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Autore: _Gwen    22/01/2013    3 recensioni
Millesei, millesette...
“Come stai?”
Milleotto, millenove, milledieci...
“L'hai visto oggi?”
E' solo con questa domanda che attira la mia attenzione. Smetto di contare le piastrelle bianche e lo guardo. I suoi occhi sono grigi, con dei riflessi verdi. Mi sorride, ma so che non è felice di stare qui con me.
[ZOUIS, what else?]
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Milletré, millequattro, millecinque...

“Louis”

Millesei, millesette...

“Come stai?”

Milleotto, millenove, milledieci...

“L'hai visto oggi?”

E' solo con questa domanda che attira la mia attenzione. Smetto di contare le piastrelle bianche e lo guardo. I suoi occhi sono grigi, con dei riflessi verdi. Mi sorride, ma so che non è felice di stare qui con me. Non gli rispondo, dato che non sembra sia davvero intenzionato ad ascoltarmi, e mi volto dall'altra parte. Lo sento sospirare.

“Louis” gli vorrei gridare che so qual è il mio nome, non c'è bisogno di ripeterlo.

“Non devi parlare se non vuoi, puoi anche solo fare un segno con la testa, okay?” fisso ancora il soffitto per qualche istante e decido di accontentarlo, basta che la smetta di torturarmi. Accenno un no, scuotendo piano il capo, come mi aveva detto lui e poi, finalmente, si alza ed esce dalla stanza. Milleundici, milledodici, milletredici, millequattordici, millequindici...

“Ciao Lou” questa nuova voce la riconosco, è più calda e più familiare di quella di prima. Incrocio i suoi occhi verdi e anche se vorrei sorridergli, non ci riesco. Le mie labbra non si sollevano. Mi sento soffocare. Perché non posso sorridergli? Cosa me lo impedisce?

“Ehi...no, no, no...va tutto bene, tranquillo, Lou” si siede sul letto e mi accarezza la fronte. La sensazione di soffocamento sparisce.

“Il dottore mi ha detto che oggi non l'hai ancora visto” sì, Harry, è così. Perché devi ricordarmelo?! Non rispondo, non perché non voglio, ma perché non ho niente da dire.

“Stanotte l'hai sognato?” è ovvio. Lo sogno sempre. Annuisco e sul volto del mio migliore amico si apre un sorriso abbagliante.

“E cosa faceva?”

“Sorrideva” sussurro, talmente tanto piano che non sono certo che sia riuscito a sentirmi. Lo sforzo di muovere le labbra, però, mi ha quasi sfinito e adesso mi sento di nuovo soffocare. Lui era lì...e adesso...non c'è. Non è qui...non...

“Okay, va bene, basta...Louis! Louis!” vedo il panico nei suoi occhi.

“Dottore! Venga qui!” nella sua voce c'è disperazione, ma non mi accorgo di ciò che accade dopo, perché qualcuno mi pizzica il braccio e tutto diventa nero.

Quando mi sveglio, nella camera avverto subito odore di fumo e il battito del mio cuore inizia ad accelerare. Lo vedo appoggiato al muro di fronte al mio letto e sorrido, non facendo nessuna fatica. E lui, dopo avermi fatto quasi morire d'infarto dando un tiro alla sua dannata sigaretta, si avvicina e si siede accanto a me, ricambiando il mio sorriso. Oggi è più bello. Ridacchia e non so davvero come riesco a trattenermi dall'alzare gli occhi al cielo. Dimentico sempre che lo stronzo può leggermi nel pensiero.

“Ah, sono stronzo, eh?” domanda, con un sopracciglio inarcato e so che in questo momento i miei occhi si sono illuminati davanti a tale visione...li vedo riflessi nei suoi.

Sai che non si può fumare qui. Gli dico col pensiero e il suo sorriso ritorna, con una punta di arroganza questa volta.

“Loro non riescono a vedermi, Boo, lo sai”

Sì, lo so. Improvvisamente si fa serio e sento che non voglio ascoltare ciò che sta per dire.

“Piccolo...senti...io...sai che se potessi rimarrei qui per sempre, ma non posso. Tu devi...”

No, smettila. Lo interrompo, forse un po' troppo bruscamente. Mi sento in colpa per come l'ho appena trattato, ma poi mi passa tutto...deve smetterla di sparare queste stronzate.

“Se io non continuo a ripetertelo, tu rimarrai per sempre in questo posto e non potrai rifarti una vita”

Io non voglio rifarmi una vita.

“Lo so, ma...”

Io voglio te. Butta il mozzicone di sigaretta a terra e si passa le mani sul viso, sospira e scuote la testa, per poi sdraiarsi accanto a me. Gli sorrido, perché so che lui non riesce a rimanere indifferente quando mi vede felice. Infatti mi abbaglia, mostrandomi i suoi denti bianchi...sì, è proprio perfetto. Rabbrividisco quando i suoi occhi color cioccolato si incrociano coi miei e le dita fredde della sua mano destra mi sfiorano le labbra.

Baciami. Per mia fortuna, lui non se lo fa ripetere due volte. Si avvicina a me e mi stringe il fianco con delicatezza, come se fossi fatto di porcellana e potessi rompermi da un momento all'altro.

Oh, avanti, Malik. Non trattenerti. Non sono così innocente. Mi guarda con un sopracciglio inarcato e all'improvviso nella stanza risuona una risatina e solo dopo qualche istante di confusione, mi rendo conto che quella melodia un po' rauca proveniva dalla mia gola. I suoi occhi confermano questa teoria e le sue labbra sulle mie, mi fanno comprendere che l'ha apprezzata. Me lo dice sempre...la cosa che ama di più di me è la mia risata e ripete di continuo che la sente un po' troppo raramente.

Ti amo, Zayn.

“Anche io ti amo, Louis” mi posa un ultimo bacio sulla fronte e poi sparisce. Mi mordo il labbro inferiore con tanta forza che dopo qualche secondo avverto il sapore di sangue nella bocca. Quando l'uomo con gli occhi grigi rientra, il dottore, capisco il motivo per cui se n'è andato e mi sento un po' meglio. Non mi ha abbandonato. E' solo stato costretto a farlo.

“L'hai visto, vero?” mi chiede e io, come al solito, non gli rispondo. Non ho voglia di parlargli. Vorrei solo che Zayn tornasse da me.

“Louis...io non dovrei dirtelo, ma...lui...non c'è più. E' solo nella tua testa...” non ho intenzione di ascoltarlo. Basta. Chiudo gli occhi per cacciare indietro le lacrime e faccio finta di dormire. Zayn è qui, io lo vedo. Non...non è morto. E' impossibile, giusto? Giusto. Insomma...non potrei sentire le sue labbra sulle mie ogni volta che viene a trovarmi, se non fosse più vivo.

Millediaciassette, millediciotto...oh, sono finite. Uno, due...il dottore esce...tre, quattro, cinque...

E lui è ritornato! Il ragazzo che amo è di nuovo qui! Mi sorride e io faccio lo stesso, perché non posso farne a meno, perché l'unico che mi rende felice è lui, Zayn Malik. E anche se tutti si ostinano a dire che non c'è più, a me non interessa, io credo solo a quello che i miei occhi vedono ed è per questo che quando si sdraia vicino a me, lo stringo con tutta la forza che ho. Non lo lascerò mai andare via. Rimarremo insieme per sempre. Per sempre.

 

 


 

Note dell'autrice :)

Buon pomeriggio! Mamma mia...che tristezza e che ansia! Non so nemmeno io com'è venuta fuori questa FF, so solo che stamattina ho preso una penna, avevo qualche foglio davanti e invece di seguire la lezione su Verga, ho scritto questa OS. Avrei potuto mettere anche il rating verde, ma mette un po' di angoscia, quindi ho preferito il giallo. Spero di avervi trasmesso qualcosa. Davvero, ci tengo a sapere cosa ne pensate. Ehm...qualcuno mi ha suggerito di farne una storia, ovvero...usare questo come flashback e poi parlare scrivere di loro, com'è partito tutto e cosa è successo. Ovviamente lo farei dopo aver concluso “Benvenuti nel mio piccolo angolo di Inferno”. Bo, ditemi voi...ma non lo so...forse è meglio lasciarla così. Per eventuali chiarimenti, chiedete pure. Un bacione!

Alla prossima,

Gra ;)

  
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