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Autore: MockinGleek_    22/01/2013    2 recensioni
-Lei è il nemico!- dolore, dolore atroce. La puntura di un altro ago inseguitore mi provoca dolori allucinanti.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Lei è il nemico!- dolore, dolore atroce. La puntura di un altro ago inseguitore mi provoca dolori allucinanti. 
-No! No, Katniss non è il nemico! Siete voi a dover morire!- ogni parola mi provoca uno sforzo sovrumano. Un altro ago inseguitore infilza il suo pungiglione nella mia pelle.
-Katniss è il nemico.- una voce continua a insinuarsi nella mia mente e alla fine cedo.
-Katniss è… è il nemico.- un sorriso compiaciuto compare sulla bocca di Snow. I Pacificatori escono dalla stanza e io rimango solo con il Presidente.
-Allora, Peeta Mellark, cosa dirai stasera?- ho la gola secca, ingoio un po’ di saliva e inizio a parlare.
-Non è necessaria una ribellione, è tutto ok.- Snow mi mette una mano sulla guancia, io mi ritraggo.
-Bravo ragazzo.- poi si chiude la porta alle spalle e io rimango solo; solo con le punture doloranti degli aghi inseguitori, solo con le mie paure, solo con la speranza che non mi pieghino mai del tutto. Solo. Un urlo smorzato mi esce dalla bocca.
-Ti uccideranno, vigliacco!- mi avranno sentito? Spero di no. Comincio a guardarmi intorno. La cella è lurida, con scritte qua e là. Continuo a perlustrarla con lo sguardo finché una scritta non attira la mia attenzione. 
“Ghiandaia imitatrice”
Scritto a lettere cubitali in rosso, probabilmente con il sangue. All’improvviso un’immagine mi ripercorre lo sguardo: Katniss con un abito da sposa che lentamente diventa una ghiandaia imitatrice. E poi piango, non so se per il dolore o per la paura di non uscire mai vivo da qui. Il pungiglione di un ago inseguitore è rimasto impigliato nella mia maglietta ormai tutta strappata. Devo toglierlo, non so come ma devo farlo se voglio avere comunque qualche speranza di sopravvivere. Abbasso la bocca e stringo il pungiglione con i denti. Inizio a tirare, il dolore è talmente atroce che a un certo punto svengo. Non so quando, passo dall’essere svenuto all’essere addormentato. Iniziano i sogni, o meglio, gli incubi. 
Sono di nuovo nell’arena, Katniss è vicino a me e sta tentando di uccidermi. No, Katniss non lo farebbe mai. Mi concentro: è solo un sogno, è il veleno degli aghi inseguitori. Katniss mi vuole bene.
-Non essere sciocco Peeta! Io voglio distruggerti! Io amo Gale, tu non sei niente!- la freccia che ha incoccato sull’arco parte e si conficca nel mio petto. Lei mi ha ucciso, lei è davvero il nemico. 
Apro gli occhi respirando affannosamente, dei Pacificatori sono all’interno della cella.
-Tra poco ci sarà l’intervista.- annunciano freddamente iniziando a slegarmi i polsi per permettermi di vestirmi. Non mangio da giorni, sarò in uno stato pietoso. Pazienza, almeno mostrerò a Katniss ciò che LEI ha combinato. Ma forse lei non voleva… no, lei non ha mai tenuto a me, lei voleva! Probabilmente mi avrebbe ucciso nell’edizione della memoria se non l’avessero salvata i ribelli. Inizio a indossare lo smoking, niente di speciale, un normale vestito gessato.
                Salgo sul palco dove Caesar mi aspetta con Snow. Mi ritorna in mente l’immagine di Katniss che corre verso di me, ma poi ricordo che faceva tutto per le telecamere… dopotutto, a lei non è mai importato niente di me.
-Ciao Peeta! Ti vedo in gran forma…- in gran forma? Non mangio da giorni e lui dice che sono in gran forma?!
-Oh, grazie Caesar. Sono davvero onorato di essere ancora qui.- non so cosa sto dicendo, è il veleno che parla per me. Le parole mi escono di bocca senza che io possa impedirlo. La trasmissione viene un attimo interrota, i ribelli sono riusciti a intercettare la frequenza e si sono inseriti.
-Peeta, hai intenzione di rivolgere un addio a Katniss Everdeen?- Snow si intromette, e capisco che attaccheranno. Per un attimo ricordo che Katniss mi ha salvato, forse ora tocca a me salvare lei. Il mio viso si contorce per lo sforzo di parlare, ma finalmente riesco a tirare fuori delle parole che voglio davvero dire.
-Katniss… come credi che finirà? Che cosa rimarrà? Nessuno è al sicuro. Non a Capitol City. Non nei distretti. E tu… del 13…- non riesco a parlare, mi ci vuole tutta la buona volontà per prendere un respiro profondo e terminare la frase.  -… sarai morta prima che faccia mattina!- In un secondo non capisco più niente: un acuto dolore dietro la nuca mi fa uscire un grido terrorizzato e poi non vedo più niente, se non il sangue che sgorga violento da tutto il mio corpo.




*SPAZIO AUTRICE*
Ok, sinceramente questa volta non ho molto da dire D: Ho provato a descrivere un pò quello che, secondo me, è successo a Peeta a Capitol city... non so fino a che punto sia decente ma vabbè. Comunque spero che l'abbiate gradita e se volete lasciatemi una recensione :3

  
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