Mi chiamano "spargi-sogni", o "angelo terreno".

Un chiaro luccichilo.

Io non sono nulla delle definizioni che mi vengono date: io sono una persona normale, che di giorno ha il suo lavoro, la sua vita, la sua famiglia.
Il mio segreto è di notte.

Una candida essenza.

C'è chi dice di aver visto un angelo volteggiare nel cielo spargendo candide gocce di luce.
C'è chi dice di aver visto un demone aggirarsi nel cielo, buttando sulla città incubi e malefici.
Non era un angelo a volare, nemmeno un demone.
Ero io.

Una manciata di luce.

Guardate il cielo, in qualunque parte del mondo; in una notte limpida, magari d'estate, sdraiti sulla sabbia fresca avvolti nell'aria leggera di Luglio, cullati del rumore impnotico e unico del mare.
Oppure dalla finestra di una casa nelle montagne, in inverno, assaporando l'odore pungente della neve appena caduta, mentre il silenzio regna col suo infinito spessore sui alti picchi innevati.
Non importa dove siate: nel cielo ci sono le stelle.

Punti d'argento.

Come non notarle?
Con la loro luce e la loro magnificenza brillano perenni nel cielo, lontane, intoccabili, come se fossero cucite su un superbo mantello che noi chiamiamo "volta celeste".
E insieme, punti lucenti che molti non notano, si uniscono formando un fiume lucende, come un nastro argentato, la Via Lattea.
Però, il cielo, in tutta la sua magnificenza, nasconde dei segreti.

Diamanti superbi.

C'è chi dice che le stelle siano sogni.
No, le stelle danno sogni.
Ogni volta che una stella sparisce, una persona ha smesso di sognare.
Però, anche le stelle riposano.
Sapete, il loro lavoro è estenuante: tutte le notti, compreso Natale, Capodanno, Pasqua, danno sogni a tutte le persone della terra, dai neonati agli anziani, senza dimenticare nessuno.
E di giorno si riuniscono raccontando delle loro esperienze; la notte successiva tutte sono pronte in un sacco per ritornare nel loro amato cielo a distribuire sogni.
Io prendo le stelle e salgo nel cielo, mettendole una per una al loro posto, perchè possano aiutare l'umanità a sognare.

Io sono uno stelliere