Titolo: Ciò che amo di più di te
Fandom: Inazuma Eleven Go
Personaggi: Kiyama Hiroto, Midorikawa Ryuuji.
Genere: sentimentale
Rating: verde
Avvertimenti: shounen-ai, flashfic
Conteggio Parole: 445
Note: Piccola cavolatina, nulla di ché.
Ho messo come 'fandom' la serie 'Go' perché sono adulti e qui Hiroto ha già il cognome Kira.
Volevo mettere come titolo un più poetico 'ciò che più amo di te' ma, essendo una frase usata nella fiction ho pensato che fosse troppo poetico per una coppia che parla informale. XD






- Hiroto! - sbottò Midorikawa, interrompendo il lavoro che stava facendo per voltarsi verso il fidanzato.
L'uomo sussultò appena, come ridestato da chissà quali pensieri. Ryuuji sbuffò.
- Si può sapere perché continui a fissarmi in quel modo? - chiese, vagamente seccato.
Certo, capitava spesso che l'altro lo guardasse per lungo tempo; ma quel giorno aveva un'espressione così concentrata da metterlo a disagio.
Hiroto, seduto sulla poltrona con le gambe incrociate, il gomito destro poggiato sul bracciale in modo da sorreggersi la testa con la mano, sorrise.
- Sto cercando di fare la classifica di ciò che amo di più di te, ma proprio non riesco a decidere cosa mettere al primo posto - spiegò, con noncuranza.
Midorikawa lo guardò, stupito, poi voltò la testa dalla parte opposta e rise imbarazzato.
- Stupido - lo ammonì. Ogni tanto l'uomo dai capelli rossi se ne usciva con certe cose ma, non poteva negarlo, gli faceva piacere.
- E tu? Qual è la cosa che ami di più di me? - chiese allora Kira, mettendosi dritto sulla poltrona e poggiando entrambe le mani sopra le gambe, ansioso di sentire la risposta.
Il più piccolo dei due rimase in silenzio per qualche istante, poi tornò a guardare il fidanzato.
- La voce, penso - disse, con sicurezza. - Perché è sempre molto dolce - spiegò poi, sorridendogli.
Hiroto gli sorrise a sua volta e tornò a fissarlo assorto.
- Io invece dico gli occhi. Mi piace il colore e poi hanno una forma sensuale- affermò dopo qualche secondo.
Ryuuji lo guardò scettico e scosse la testa. - Li ho neri, dubito sia un bel colore, per degli occhi. -
Kira scrollò leggermente le spalle, divertito. - Sono molto espressivi. Mostrano qualsiasi emozione tu stia provando. Come adesso, che sei lusingato ma imbarazzato dai complimenti e vorresti picchiarmi per farmi smettere di parlare - lo prese in giro, ridendo poi quando Midorikawa gli lanciò addosso un pacchetto di fazzoletti che era appoggiato al tavolino del salotto.
- Non ci vuole tanto a capirlo, lo sai anche tu che stai esagerando - esclamò il ragazzo dai capelli verdi, mettendosi le mani sui fianchi. - Ora che hai risolto il tuo dilemma vieni ad aiutarmi con le pulizie, ok? -
Ma Hiroto, in quel momento per nulla intenzionato a muoversi dal divano, tornò a sorreggersi la testa con la mano. - Al secondo posto ci metto il tuo sorriso – continuò, imperterrito. - E al terzo il sede– - ma non poté concludere la frase perché Midorikawa, usando quel suo sguardo molto espressivo, lo minacciò silenziosamente di morte lenta e dolorosa.
E, come aveva detto lui stesso, Kira afferrò immediatamente il messaggio.