22/01/2013
4 recensioniIl mio papà
La mamma ha deciso di portarmi in un cimitero. Io odio i cimiteri. Tutti sono tristi e piangono per le persone che diventano angeli. Perchè ha voluto portarmi qui? Non lo capisco.
- Alex, vieni qui.- mi chiama la mamma, costringendomi a starle vicina. D'altronde ho solo sei anni, è naturale che si preoccupi.
Camminiamo lungo il sentiero e non posso far a meno di guardarmi a destra e sinistra. Ci sono tante lapidi, tante fotografie di persone che non conosco. I morti sono così numerosi?
La mamma mi ha spiegato che vanno in un posto più bello, che diventano angioletti e non hanno preoccupazioni. Allora perchè tutti piangono sempre? Dovrebbero essere felici, contenti che possano andare in un posto migliore.
- Mamma, dove andiamo?- domando io, curiosa come una scimmietta.
Lei mi prende per mano, sorridendomi e guardandomi dritta negli occhi. La mia mamma è bellissima, la più bella del mondo ed è anche dolcissima.
Io non ho un papà, ma non so perchè, nè dove si trovi. Tutte le altre bambine ne hanno uno e dicono che i padri impazziscono per le figlie femmine e gli vogliono un mondo di bene.
Quando ho provato a chiedere alla mia mammina dove fosse il mio, lei è diventata triste e non mi ha risposto. Non ho più voluto domandarglielo, non volevo che la mamma piangesse a causa mia. Se il papà non c'è, sicuramente è per ottime ragioni. Nessuno potrebbe mai abbandonare la mia mammina, solo un pazzo.
- Adesso vedrai, Alex. Ti voglio presentare una persona.- mi dice lei, sorridendomi dolcemente.
- Una persona? Al cimitero?- domando, leggermente perplessa. Sono piccola, questo è vero, ma non sono di certo stupida. Lo so perfettamente che qui ci sono solo le persone che sono diventate angioletti, quindi quelle che non stanno più nel nostro mondo, ma si trovano in paradiso, sopra le nuvole.
- Adesso capirai, tesoro mio.- mi risponde la mamma, senza darmi spiegazioni.
Ho mille dubbi che mi affollano la mente, ma voglio fidarmi. La mamma non mi ha mai delusa ed anche se non aveva al fianco nessuno, mi ha sempre cresciuta alla perfezione. Io ne sono consapevole, anche se sono ancora una bambina. Per questo evito di darle dispiaceri e vado bene a scuola, prendendo sempre ottimi voti. Così lei è orgogliosa di me e non si deve preoccupare di niente.
La vedo fermarsi davanti ad una lapide. Cambia dei fiori secchi, appassiti, con un mazzo di fiori nuovi. La vedo sedersi a terra, a gambe incrociate, e con un gesto mi invita a fare lo stesso. Mi avvicino a lei, sedendomi in mezzo alle sue gambe.
Lei mi abbraccia da dietro, sorridendomi.
- Lo vedi l'uomo in quella foto? Il biondino dall'aria molto carina.- mi dice, indicandomi con una mano la fotografia in questione.
Io annuisco, osservando quel volto da ragazzo. E' molto più grande di me, ma sicuramente era giovane. Chi è? E perchè è diventato angelo a quell'età?
- Sai lui chi è?- mi chiede la mamma, come leggendomi nel pensiero.
- No mamma. Non l'ho mai visto.- ammetto io, continuando a fissare quella fotografia. Non so perchè, ma sembra simpatico. Sicuramente era un bravo ragazzo.
- Lui si chiama Alex Coburn, tesoro.- mi dice, spostandomi una ciocca di capelli da davanti il viso.
- Si chiama come me, mamma! Alex!- esclamo, entusiasta di aver trovato qualcuno con il mio stesso nome. L'idea che sia morto, però, mi rende triste ed il mio entusiamo muore immediatamente.
- Esatto, tu porti il suo stesso nome. Lui era un eroe, un patriota. Ha combattuto in guerra, piccola, ha combattuto per il nostro paese, per me ... e soprattutto per te.-
Giro la testa verso la mia mamma, fissandola con aria perplessa. Per quale motivo mi sta raccontando la storia di questo ragazzo? Mi piace sentirla, ma non riesco a trovare una spiegazione.
- Un eroe ... che bello! Aveva un mantello?- chiedo ingenuamente, vedendo mia madre scoppiare a ridere.
- No tesoro mio, niente mantello. Però era bellissimo, molto più di un super eroe!- esclama, piena di orgoglio negli occhi.
Sorrido, divertita dal racconto della mia mamma.
- E tu lo conoscevi?- domando, volendone sapere di più.
- Certamente Alex. Lui è il tuo papà, lui è il più grande e meraviglioso uomo che sia mai esistito.- mi rivela finalmente, lasciandomi di stucco.
Volto frettolosamente lo sguardo verso la fotografia, osservandola meglio. Lui è mio padre? Mi ero fatta numerose fantasie su come potesse essere, su chi potesse essere e sul perchè non ci fosse, ma solo ora mi è tutto chiaro.
- Il mio papà è un angioletto.- dico, ancora sorpresa da quella rivelazione.
- Si. E' un meraviglioso angelo che ti sta sempre affianco, che ti aiuta ogni giorno della tua vita. Lui ti vuole molto bene, anche se tu non l'hai mai potuto conoscere.-
La voce della mamma è lievemente triste. Le prendo una mano, guardandola dritta negli occhi.
- Mamma, non ti preoccupare. Sono certa che il papà è sempre vicino anche a te. Gli angeli hanno super poteri, sai? E se lui è un eroe ne avrà ancora di più e potrà stare con entrambe nello stesso momento!- esclamo, certa che queste parole l'avrebbero confortata.
La vedo sorridere, per poi scuotere la testa. Ci sono riuscita, l'ho tirata su di morale. Missione compiuta!
- Oh Alex, piccola mia.- mi dice, abbracciandomi con forza.
- Mamma, così mi stritoli!- mi lamento, per poi sorridere.
Non appena mi lascia, torno a fissare la fotografia del mio papà. Vorrei saperne di più su di lui, vorrei sapere perchè è andato in paradiso e soprattutto che persona era, ma sono certa che era splendido come la mamma.
- Adesso potrò vantarmi con le mie amiche. Io ho un padre eroe! Mi parli un po' di lui?- domando. Sono pimpante, finalmente so qualcosa di mio padre e ciò mi rende felice.
- Tuo padre ... lui era gentile, era buono ed aveva un senso di giustiza smisurato. E' morto per difendere l'America, è morto nel modo più onorevole possibile. Era forte ed orgoglioso, ma sono certa che se fosse ancora vivo ... ti vorrebbe un bene dell'anima. Come suo ricordo mi ha lasciato un dono bellissimo, il migliore che potessi avere.-
La mamma mi parla con sguardo dolce. Si vede che vuole ancora molto bene al papà, che le manca. Lo capisco anche io che sono una bambina. La ascolto e mi incuriosisco di nuovo.
- Che dono? Che dono?- chiedo, girandomi verso di lei.
- Tu, mia piccola Alex.- mi dice, abbracciandomi di nuovo.
Ormai ci sto facendo l'abitudine. Mi piace quando la mamma mi abbraccia.
Quasi mi sembra che anche il papà lo stia facendo, che lui sia lì con noi. Ma cosa vado a pensare? E' ovvio che c'è! Me l'ha detto la mamma e lei non mi mentirebbe mai. Lui starà per sempre al mio fianco, per sempre. Sarà bello avere un amico immaginario così speciale, anche perchè lui non è frutto della mia fantasia, lui è reale ed ora ne sono certa al cento per cento.
End
Salve a tutti! Torno dopo un periodo di assenza con questa mini shot =) purtroppo molte storie che avevo iniziato si sono cancellate in seguito ad un reset improvviso del pc ed ho perso la voglia di continuarle, demoralizzandomi. Sto ricominciando a scrivere in questo periodo e spero che questa storia vi piaccia =) Alex mi è sempre piaciuto come personaggio e mi chiedevo come avesse reagito alla scoperta della morte di suo padre. Questa è la mia personale visione delle cose, spero vi piaccia ^^
Alla prossima Fic, sperando ce ne siano ;)