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Autore: SmartieMiz    22/01/2013    3 recensioni
Sebastian Smythe, aiutato da uno strano ed elettrizzato Nick Duval, inizia un'entusiasmante corrispondenza con un tizio conosciuto allo Scandals. Ma che cosa succede quando il destino si mette in mezzo e decide di prendere in giro tutti?
[Thadastian; Nickbastian! Friendship/Theff! Friendship]
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe, Thad Harwood, Warblers/Usignoli | Coppie: Sebastian/Thad
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Perché anche al destino piace giocare...
Rating: arancione
Genere: commedia/fluff

Ships: Thadastian con lievi accenni Niff. Presenza di Nickbastian e Theff friendship ;)



Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della Fox; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

 


Perché anche al destino piace giocare...

 


«D-d-dove mi trovo?», mormorò Sebastian Smythe confuso con un forte mal di testa.
«Cretino, sei in aula canto!», rispose molto gentilmente Nick Duval.
«E che ci faccio in aula canto?».
«Semplice: sei andato a fare una delle tue solite sbronze e sei tornato tardi».
«Se ricordo bene ho incontrato un ragazzo… un bel ragazzo», asserì Sebastian massaggiandosi le tempie cercando di ricordare tutto ciò che era successo la sera precedente.
«Mmm», commentò Nick con un sorriso che non prometteva nulla di buono: «È molto carino?».
«Alt, alt, Duval. È mio, che sia chiaro, e poi tu hai occhi soltanto per Barbie», sbottò il francese, poi disse: «Mi ha lasciato anche il suo contatto… se non mi sbaglio era una cosa tipo cool-babe… boh, ricordo solo che era un nickname molto ridicolo».
«E tu corri dietro a ragazzi ridicoli?», chiese Nick accigliato.
«Se è figo perché no. Sai già quali sono i miei obiettivi…».
«Non cambierai mai, Sebastian».
«E chi ti ha detto che voglio cambiare?».
 
La sera, Sebastian si rintanò in camera sua e accese il computer. Il suo adorabile compagno di stanza, Thad-piattola-Harwood, era sul proprio letto e stava scrivendo qualcosa al computer, ma Sebastian non ci diede poi così tanto peso: doveva entrare subito in chat per contattare il bel fusto che aveva incontrato al locale.
Thad, dal canto suo, non badò molto alla presenza del suo compagno di stanza: stava sicuramente architettando qualche piano malefico per conquistare il mondo o progettando un nuovo tipo di granita per accecare Kurt Hummel.
Sebastian notò compiaciuto che la sua prossima preda era in linea e la contattò:
 

I’m_sexy_and_I_know_it: Heyyy bellezza ;)
cool-babe_08: Ciao. (?)
I’m_sexy_and_I_know_it: Sei bello. <3
cool-babe_08: Grazie, ma… chi sei?!
I’m_sexy_and_I_know_it: Hey, fai pure finta di dimenticarmi! u.u
cool-babe_08: Ma io non ti conosco…
I’m_sexy_and_I_know_it: Scherzi, vero? -.-“ Io sono indimenticabile! U_U
cool-babe_08: Credimi, non ti ho mai parlato né visto prima.
I’m_sexy_and_I_know_it: Sono il bellissimo ragazzo del locale u.u Ti ricordi ora?
cool-babe_08: No, è diverso: non è che non mi ricordo, il problema è che non ti conosco! D:
I’m_sexy_and_I_know_it: Ti stai prendendo gioco di me? -.-“
cool-babe_08: No!
I’m_sexy_and_I_know_it: -.-“ Okay, il giochetto è bello quando dura poco! Basta prendermi in giro!
cool-babe_08: Non ti sto prendendo in giro, GIURO!!! Possiamo controllare l’indirizzo e-mail, se vuoi…
I’m_sexy_and_I_know_it: Okay, dimmi pure.
cool-babe_08: Il mio nickname è cool-babe_08…
I’m_sexy_and_I_know_it: Sì, è proprio quello. Ora basta prendermi in giro!
cool-babe_08: NON TI CONOSCO, ma come te lo devo far capire?!
I’m_sexy_and_I_know_it: Shhh <3 Quando ci incontriamo, dolcezza? ;)
cool-babe_08: Okay, questo è pazzo!
I’m_sexy_and_I_know_it: Di te. ;)
cool-babe_08: Vomito.
I’m_sexy_and_I_know_it: Staresti vomitando? Oh, ma lo sai con chi stai parlando?!
cool-babe_08: NO!
I’m_sexy_and_I_know_it: Piantala. -.-“ Allora? A quando la prossima uscita? ;)
cool-babe_08: Okay, vuoi essere preso in giro?! E VA BENE. Incontriamoci domani sera! *---* <3
I’m_sexy_and_I_know_it: Non darmi buca.
cool-babe_08: Come potrei dare buca ad uno come te! (?) <3
I’m_sexy_and_I_know_it: Ma che bravo ragazzo! u.u Innanzitutto, di che parte dell’Ohio sei?
cool-babe_08: Westerville. ^__^
I’m_sexy_and_I_know_it: Ma che coincidenza, anche io! ;) Ci incontriamo fuori allo Scandals alle dieci, allora. Okay? ;)
cool-babe_08: Affare fatto! ;) Ma… ma come faccio a riconoscerti? u.u
I’m_sexy_and_I_know_it: Dovevi essere per forza troppo ubriaco per non ricordarti di un figone come me! Comunque sono alto e snello, ho un bel corpo, ho gli occhi verdi, ho un bel corpo, ho i capelli castano chiaro e infine… ho un bel corpo! u.u ^-^
cool-babe_08: Ho capito che hai un bel corpo -.-“
I’m_sexy_and_I_know_it: Allora a domani, belloccio <3
cool-babe_08: Buonanotteeeee! *---* (?) <3
 
La sera seguente, Thad non era in camera e Nick, che era assolutamente più elettrizzato di Sebastian, ne approfittò per dargli una mano.
«E che sono questi jeans? Opta per quelli grigi», gli suggerì il moro altezzoso.
«Duval, da quando ti interessa la mia vita privata?», gli chiese il francese accigliato infilandosi i jeans stretti grigi.
«Da quando mi hai aiutato a mettermi con Jeff», rivelò l’altro con un sorriso: «Ti sono riconoscente».
Sebastian lo guardò con disgusto: «Sei persino peggio di Thad-piattola-Harwood, sai? La mia vita privata è affare mio, non tuo».
«Mi piacerebbe vederti con un ragazzo», confessò Nick porgendogli un maglioncino: «Da quanto ho capito, non hai mai avuto una relazione seria. Perché non provarci?».
Sebastian scoppiò ridere: «Relazione seria? Allo Scandals, poi? Ah-ah, certo».
«E dai!», insistette Nick: «Mi piacerebbe davvero tanto vederti con qualcuno. Sebastian innamorato per la prima volta di qualcuno… wow, sarebbe buffo!».
Sebastian lo guardò seccato: «Sembri una vecchia nonnetta che sta incitando il nipote a maritarsi. Io non sono tipo da moine e frasi svenevoli, okay? Grazie al cielo non mi chiamo né Jeff Sterling né Nick Duval né Thad Harwood né Kurt Hummel né Blaine Anderson. È chiaro il concetto?».
Nick inarcò leggermente le sopracciglia, poi serio gli disse: «Non c’è niente di male nell’innamorarsi, Sebastian. Amare è una cosa magnifica… diventi improvvisamente ottimista, vedi il mondo a colori e tutto gira intorno alla persona di cui ci si è innamorati…».
«Appunto», lo interruppe Sebastian bruscamente: «La mia felicità non deve dipendere da nessuno. Basto a me stesso!».
«Un giorno rimpiangerai la tua adolescenza», gli disse Nick profetico ed estremamente severo: «Un giorno ti pentirai di tutte le tue scappatelle e rimpiangerai il fatto di non aver mai amato…».
Sebastian si limitò a ridere di gusto e a non prenderlo sul serio.
 
Alle dieci in punto si presentò fuori allo Scandals.
Non riuscì a credere a chi vide: «Harwood?».
«Smythe?», rispose l’altro sgranando gli occhi.
«È inutile che fai la faccia sorpresa, io frequento sempre questi locali! Tu, piuttosto, timido Thadduccio, cosa ci fai qua?», gli chiese Sebastian con scherno.
«Niente, ho un appuntamento», tagliò corto l’altro.
Sebastian aggrottò le sopracciglia: «Va beeene…».
Thad lo guardò in cagnesco: «Non mi credi?».
«Oh, sì, certo, mon cheri, sei un ragazzo così carino, perché non dovresti avere un rendez-vous con qualcuno», continuò a deriderlo il francese.
Thad alzò gli occhi al cielo: quanto odiava quando Sebastian incominciava a blaterare mostrando la sua impeccabile conoscenza della lingua francese e il suo amorevole accento.
«Comunque anch’io aspetto un ragazzo», parlò Sebastian, poi sottolineò: «Un beau garçon, per essere pignoli».
«Non m’importa», tagliò corto l’altro.
«Ehi, sto cercando di fare il carino con te per una volta e così mi rispondi?», lo ammonì l’altro.
«Ah-ah, il carino. Non è carino dire a qualcuno che stai aspettando un bel ragazzo che non è lui», sentenziò Thad.
«Colgo un po’ di gelosia, Harwood?», gli chiese Sebastian sospettoso e divertito.
«Assolutamente no», sbuffò l’altro.
Passò un quarto d’ora in silenzio: Thad controllava di tanto in tanto l’orario sul cellulare; Sebastian, invece, sbuffava e roteava di continuo gli occhi per la noia.
La rabbia incominciò a divorare il francese: nessuno aveva mai osato dargli buca.
«Come mai sei venuto allo Scandals? Tu non sei il tipo da una botta e via», gli disse improvvisamente il francese per rompere quel fastidioso e snervante silenzio.
«È una lunga storia. Jeff mi ha convinto», spiegò rapidò Thad.
Sebastian contemplò per un attimo il suo compagno di stanza e, cavolo, non lo avrebbe mai ammesso, neanche sottotortura, ma era un gran bel pezzo di figo: i capelli scuri spettinati, la camicia bianca, i jeans stretti neri che fasciavano alla perfezione le sue gambe.
Thad si sentì osservato e guardò altrove per non mostrare il rossore che si era esteso sul suo viso: si sentiva a disagio, sia per Sebastian sia per il fatto di trovarsi in quel luogo, e ancora una volta maledisse il fatto di essersi arreso e di aver fatto vincere Jeff.
Sebastian, stufato, pensò di farla finita e decise di entrare nel locale.
«Io direi di entrare. Forse ci staranno aspettando dentro», si illuse Sebastian.
«Ma a me aveva detto di aspettare fuori», insistette l’altro.
«Anche per me il punto di incontro era fuori al locale, ma sai come sono imprevedibili i ragazzi!», si giustificò Sebastian incitando il compagno ad entrare nel locale insieme a lui.
Thad sgranò gli occhi: il locale era gremito di gente e lui si sentiva solo e imbarazzato.
Non conosceva nessuno e la sua unica ancora era il suo adorabile compagno di stanza.
«Ti offro da bere», gli disse improvvisamente il francese conducendolo al bancone.
Thad, incredulo, inarcò le sopracciglia: perché Sebastian voleva offrirgli da bere? Mistero.
«Cos’è tutta questa gentilezza?», gli chiese Thad perplesso sedendosi vicino a lui.
«Oh, osserva e impara, novellino: sono un galantuomo e queste sono le tattiche di conquista. Possono rivelarsi molto utili per il tuo spasimante», rispose semplicemente l’altro divertito.
«Se arrivasse…», mormorò Thad arcigno.
«Su con la vita: se pure ti ha dato buca c’è altra gente interessante qui. Guarda quel ragazzo, ad esempio. È carino, quanto ci scommetti che me lo faccio nel giro di un’ora?», gli intimò Sebastian indicandogli un ragazzo.
Thad lo guardò disgustato: «Sebastian, non sono venuto qui per farmi qualcuno».
«Ah, no? E mi spiegheresti perché ti sei messo questi jeans dannatamente provocanti?», lo sfidò Sebastian.
Thad arrossì: «Jeff», riuscì soltanto a dire.
Sebastian ridacchiò.
«Uffa, io ora gli mando un messaggio e me ne vado… non voglio restare ancora qui…», disse improvvisamente Thad prendendo il proprio cellulare dalla tasca dei pantaloni.
«Ma dai, resta che ti diverti», Sebastian non riusciva a capire perché stesse cercando di convincere Thad-piattola-Harwood a trattenersi lì con lui.
«Oh, mi è arrivato un messaggio», lo informò il francese: «Sarà lui! Voglio proprio vedere che scusa si è inventato quell’idiota per avermi dato buca!».
 

cool-babe_08: Ti sto aspettando da tanto tempo. Dove sei?
I’m_sexy_and_I_know_it: Io sono allo Scandals! Tu dove sei, piuttosto! -.-“
cool-babe_08: Anch’io sono allo Scandals! Ti sto aspettando dentro.
I’m_sexy_and_I_know_it: Anch’io ti sto aspettando dentro.
cool-babe_08: DOVE?!!!
I’m_sexy_and_I_know_it: Non te lo voglio dire! u.u Prova ad indovinare ;)
cool-babe_08: Piantala -.-“ Dove sei, allora?
I’m_sexy_and_I_know_it: Le cose belle si ottengono soltanto soffrendo ;)
cool-babe_08: Non ho tempo da perdere!
I’m_sexy_and_I_know_it: E come sei frettoloso! u.u E quindi vuoi andare subito al sodo… che tipetto che sei ;)
cool-babe_08: Cosa?! Ma che hai capito! Non so quali siano le tue intenzioni, ma posso dedurlo e credo proprio che non corrispondano alle mie!
I’m_sexy_and_I_know_it: Okay, allora raggiungimi e dimostramelo ;)
cool-babe_08: -.-“ Se mi dici cosa indossi forse riesco a capire dove sei.
I’m_sexy_and_I_know_it: Jeans aderenti grigi, maglioncino blu e un sorriso irresistibile stampato in faccia ^_^ E tu, dolcezza?
cool-babe_08: Camicia bianca e jeans neri…
 
«Il tizio di cui non so neanche il nome ha detto che mi sta aspettando dentro e che indossa jeans grigi e maglietta blu», asserì improvvisamente Thad: «Buffo, è vestito proprio come te!».
«Che cosa bizzarra, anche il ragazzo che sto aspettando io è vestito come te», rispose Sebastian con un sorriso smagliante.
 

cool-babe_08: Se mi dici come ti chiami provo a chiedere in giro di te.
I’m_sexy_and_I_know_it: Wow, dovevi essere proprio ubriaco fradicio per non ricordarti il mio nome! Comunque Sebastian ;)
 
L’espressione di Thad si incupì.
«Non può essere…», mormorò l’ispanico incredulo.
 

cool-babe_08: Smythe?
I’m_sexy_and_I_know_it: Esattamente! Noto che stai incominciando a ricordarti di me ;)
cool-babe_08: Sebastian, forse ti ho trovato. Leva gli occhi da quel cellulare con il quale stai armeggiando da tre ore e guarda di fronte a te…
 
Sebastian alzò spontaneamente gli occhi e ciò che vide fu semplicemente il suo compagno di stanza.


I’m_sexy_and_I_know_it: Fatto, ma non ti trovo! D: Vedo soltanto quella piattola del mio compagno di stanza -.-“
 
Thad aveva le scatole piene di quella messinscena e perciò piazzò il proprio cellulare davanti agli occhi del francese.
«Ma cosa ti è saltato in me… cazzo», imprecò Sebastian.
Sebastian notò che sul display del cellulare di Thad era presente l’intera conversazione tra cool-babe_08 e I’m_sexy_and_I_know_it.
«O hai ottenuto in un modo o nell’altro la nostra conversazione o sei tu cool-babe_08», sentenziò Sebastian scandalizzato.
«Sono io», rispose l’altro ancora sconvolto.
«Che nickname pessimo», commentò Sebastian sarcastico.
«Il tuo non è da meno», asserì Thad accigliato.
«Com’è possibile che io ti abbia chiesto un appuntamento?!», Sebastian si diede una botta in fronte: «Cazzo, dovevo essere così ubriaco da aver preso male l’indirizzo e-mail e da aver beccato il tuo…».
«Ma perché cazzo mi sono lasciato convincere da Jeff a presentarmi all’appuntamento?! Gliel’avevo pure detto che sarebbe stata una pessima idea!», ricordò invece Thad maledicendosi ancora una volta.
 
Qualche ora prima…
«Jeff, ma sei pazzo?! La tua è una pessima idea, non lo conosco nemmeno!».
«Andiamo, Thaddy, è così che si fa conoscenza!».
«Non è vero!».
«Il sabato sera te ne stai sempre segregato alla Dalton e non approcci mai con i ragazzi! Su, un po’ di vita!».
«Non so nemmeno il suo nome!».
«E mica è importante?!».
«JEFF!».
«Okay, scusa! Cavolo, Thad, ma ce l’hai una vita sociale?! Vivi la tua vita: hai soltanto diciassette anni!».
«Avere una vita sociale non significa spassarmela con il primo che capita!».
«Si tratta soltanto di un’avventura, dai… una botta e via! Si tratta di una serata alla Sebastian Smythe, per intenderci!».
«Squallido! E lo sai bene che per fortuna non mi chiamo Sebastian Smythe! Io credo nell’amore vero, quello che ti fa battere il cuore, quello che…».
«Sì, bla bla bla, hai ragione. Ora mettiti i migliori vestiti che hai e goditi la vita, amico! Che ne dici di quei jeans aderenti neri che hai messo al compleanno di Nicky?».
«No, Jeffie, non se ne parla! Io non vado proprio da nessuna part…».
«TU CI VAI! È chiaro?! E se non ci vai ho le mie spie. Ti terrò sotto controllo!».
«Okay… ma tornerò vergine, fidati».
«Ah-ah, certo».
 
«Okay, grazie destino, gran bello scherzo! Ora me ne ritorno alla Dalton», sbottò Thad imbronciato.
Fece per andarsene, ma Sebastian gli bloccò con delicatezza il polso: «Dai, ormai siamo qui, è inutile ritornare a scuola».
«Io non devo concludere niente qui», asserì Thad accigliato.
«Ti prometto che se resti non mi faccio nessuno e passiamo la serata insieme, come due semplici compagni di stanza», gli propose Sebastian.
Entrambi si guardarono sconvolti: Sebastian era sconcertato perché quelle stranissime parole che tanto sapevano di gentilezza le aveva appena pronunciate lui, e Thad perché si era appena sentito dire quelle cose da Sebastian Smythe.
Gli occhi castani di Thad rimasero incatenati in quelli verdi di Sebastian; quei fottuti occhi verdi lo abbagliavano sempre.
«Okay…», mormorò timidamente Thad sedendosi di nuovo di fronte a lui, poi gli chiese curioso: «Ma noi siamo un po’ amici?».
Sebastian stava cercando di trattenere l’impulso nervoso che gli diceva di rispondere oh, forse anche di più.
Cavolo, quell’Harwood lo attirava parecchio, ed era inutile nasconderlo ancora per tanto altro tempo.
«Non c’è niente di male nell’innamorarsi, Sebastian. Amare è una cosa magnifica… diventi improvvisamente ottimista, vedi il mondo a colori e tutto gira intorno alla persona di cui ci si è innamorati…».
Sebastian si ritrovò a pensare alle parole di Duval, poi scosse la testa come se volesse cancellarle per sempre dalla memoria: lui non si era innamorato, fine della storia. Punto.
«Allora?», Thad lo riportò alla realtà.
«Oh, forse anche di più», l’impulso nervoso ebbe la meglio sul francese.
Sebastian, impaziente di sentire le labbra dell’ispanico sulle sue, lo baciò inaspettatamente.
Thad, colto di sorpresa, non rispose immediatamente al bacio: lasciò che la lingua di Sebastian delineasse le sue labbra morbide ed esplorasse la sua bocca.
Thad intrecciò le lingue e immediatamente quel bacio si trasformò in un gioco di lingue e morsi.
«Le tue labbra hanno un ottimo sapore», gli mormorò Sebastian sulle labbra, incapace di dire qualcosa di sensato; era davvero difficile pensare lucidamente con quel ragazzo così carino di fronte a lui.
«Anche le tue», Thad, euforico ed eccitato, posò un delicato bacio sulle labbra del francese: «Andiamo alla Dalton? È troppo affollato questo luogo…».
Negli occhi di Thad si celava uno strano desiderio, e Sebastian comprese all’istante le sue intenzioni: «D’accordo…».
 
Verso le undici arrivarono alla Dalton.
«Thaddy! Così presto! Allora, com’è anda…».
La voce di Jeff si dissolse come polvere: Thad si chiuse la porta alle spalle e subito Sebastian si precipitò su di lui, sbattendolo contro il muro e baciando le sue labbra con veemenza.
«Un po’ di delicatezza, tanto o ora o più tardi, sono sempre tutto tuo», gli sussurrò Thad malizioso sulle labbra per poi mordergliele.
«E che cos’è tutta quest’intraprendenza?», Sebastian, scioccato, gli sorrise, poi mormorò: «Mi sa che ti ho fatto bere tanto stasera…».
«Non sono ubriaco e neanche brillo. So quello che faccio», sentenziò l’altro sfilandogli la maglietta e la canottiera.
Sebastian annuì leggermente. Sbottonò frettolosamente la camicia di Thad e lo liberò dalla sua canotta per poi spingerlo verso il proprio letto. Contemplò con ammirazione il suo fisico scolpito e gli lasciò delicati baci lungo il petto.
«Ne sei sicuro, Thad?», chiese infine Sebastian premuroso armeggiando con la cerniera dei suoi jeans.
«Più che sicuro», rispose Thad determinato, poi sgranò gli occhi ed esultò: «Oddio, mi hai chiamato Thad!».
«È quello il tuo nome», rispose Sebastian sarcastico, poi ragionò e pensò che effettivamente non lo aveva mai chiamato Thad, ma sempre Harwood.
Thad gli sorrise teneramente e, cavolo, Sebastian non aveva mai visto uno spettacolo più bello di quello. In vita sua aveva visto tanti bei ragazzi, ma mai un sorriso così vero e meraviglioso.
E fu in quel momento che capì di essersi innamorato per la prima volta nella sua vita.
 
«Sebastian si sarà intrattenuto allo Scandals più del previsto perché ha trovato il suo nuovo giocattolo. Te lo avevo detto che quel ragazzo non sarebbe mai cambiato! Lui non sa cos’è l’amore, non lo saprà mai!», asserì Jeff con un sorriso quasi sadico in volto: «Ho vinto io la scommessa e ora voglio il mio premio! Accetta la sconfitta, Nicky!».
«Ah, davvero? E che cosa vogliamo dire di Thad? È un ragazzo troppo buono, corretto e sensibile, di sicuro sarà tornato a scuola a mani vuote!», rispose Nick accigliato.
«Domani mattina indagheremo», concluse Jeff convinto.
 
«Thaddyyy, apri, sono Jeff!».
«Smythe, apri, sono Nick».
«Thad, apri! Stiamo bussando da venti minuti!».
«Cazzo, Smythe, apri questa fottuta porta!».
Sebastian, irritato, aprì la porta di scatto. Nick e Jeff lo guardarono scandalizzati: aveva i capelli fuori posto, una camicia indossata di fretta in furia e completamente sbottonata e dei jeans stretti neri che decisamente non erano i suoi.
«Quelli sono i jeans di Thad», fu l’unica cosa che riuscì a dire Jeff in un sussurro indicandoli.
«E Thad è nel letto di Sebastian», mormorò Nick scorgendo la figura di Thad nascosta dalle lenzuola.
«THAD È ANDATO A LETTO CON QUALCUNO E IO HO VINTO LA SCOMMESSA!», Jeff salterellò entusiasta svegliando Thad di soprassalto: «Nick, ora voglio il mio premio!».
«Alt, calma, ragazzini. Innanzitutto quel qualcuno ha un nome che ritengo sia anche molto bello ed è Sebastian Smythe, poi… che cosa?! Voi avete fatto una scommessa su Thad?».
«Oddio, l’ha chiamato Thad e non Harwood…», asserì Nick sgranando gli occhi e portandosi una mano alla bocca per lo stupore: «Non può essere…».
«Sì, okay, me l’ha fatto notare anche Thad e ho capito di amarlo, problemi? Abbiamo fatto l’amore, io amo lui e lui ama me. Fine della storia!», svelò Sebastian annoiato dalla presenza di quelle due pulci sulla soglia della porta.
Thad sorrise: era incredibilmente meraviglioso sentirsi dire quelle parole da Sebastian.
«SEBASTIAN È INNAMORATO E IO HO VINTO LA SCOMMESSA! Ora voglio io il mio premio, Jeff!», esultò Nick.
«Premio? Non vale! Abbiamo vinto entrambi!», protestò Jeff.
«Ma io merito di vincere… Sebastian che si innamora è un evento unico!», spiegò il moro accigliato.
«Ah, davvero? E Thad che ha finalmente perso la verginità ti sembra una cosa da niente?!».
Sebastian, stanco di quello stupido battibecco, spinse quei due fuori dalla porta e la sbatté arrabbiato, poi si avvicinò al proprio letto e si sedette al fianco di Thad.
«Sono impazziti quei due, ora scommettono addirittura su di noi…», mormorò Thad indignato.
«Sai, Nick e Jeff sono come una vecchia coppia sposata da anni e non hanno niente da fare, quindi devono cercare qualsiasi passatempo per movimentare le loro inutili vite da parassita», spiegò Sebastian con ovvietà.
«Dai, non esagerare… hanno la nostra età e vogliono soltanto fare cazzate e divertirsi…», provò a giustificarli Thad.
«Ti sei pentito di quello che è successo stanotte?», gli chiese ad un tratto Sebastian serio e pensieroso accarezzandogli dolcemente i capelli.
«Oh, no. L’ho voluto io», sorrise l’altro.
Sebastian ricambiò il sorriso: «Sai, sono così contento del fatto che quel ragazzo mi abbia dato buca…».
Thad rise: «Oh, anch’io lo sono! Dovremmo ringraziarlo».
Sebastian, divertito, sorrise e baciò dolcemente Thad sulle labbra, pensando che non potesse esistere cosa più meravigliosa dell’amare e dell’essere amati.

 


 

Angolo Autrice
 

Ecco il mio ennesimo delirio, ma fortunatamente questa volta si tratta di una one-shot! xD :D
Il destino decide di prendere in giro tutti: Sebastian, Thad e, perché no, gli stessi Nick e Jeff u.u
Lievi accenni Niff *__* Sì, perché l'accenno Niff deve esserci sempre! (?) u.u ♥
Bene, non ci è dato sapere quali sono i premi di cui parlavano Nick e Jeff! u.u (e in effetti non ne ho idea xD, quindi lascio a tutti la libera immaginazione!).
Sebastian cade nell'OOC verso la fine, ecco spiegato il perché dell'avvertimento xD Idem per Thad. (:
Nickbastian sta per Nick+Sebastian e Theff per Thad+Jeff perché... perché sì, è da poco che amo la Nickbastian! Friendship e ho deciso di sperimentare una cosa simile, perciò l'ho inserita in questa ff! :)
Che dire... ringrazio tutti coloro che leggeranno! Spero vi piacerà questa ff :D
Alla prossima! :)

   
 
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