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Autore: Dear M    22/01/2013    0 recensioni
“ Viviamo finchè siamo giovani.” ecco cosa mi ha insegnato la vita.
Ciao a tutti, io mi chiamo Alexis, ma tutti mi chiamano Alex. Ho compiuto da poco 18 anni e da poco sono uscita da un istituto per ragazzi orfani, insieme al mio migliore amico Zayn, che, sfortunatamente, è in carrozzina, a causa di un'incidente stradale , che ha avuto anni fa con la madre.
Lui ha perso la madre in quell'incidente e del padre non si hanno tracce da quasi 5 anni. Invece per quanto riguarda i miei genitori, beh mio padre è un tossico dipendente, mentre mia madre è morta quando io ero piccola.
Appena siamo usciti da quell'istituto, abbiamo deciso di realizzare il nostro più grande sogno : aprire il nostro Atelier che vende abiti da sposa.
Adesso siamo qui. Io. Lui. E questo bellissimo negozio da gestire nel bel mezzo del centro di Londra.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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38.Capitolo.

 

http://www.youtube.com/watch?v=QvsW-BmFAE8

 

 

#ALEXIS#

 

Appena finii di leggere la lettera, mi sdrai sul letto per pensare. Pensavo guardando fuori dalla finestra proprio come faceva lui quando andava a lavoro. Osservavo gli alberi che venivano spostati dal vento. Osservavo le nuvole bianche e sentivo il gelo che entrava dalla finestra.

Dopo un po', decisi di alzarmi per raggiungere Harry e Leo al piano di sotto. Misi a posto tutto quello che avevo tirato fuori e andai in cucina.

 

Al piano di sotto trovai tutta la mia famiglia. E mi fermai ad osservarla per un po'. C'era mamma che stava giocando con Leo ad acchiapparello. Louis che giocava con Jazmine facendole fare l'aero plano. Zayn e Hary che stavano cercando di far partire la televisione. Mentre Perrie stava apparecchiando la tavola.

Era una famiglia bellissima, anche se mancavano alcuni componenti essenziali.

 

-Alex! Alexis!- mi sentì chiamare dalla cucina.

Era Perrie che voleva una mano.

-Ciao.- dissi entrando in cucina.

-Ehi. Ti ho vista la tutta sola e pensavo ti facesse piacere darmi una mano.- mi spiegò.

-Certo. Dimmi che devo fare!- disse grattandomi la testa.

-Puoi aiutarmi qui.- disse indicando i fornelli.

-D'accordo. Posso fare il dolce se vuoi?-

-Perfetto. Allora io faccio i primi.-

 

 

#HARRY#

 

Era appena scesa e si era diretta in cucina. Volevo scusarmi con lei per il comportamento che avevo avuto prima. Potevo capirla. Potevo capire perchè non me lo aveva detto subito. Avere un figlio così all'improvviso . Avere un figlio senza essere pronti, ma soprattutto avere un figlio da crescere da sola. Sarà stato sicuramente difficile. Dovevo recuperare sia il tempo perso con mio figlio che con la mia ragazza.

 

-A tavolaaaaa!- urlò Perrie dalla cucina.

Allora Zayn prese Jazmine e la mise nel seggiolone, mentre io presi Leo e lo mise a sedere tra me e Alexis.

Era una bravissima mamma e anche una bellissima ragazza.

Avevo un estremo bisogno di parlarle. Non ce la facevo a stare seduto a guardarla giocare con Leo. Non ce la facevo a rimare arrabbiato con lei. Non ce la facevo.

Così mi alzai di scatto e uscii fuori in giardino.

 

#ALEXIS#

 

Eravamo tutti a sedere a tavola, quando all'improvviso Harry si alzò e uscì senza dare spiegazioni o chiedere scusa.

Così lo seguì. Era fuori. Seduto sugli scalini di casa, mentre guardava la strada. Io senza dire niente mi sedetti accanto a lui e cominciai a fissarlo.

 

-Che vuoi?- disse all'improvviso con tono sgarbato

-Perchè sei venuto qui?- chiesi

-Volevo stare un po' da solo.- ripose senza degnarmi di uno sguardo.

-Ah.- dissi iniziando a guardare la strada come lui.

-E tu perchè sei venuta qui?- mi chiese voltandosi verso di me.

-Non lo so perchè sono qui.- dissi ridendo e guardandolo negli occhi.

-Ho bisogno di parlarti.- dissi dopo qualche secondo di imbarazzante silenzio.

-Anche io.- dissi abbassando lo sguardo.

-Ci sono molte cose che non sopporto di te, ma ce ne so altrettante che adoro. Adoro il fatto che tu abbia freddo quando fuori ci sono 25 gradi. Adoro il fatto che ci metti un'ora e mezzo a fare la doccia. Adoro la piccola ruga che ti forma accanto all'occhio quando sorrisi. Adoro il fatto che dopo aver passato una giornata con te, possa ancora sentire il tuo profumo sui miei vestiti. E adoro il fatto che tu sia l'ultima persona con la quale voglio parlare prima di addormentarmi. Adoro il tuo sorriso. Le tue mani e il modo in cui le muovi.- disse prendendomi la mano.

-Cosa odi di me ?-

-Il fatto che non riesco a rimanere arrabbiato con te più di 10 munti.- disse velocemente.

In quel momento gli sorrisi e lo abbracciai.

Quando ci staccammo, ci guardammo intensamente negli occhi. Poi piano, piano, Harry si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò: - Tieni a mente che io per te darei tutto anche se non ho niente.-

Io lo guardai e poi li sussurrai : - Promettimi una cosa! Qualunque cosa succeda, proteggerai nostro figlio e non ti dimenticherai mai di me. Promesso?- dissi porgendoli la mano.

-E' una promessa.- disse stringendola. Io li sorrisi e rientrai in casa perchè faceva molto freddo. E dopo un po' ci raggiunse anche lui.


 

   
 
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