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Autore: LeggiStorie    22/01/2013    1 recensioni
E non importa quante volte ti sei sentita fuori posto, o inadatta, quante volte hai avuto la voglia di andartene lontano, quante volte hai pensato di non farcela. Non importa più! Certe volte importano solo le volte in cui hai avuto la forza di rialzarti, alzare la testa e continuare a camminare a testa alta, importano le volte che nonostante tutto andasse nel verso sbagliato hai trovato un motivo per vivere. Non sempre il vissero felice e contenti è come quello delle favole. Non sempre va come uno ci si aspetta. Certe volte va diversamente, certe volte va anche meglio.
Agire è vivere, esistere!
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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"Bella, Bella..Svegliati è ora di andare a scuola!"
"Bella su alzati dai, altrimenti farai tardi..!"
"Bellaaaa, andiamo quante volte devo chiamarti, svegliati. Non sei emozionata per il primo giorno di scuola?"
Alla terza chiamata decido di alzarmi dal letto prima che mia madre Renèe decida di venire su e trascinarmi di peso in bagno. Sono emozionata? Direi di no. Siamo al terzo anno, niente di spaciale e per di più me ne manca ancora un'altro. Quindi cosa c'è di emozionante in questo? Non è ne il primo anno, ne l'ultimo. Siamo in mezzo, come sempre. L'unica cosa che un pò mi emoziona è che potrò rivedere l'amore della mia vita ogni giorno, ogni ora, ogni minuto per nove mesi interi. Non sono una di quelle che si innamorano una volta si e anche l'altra, non sono tipa da innamoramenti facili e veloci. Lo dimostra il fatto che sono innamorata del mio angelo personale da circa un'anno senza che lui lo sappia. Siamo amici, buoni amici in effetti. Ci siamo avvicinati molto lo scorso anno durante una gita scolastica a Budapest. Cinque giorni in Ungheria e la mia vita è stata rovinata per sempre. Il suo nome è Christian. Non è bellissimo o come dice mia madre "non lo è per niente" ma io non riesco a vedere altrove. I suoi occhi, verdi come il mare. Ci facevo l'amore solo a guardarli. E i suoi capelli, dio i suoi capelli, ti invitano, sono morbidi di un castano chiaro. Ovviamente non stiamo insieme e ovviamente non sa nemmeno che io sia innamorata di lui. Mi va bene così, per ora mi va ancora bene così. Forks non è grande e quest'estate l'ho visto qualche volta giù a La Push con i suoi amici, qualche volta anche con qualche ragazza ma mai niente di troppo serio altrimenti lo avrei saputo di certo da Mike. Il mio migliore amico e il suo migliore amico. Do uno sguardo all'orologio, sono le 7e30 e io, come sempre, sono in ritardo. Decido di infilarmi un paio di jeans al volo, una canotta nera e una camicia a quadri che da sul rosso. Infilo le scarpe ai piedi e scendo di corsa in cucina.
"Ah finalmente tesoro, pensavo non ti svegliassi più. Sopra al tavolo c'è il succo. Non andartene senza aver fatto colazione ok?" Mi bacia e poi sale di sopra a iniziare le sue faccende credo.
Faccio come mi ha detto e raggiungo mio padre che mi aspetta sulla porta per portarmi a scuola.
La scuola non dista molto, 10 minuti e sono davanti al cancello della Forks High School per un nuovo anno. Saluto mio padre Charlie e mi diriggo verso le mie tre migliori amiche: Angela, Alice e Rose. Non è una cosa emozionante perchè quest'estate abbiamo passato tutto il tempo, impegni permettendo, insieme. Le saluto e ci avviamo in classe. Stessi compagni da 3 anni e tutti sono impegnati a raccontare delle vacanze estive.
"Ehi Edward daii vieni qui manchi solo tu!" Sento qualcuno chiamare Edward, un mio compagno di classe, ma presto poca attenzione a tutto ciò che non riguarda lui e, senza nemmeno accorgermene, mi diriggo verso quelli che formano il mio "gruppo".
"Ehii Bellinaaa quanto tempo!?" Mi dice Mike abbracciandomi.
"Mike ci siamo visti ieri, piantala!" gli scocco una linguaggia che può vedere solo quando mi lascia andare.
"Ehi con me non vale questa scusa perchè io e te è tanto che non ci vediamo davvero!" La voce che più amo al mondo mi fa voltare ritrovandomi immersa tra le sue braccia.
"Allora come ti è andata quest'estate?" Mi domanda curioso.
"Bene, sono stata in vacanza, sono uscita con le amiche, ho fatto tardi e dormito tanto. La solita estate a Forks!" Dico sorridendo. "Tu?"
"Bhe lo stesso, anche io sono stato in vacanza, fatto tardi e dormito tanto. Ho anche lavorato però al contrario di te!" Dice con una linguaggia.
"Ehi malfidato anche io ho lavorato!" Rispondo fintamente morificata.
"Ah si è? E dimmi un pò scema che lavoro avresti fatto. No perchè io mi sono messo a lavorare per mio padre come muratore! Quindi devi aver fatto un lavorone per poter anche solo fare il paragone!"
"Bhè io ho tenuto due bambine per tutta l'estate. Figlie di due ricconi. Non facevo molto come te, di grazia, ma almeno mi sono guadagnata qualcosa per la vacanza!"
"Ah è vero. Londra no?"
"Si Londra!"
"E com'è?"
"Non lo so..è..è..è Londra. Devi starci, non posso spiegartela. Dovresti andarci davvero."
"lo metterò nella lista di cose da fare con te allora!"
Conclude la conversazione così e io a stento riesco a ricordare il mio nome. Avrei voluto continuare a parlare con lui per tutto il giorno, raccontargli di Londra, del lavoro, delle mie giornate al mare, ma la lezione ha inizio e noi ci dirigiamo ai nostri posti. Il mio? Troppo lontano dal suo!
La mattinata passa velocemente, così come tutte le prime mattinate scolastiche. Vuoi per i racconti, vuoi perchè a nessuno va di fare niente ogni primo giorno di scuola va a finire così. Quindi senza nemmeno rendermene conto sono di nuovo a casa dopo essere uscita da scuola, aver fatto un giro nell'unico bar frequentato di Forks e essermi organizzata con Alice sui passaggi che mi darà durante l'anno. E stata una giornata tra le più rilassanti che io abbia mai vissuto eppure, come mi succede sempre ogni volta che sono con lui, mi sento stremata, senza forze. Mangio un boccone al volo con i miei e salgo su in camera. Mi metto il pigiama, mi infilo sotto le coperte e velocemente prendo sonno. Nei miei sogni c'è lui, il mio angelo, il mio diavolo, il mio mondo. Non so perchè ma sento che questi ultimi due anni saranno davvero, davvero lunghi.
  
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