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Autore: delfs    21/01/2013    9 recensioni
Karen è una ragazza estroversa con un sacco di persone che le vogliono bene. E' alta, bionda e con dei bellissimi occhi azzurro cielo, ma non per questo è lo stereotipo della bellezza, molte cose le affollano la mente ma soprattutto il cuore.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro Diario,
ti scrivo oggi dopo molto tempo.
Credo di inizi così a scrivere sul proprio diario segreto, a dire la verità non lo so, non ne ho mai avuto uno e, ora vedo la necessità di scriverti, non so neanche il perché, forse perchè sono stanca di tenermi tutto dentro, ho bisogno di parlarne con qualcuno o meglio scriverlo a qualcuno. Ho sempre creduto che la vita fosse la cosa migliore che potessero regalarmi, e lo penso ancora, ma non è facile come credevo appena sette anni fa.
Ieri notte sono scoppiata a piangere, non nel mio solito pianto ma, in un pianto isterico; hai presente quando inizi per una cosa futile e finisci sempre col piangere per tutto il resto!? Bene. Mi è successo proprio questo.
Sono una tipa che le altre ragazza definirebbero ‘carina’, ma tutti vedono le imperfezioni quando si trovano davanti il proprio specchio compresa io, cellulite e smagliature su sedere e cosce, brufoli in faccia, e come se non bastasse anche mio padre si mette a prendermi in giro per quest’ultimi. Le ragazze della mia età hanno questi tipi di problemi, e tutte dovrebbero avere questi problemi, ma io ho altro che mi stringe il cuore tanto da ridurlo in frantumi al minimo tocco. Poco più di due anni fa mia nonna venne a mancare e non ebbi la forza di dirle “Addio”. A dire il vero non avevo neanche un buon rapporto con lei, anzi la detestavo, mi vergognavo di lei e, ora mi vergogno di me stessa, di non averle detto quanto realmente le volessi bene. Ma questo non è tutto, poco tempo dopo a mia madre venne prognosticato il Parkinson, in quel momento credevo mi stesse crollando il mondo addosso. Mia madre tenta di essere forte, prova a fare la parte della donna dura tutta d’un pezzo ma, lo vediamo che ci soffre, che sta male, lei non vuole essere di peso a nessuno e si tiene tutto dentro, come se una donna come lei che ha sofferto così tanto in tutta la sua intera vita possa sopportare ancora altro dolore. Io provo a mascherare tutto, provo ad essere forte, provo a mettere un sorriso in tutto ciò che faccio, provo a rendere i miei genitori orgogliosi di me, ma non ci riesco, non riesco ad essere la figlia perfetta che ogni genitore vorrebbe avere, non ci riesco.
In tutto questo una persona mi è stata vicina come non avrei mia pensato. Non credevo che la musica e una persona che non ho neanche mai incontrato avrebbe davvero potuto darmi la forza di guardare avanti, e non girarmi mai indietro con dei rancori, non credevo che potesse davvero succedere. Certo piango anche per lei, perché ho la necessità di dirle quanto mi ha aiutato, ho la necessità di sentirla più vicina di quanto già non la senta ogni giorno ascoltando le sue canzoni, ho la necessità di abbracciarla e ringraziarla per tutto quello che ha fatto per me.
All’improvviso è arrivata Allison. Con il suo modo di fare così spontaneo, mi ha travolta e abbiamo legato, non avrei mai pensato che potessi affezionarmi ad una persona che fino al giorno prima era una completa estranea e il girono seguente diventa la tua migliore amica. Condivido tutto con lei, gioie, dolori, siamo complici e socie in qualunque cosa. Poi c’è Hailey, la definirei un’amica, ma è davvero una buona amica, riesce a capirmi e mi sprona a credere nei miei sogni.
Queste mie sensazioni non le ho dette ne a Allison ne tanto meno a Hailey, sono cose che non riesco a dire, sono cose che preferisco tenerle per me, e sto scrivendo tutto questo perché so per certo che tu le conserverai in queste pagine per sempre. 


 

Karen aveva le lacrime agli occhi mentre scriveva questa misera pagina di diario, non riusciva a trattenerle, gli occhi le se erano arrossati ed erano appannati, la penna scorreva da sola sulla pagina bianca. Non aveva il coraggio di rileggere ciò che aveva scritto, si sentiva una debole, una nullità. Dopo qualche minuto perso a piangere in silenzio prese coraggio e rilesse tutto d’un fiato. Teneva il figlio in mano e le meni le tremavano. Posò il foglio sul tavolo e lo piegò molto accuratamente in quattro parti e lo ripose in un libro che non aveva mai finito di leggere, perché detestava, così che fosse stata certa che nel giro di un paio di settimane si fosse scordata di quel maledetto foglio di carta.

Karen un paio di settimane più tardi si scordò della sua pagina di diario nascosta in quel libro collocato da qualche parte nella sua polverosa libreria, ma ciò che provava era sempre lì ogni giorno e lei continuava a sorridere. 



ANGOLO DELL'AUTRICE
le due vacche possono anche andare a recensire senza che io dica niente (loro sanno che ce l'ho con loro) AHHAHA
ok allora eccomi qui con un'altra OS u.u lo so la FF non la continui!? no! lo so che valeria potrebbe anche uccidermi ora D: ma vi giuro, all'inizio ho 3275 idee poi me le perdo tutte per strada.
lo so che anche questa OS è parecchio triste(?) ma mi è presa così anche con questa.
poi volevo fare un particolare ringraziamento alle due vacche sopra citate che hanno atteso con ansia(?) quest'altra mia OS u.u HAHAH
e soprattutto il lettore che è arrivato fino alla fine di questa patetica OS *W* 
davvero grazie mille spero di scrivere presto una OS però questa volta un po' più felice :DD e spero anche che mi diciate (sinceramete) cosa ne pensate. 

  
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