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Autore: TheElektra    10/08/2007    8 recensioni
“Sai cosa vuol dire Mezzosangue piccola Lily?”
“Si, Remus me l’ha spiegato”
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Sai cosa vuol dire Mezzosangue piccola Lily

Una piccola riflessione-ricordo di Severus Piton. Premetto che il pg non mi appartiene ma è proprietà di J.K.Rowling.
Devo dire che Piton non potevo sopportarlo e questo fino al sesto libro, lo odiavo profondamente. Ma, dopo aver letto il settimo libro (finalmente) ho iniziato a pensare che Severus fosse tenero. Non mi sbilancio in altre spiegazioni poiché non voglio dare ne alludere a spoiler sul settimo (ce ne sono gia troppi in giro eh!)

Per, cui ora, Buona lettura!
















“Sai cosa vuol dire Mezzosangue piccola Lily?”

“Si, Remus me l’ha spiegato”


Sono Solo. No ma che dico? Da quando posso permettermi di dire di essere…solo. Ah, tutte palle.

“Ciao Severus”.

“Ciao.. Lily” Ti guardo, quanto sei dolce, sai vedere la bellezza negli altri prima ancora di vederla in te stessa.

Senti, mi presteresti il tuo libro di Pozioni? Tu sei così particolarmente bravo, mi piacerebbe molto imparare da te” . Rimango semplicemente a guardarti mentre mi poni questa semplicissima domanda.

“C-certo…”. Tu con quel sorriso acceso, non so nemmeno quante parole tu possa esprimere solamente con un sorriso. Una tua risata, oh no…questo è il paradiso

“Ti ringrazio, sei molto gentile”. Ed ecco un altro di quei meravigliosi sorrisi. Li ho contati, contati uno per uno.

Eccolo. Severus Piton uscì dal suo pensatoio. Rimase immobile, come una roccia quasi, seduto sulla sua poltrona dietro la scrivania, nel suo ufficio.

Ricordava…

“Lo sai Severus? Sei davvero un bravo ragazzo..”gli sorrise a quella affermazione.


Lo fai apposta a mettermi in imbarazzo piccola Lily? Io credo ti riesca naturale.

Mi dispiace, James proprio non sa cosa voglia dire il rispetto per le persone, quanto è insopportabile quel ragazzo..


Gia, Potter, che possa bruciare lui e le sue malefatte, che potesse morire tra atroci e ineguagliabili sofferenze.

“Ma guarda cosa ti ha fatto..”proferì sorpresa scostandosi un ciuffo che le cadeva sulla fronte a coprire gli occhi, mentre guardava il taglio sulla fronte del ragazzo.

“Non è niente…Lily..”le sorrise scostandole la mano che si apprestava ad arrivargli al viso.

“Ma guarda, ti esce del sangue..”indicò la fronte con le dita. “Ferula!” enunciò con la bacchetta alla mano. Comparvero una serie di bende. “Non puoi rimanere così, potrebbe infettarsi...”gli proferì con un sorriso dolcissimo.
Non ebbe possibilità di ribattere che lei li aveva portato una mano alla fronte provvista di bende e disinfettante. Non potette fare a meno di sorriderle in quel mentre, si sentiva quasi rilassato, sereno.

“Ecco, guarda..”iniziò Lily mentre lo guardava un sorriso dolce come i precedenti “Ora sei guarito” riprese con un altro sorriso.
Severus si toccò la fronte sentendolo spessore del cerotto su di essa. Guardò la ragazza. Lei gli sorrise.

“Visto? Ora non va meglio?” gli chiese.

“si..” mormorò lui guardandola “va meglio..”

“James è davvero insopportabile, a volte vorrei che tutto quello che combina gli si ritorcesse contro..
Lui le sorrise percettibilmente.


Sei sempre stata buona con me, gentile, mi hai sempre trattato per quello che ero, che sono stato. Sapevi trovare ciò che io non riuscivo a vedere, in me.

Non ho mai avuto il coraggio di dirti quello che sentivo, non ho mai avuto quella spigliatezza che Potter sembrava avere, come se, fosse parte assemblante del suo essere tanto idiota e insopportabile.

Ho tanti rimorsi che non potrò riparare, troppi. Ma tu eri comunque li in ogni momento. Come durante le feste di Natale in quel quarto anno, nel quale cadde davvero tanta neve che gli studenti dovettero arrivare tutti con la smateriallizzazione.

“Buon Natale Severus” gli sorrise Lily baciandogli una guancia.

Non ho mai dimenticato quel Natale, come quel dolce gesto. Mia piccola Lily. Ricordare, anche il tuo minimo salutare od il piccolo gesto che facevi a lezione quanto ti annoiavi, era un movimento strano della mano sul legno ruvido del banco sul quale sedevi. Mia piccola e dolce Lily. Ricordo che profumavi di rose, rose bianche. Ti piacevano le rose Lily, me lo ricordo.

Portavi sempre i capelli con quel nastrino rosa, quello color pastello, lo allacciavi velocemente raccogliendo tutti i capelli rossi ad eccezione della frangia.



Siamo realisti, sto pensando a tute queste tenerezze passate, perché? Perché mi manca terribilmente quello che avevo prima.
Ma come si può sentire la solitudine per qualcosa che si è lasciato volontariamente perdere?
Non volevo chiamarti mezzosangue, non volevo essere così…così…stronzo, ma p quello che sono, quello che sono diventato. Roccia dura, corrosa, come accade al granito. Si sgretola lentamente e dolcemente fino a fondersi in polverina sottile.
Io sono un Mangiamorte. Per Merlino, sto pensando a tutti questi ricordi, queste emozioni.

Solo.

Ecco perché le penso, ecco perché continuo a pensarlo nonostante siamo passati e troppi anni. Non sono mai riuscito a dire la verità, ad ammettere l’amore che sentivo.
Io amavo Lily Evans. Poche ciance, semplicemente era così.

Bussano
alla porta. E’ Silente.

“Severus, seguimi” gli proferì il vecchio preside.
Piton si alzò dalla sua sedia seguendolo.

Sapere di avere amato e perso e peggiore che non aver amato mai. Quante fesserie.

Ecco.

La battaglia inizia ed io ti raggiungo.

Mio dolce petalo di pesco.







   
 
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