suo amico Niall avrebbe mangiato una simile sbobba. Rassegnata, scoperchiai gli altri piatti: accolse le polpette con un grugnito e si arrabbiò moltissimo alla vista della purea di carote.

-Carote! Le odio! Una volta in un’intervista dissi per scherzo che mi piacevano le ragazze che mangiavano carote. Da quel giorno sul palco hanno iniziato a piovere ortaggi, le fans ci chiamavano “i loro cinque carotini” e un giorno ho dovuto indossare un ridicolo costume da vegetale arancione.

Portai via il carrello e tornai da lui solo il pomeriggio, avevo l’intenzione di portare quel brontolone in giardino.

-Venga signor Tomlinson, c’è un sole bellissimo, usciamo un po’.

Come ogni volta dovetti combattere per convincerlo e quando finalmente si decise, s’impuntò perché voleva indossare le scarpe senza calzini.

-Non può, fuori fa freddo!

-Ma se hai detto che c’è il sole- contestò beffardo, infilando i piedi nudi nei mocassini. Chiamai a raccolta tutta la mia pazienza e lo accompagnai fuori; gli altri anziani lo salutavano, ma lui non li degnava di uno sguardo, sembrava più ben disposto verso i piccioni che chiamava tutti quanti “Kevin”.

-Quelle vecchiacce- disse indicando due signore che ci stavano fissando- sono certo che mi salterebbero addosso se non fossi più veloce del loro deambulatore. Quando ero giovane, avevo l’imbarazzo della scelta: potevo avere donne di ogni età, di ogni razza, ovunque e comunque. Mi sono tolto molte soddisfazioni. E tu?

-Io cosa?- mormorai, imbarazzata dalla piega che aveva preso il nostro discorso.

-Com’è il tuo uomo ideale, fisicamente?

-Mi piacciono i ragazzi con i capelli mossi e gli occhi verdi.

-Allora ti saresti innamorata del mio amico Harry: lui era più che bello: era ammaliante, era irresistibile! A volte penso di essermene infatuato un po’ anch’io.

I suoi occhi blu, ancora belli, nonostante fossero imprigionati in una ragnatela di rughe, brillarono per un attimo, poi sospirò, mi disse di essere stanco e lo riaccompagnai in camera.

Quella sera ero sola a casa, non avevo libri da leggere e in tv non c’era niente di decente. Accesi il PC e quasi senza pensarci digitai “Louis Tomlinson” in un motore di ricerca: non era un vecchio demente e bugiardo, aveva fatto davvero parte di un gruppo di fama internazionale chiamato One Direction. Aveva ragione: era stato davvero un bel ragazzo e dovetti anche convenire con lui che se avessi vissuto una cinquantina di anni prima mi sarei perdutamente innamorata del suo amico Harry.

Mi parlava sempre di lui e degli altri membri della band, così cercai febbrilmente notizie aggiornate su di loro scoprendo che Liam era morto anni addietro per insufficienza renale. Inspiegabilmente mi sentii triste, come se la notizia riguardasse un mio caro amico, poi andai avanti con la mia ricerca. Niall aveva rilevato una catena di ristoranti di nome Nando’s e da moltissimo tempo si era ritirato a vita privata senza far sapere più nulla di sé. Anche Zayn era sparito dalle scene e i suoi famigliari mantenevano il più stretto riserbo sulla sua vita attuale. E poi c’era Harry. Scoprii con raccapriccio che era tra i dispersi in seguito al naufragio di una nave da crociera, il suo corpo era imprigionato chissà dove nelle viscere del relitto che si trovava ancora a fondo.

Il giorno successivo, mi recai dal signor Tomlinson con un altro spirito: avevo intenzione di farmi canticchiare “Little Things” che mi era piaciuta molto e volevo saperne di più su Liam e i cucchiai, sul piccione Kevin, sul ciuffo di Zayn. Quando entrai nella sua stanza, però, notai che aveva il giornale appoggiato sul petto e che respirava a fatica. Mi preoccupai.

-Vuole che le chiami il dottore?

-No, avverti le mie sorelle e di loro che sono uscito con Harry.

Poi chiuse gli occhi e finalmente, per la prima volta da quando lo conoscevo, la sua bocca si distese in un sorriso. Gli tolsi il giornale di dosso e il mio sguardo si posò su un trafiletto in cui era scritto che era stato recuperato il corpo di Harry Styles. Gli accarezzai la fronte.

-Buon viaggio Louis!

Songs about happiness murmured in dreams
When we both of us knew
how the end always is




 

  
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