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Autore: Giu1996    21/01/2013    1 recensioni
Queste parole le dedico a Elisita.
Ti voglio bene amore.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Credo che questa lettera te la sia meritata da sempre.
Le parole che avevo dentro di me dovevano venire fuori, tutte.
Ed eccomi qua incapace come sempre di iniziare ma con la voglio di continuare.
E allora le mie dita si muovono veloci sulla tastiera, anche loro non aspettano altro che dirti GRAZIE.
Grazie per essere capitata così all’improvviso e grazie per non essere mai uscita dalla mia vita.
Sei stata un po’ come quell’arcobaleno dopo un giorno di pioggia, sei stata come il primo raggio di sole la mattina.
Sei stata tutta la felicità che ho sempre desiderato.
Sei stata tutto ciò di cui avevo bisogno.
Mi hai conosciuta, hai visto i miei difetti e li hai preferiti ai pregi.
Hai visto le mie sconfitte, hai visto i miei sogni infrangersi e rompersi in mille pezzi.
Eri lì per non farmi cadere e quando sprofondavo inevitabilmente tu hai allungato una mano verso me e hai saputo ritirarmi su.
Sei stata pronta ad aiutarmi, qualsiasi cosa fosse successa.
Mi hai insegnato a liberarmi delle parole, a tirarle fuori.
Tu hai imparato ad ascoltare i miei silenzi.
Hai sempre capito quando c’era bisogno di parole e quando di soli gesti.
Al momento giusto tu c’eri e so per certo che ci sarai sempre.
Mi hai insegnato ad avere fiducia in me stessa.
Mi hai fatto capire che non è importante quante volte fallisce, ma l’importante è rialzarsi più forti di prima.
Solo per merito tuo adesso apprezzo le mie debolezze, perché per quanto io preferisca mostrarmi sempre forte a volte è così dura non cedere, fingere che vada tutto bene.
Con te sono me stessa, non ho bisogno di fingere.
Grazie a te ho imparato che una sconfitta è solo qualcosa che intralcia il nostro cammino e deve essere demolita lentamente, mattone dopo mattone.
Senza fretta, perché le cose belle arrivano, è difficile dire quando ma la speranza è l’unica cosa che riesce a sconfiggere la paura.
Sì la paura, quella che mi prende la sera prima di andare a letto, quella che mi logora dentro, quella che occupa i miei incubi, quella che non mi lascia fino al mattino.
La pura di non farcela mai e di fallire miseramente, il terrore di non essere mai abbastanza. La sensazione di essere una nullità.
La paura di perdere tutto.
Tu hai preso la mia paura e l’hai scacciata, insegnandomi il coraggio di rischiare.
Sei stata il mio sorriso tra le lacrime, sei stata la mia risata nel silenzio.
Eri al mio fianco quando avevo bisogno di sentirmi dire:
‘Io scommetto ancora su di te

Stay with me..
  
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