Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: drewsvoice    21/01/2013    2 recensioni
L’estate è ormai finita, ed è arrivato il primo giorno alla High Bradford School.
Zayn varca entusiasta la porta dell’Istituto, temendo però dentro che Mike continui a spezzare in frantumi la sua vita.
Il bullo però disturba già da un po’ una ragazza, la quale ricorda a Zayn sua sorella Waliyha.
Sarà proprio in quel momento che cadrà giù quel muro costruito da rabbia e paura, che Zayn tiene dentro di sé da troppo tempo.
 
“Non avere paura, non ti voglio fare del male" Sussurro, accarezzandole lentamente la schiena.
“Non ho paura, non di te”, e allaccia le braccia alla mia vita.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Avevo un banner bellissimo, ma lui ha preferito divorziare (?) AHAHAH.




Varco la porta sorridente, non sapendo ciò che mi sarebbe aspettato.
“Zayn!” Mi corre incontro Liam, dandomi un pugno nella spalla.
 “Payne!” Urlo di rimando, facendo girare qualcuno. “Che succede qui?” Domando, fissando un gruppo di ragazzi spaesati.
“Oggi hanno unito la High Bradford School con la High Holmes Chapel School” Spiega, prendendo i libri dall’armadietto.
 “Non siamo un po’ troppi?” Mi precede Louis, spuntando improvvisamente accanto a noi.
“Da dove sei venu-”. Lui mi blocca e alza una mano in aria.
 “Vai a salvare Niall. Stava prendendo una cosa alla macchinetta, ma l’hanno travolto” Dice con un ghigno in viso, nascondendosi però un po’ dietro il mio busto.
Sospiro, per poi dirigermi verso il gruppo. Prendo qualcuno e lo faccio allontanare.
Niall, ancora incredulo, si muove un po’, stringendo al petto il pacco di patatine.
“Erano tanti, eh?” Urla divertito Louis, a debita distanza.
La campanella suona, lasciando immediatamente il corridoio deserto.
 “Non vieni in classe?” Mi domanda Liam, aggiustandosi la tracollo in spalla.
 Scuoto la testa. “Devo ancora prendere i libri.”
 “Attento, c’è la Dawson a prima ora. Quella ti fa il cazziatone!” Mi avverte lui, avviandosi in classe.
Apro l’armadietto e cerco il libro di biologia in quel caos chiamato 'Armadietto 247, proprietà di Zayn Malik'.
“Lasciami stare!” Piagnucola una ragazza, stretta in un angolino, cercando di allontanare Mike.
Mi si mozza subito il fiato ed il cuore mi sale dritto in gola, bloccando tutti il buon senso e la lucidità che ho in corpo.
Sentire la sua voce fredda e roca mi fa male, arriva dritto al petto e mi investe.
Ha trovato un'altra vittima, un'altra povera anima innocente.
Preso da tutte quella rabbia repressa, mi avvicino e lo allontano. “Lasciala stare, Mike”, ringhio.
Lui si avvicina ulteriormente a lei. “Che ti frega, Malik?”
“Non toccarla” Lo avverto, piazzandomi davanti alla ragazza.
“Che problemi hai, pakistano?” Chiede lui, calcando l’ultima parola con disgusto.
Ed i ricordi mi colpiscono come lame taglienti.
 
Salgo le scale e arrivo nel corridoio. Primo giorno, terzo anno.
“Ehi, Malik. Vieni qui, ho una sorpresa per te!” Dice Mike.
“Dimmi” Rispondo freddo, aggiustandomi la felpa nuova.
 Doniya, mia sorella maggiore, aveva lavorato tanto per regalarmela.
 Certo, aveva preso una taglia un po’ troppo grande, ma io ne andavo comunque fiero.
“Abbiamo la stessa felpa, sai?” Dice, con un pizzico di sarcasmo. “Toglila” Mi ordina subito dopo.
“Non ho nulla sotto” Gli rivelo, imbarazzato come non mai.
Lui ride, ma poi mi guarda fisso dritto negli occhi. “Togli quella felpa.”
Sotto il suo sguardo fiammante, tolgo la felpa e la tengo stretta al petto.
“Forza, marocchino. Dammi qua!” Dice, afferrandola.
“Sono pakistano!”, urlo.
“Oh, e allora cosa mi fai? Mi regali un pacco bomba?”. Butta a terra la felpa e mi sorpassa. “Stai attento, Malik. Fa’ che non ci sia una seconda volta.”

 
Ritorno alla realtà, con i pugni serrati.
“Allora, com’è vedere qualcun altro al tuo posto?” Continua, sfoderando un sorriso maligno.
“Lasciala stare. Lei non ha nessuna colpa!” Grido, facendo diventare le nocche bianche.
 “Hm. Allora se ci tieni così tanto a lei, puoi presentarti tu al posto suo.”
 Lui fa qualche passo, fissandomi con aria di sfida.
“Quando avevo quindici anni tu mi colpisti qui” Dico, togliendo la stessa felpa dell’anno precedente. “L’avevi sferrato proprio qui, il pugno. Quando andai a casa nessuno se ne accorse. Il giorno dopo non mi presentai, e neanche quello dopo ancora. Passò una settimana. I miei erano partiti con Safaae Waliyha, e Doniya mi costrinse a ritornare a scuola. Quando entrai c’eri tu, che mi aspettavi con una sigaretta tra le dita. Ti avvicinasti e la poggiasti sulla mia pelle. Mi facevi del male, fisicamente e mentalmente, e non ne avevi alcun diritto. Mi avevi letteralmente rubato la vita. A scuola non parlavo e per strada camminavo a testa bassa, per paura di incontrare il tuo sguardo pieno di odio. Poi, Doniya si ritirò a casa con un sacco da box. Aiuta a scaricare la rabbia, aveva detto lei. Quando quel giorno ti vidi nel bagno, che tenevi stretta quella ragazza, pensai subito a mia sorella Waliyha. Lei era cresciuta ed era mio compito difenderla. Sapevo bene che per fare del male a me, avresti usato lei. Così, presi i guantoni di Doniya e sganciai un pugno. Prima uno, poi un altro e continuavo furioso. Il mio corpo cambiava di giorno in giorno e l’estate stava finendo. Sai qual è stata la cosa più complicata? Capire che anch’io meritavo di essere felice. Ora puoi pure colpirmi qui, come facesti la prima volta. Ma adesso, Mike, io non ho più paura.”
Prendo fiato e mi avvicino ulteriormente a lui, aspettando che dica la sua.
“Davvero commovente, Malik” Poi punta l’indice verso la ragazza. “Tu non la scampi”, l’avverte.
Poi fa qualche passo e scompare dietro l’angolo.
 Prendo la felpa e la rimetto.
“Grazie” Sussurra la ragazza, ancora un po’ scossa.
 Fingo un sorriso. “Prego.”
 Mi avvicino alla porta e prendo lo zaino.
“Dove vai?”, domanda lei.
 “Torno a casa. Sai, è stata un po’ dura per me…” Le spiego, accennando un sorriso vero.
“E se ritornasse?” Domanda, guardandosi intorno.
 “Non ritornerà più, te lo prometto. Cammina a testa alta e sii fiera di te stessa, perché nessuno ha il diritto di ucciderti.”
Apro la porta e la chiudo alle mie spalle.
Già, è finita. Una volta per tutte.
Alzo lo sguardo verso il cielo grigio e faccio un respiro profondo, formando una nuvola d’aria.
“Aspetta, vengo con te” Mi chiama la stessa voce di prima, solo in modo dolce e tranquillo.
 Mi volto verso di lei e la guardo interrogativo, aspettando che dica qualcosa.
Lei si stringe nel giubbotto. “Io sono Zoe”, si presenta.
 Abbasso lo sguardo e nascondo il viso lievemente arrossato. “Zayn.”
Poi alzo gli occhi verso di lei e l’abbraccio di slancio. Non ne conosco nemmeno il motivo, so solo che voglio farlo.
 Lei resta ferma, con le braccia penzolanti ai fianchi.
“Non avere paura, non ti voglio fare del male” Sussurro, accarezzandole lentamente la schiena.

Non ho paura, non di te”, e allaccia le braccia alla mia vita.
Affondo il viso nell'incavo del suo collo e riempio i polmoni del suo profumo. La proteggerò, mi riprometto.



Yabadabadu!

Alors, ragazzuole kdfjnkg. Nuova os su Zayn, spero vi piaccia.
Mi dileguo subito, perché mi sento ancora male ma che ci tenevo tantissimo a postarla subito, quindi.
Mi scuso se ci sono eventuali errori, non ho riletto.
Ogni mia storia ha un messaggio ben preciso, spero questo si capisca.
Ognuna di voi è speciale così com'è, Dio non commette errori.
Ora vado, ciao bellissime fkjgnekr.


  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: drewsvoice