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Autore: Ruestrada    22/01/2013    7 recensioni
Questa è una storia che tutti noi conosciamo benissimo. O meglio, ne abbiamo sentito parlare.
"Sono sicura che quella ragazza con la treccia nasconde qualcosa" pensa Sunset, un tributo del Distretto 5 che, al contrario di molti altri concorrenti, ha la preziosa dote della furbizia.
Magari non è solo furba, di certo non fortunata perchè sappiamo tutti quello che capiterà a Faccia di Volpe no?
Quello che non sappiamo però è quello che pensa, quello che progetta, quello che lei ha e per cui vuole combattere.
Felici Hunger Games Faccia di Volpe e possa la buona sorte essere sempre a tuo favore.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Faccia di Volpe, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Perché dovrei alzarmi? » urlo a mia sorella maggiore Hope.
Non sopporto quando imita la mamma. Lei entra con passo pesante nella stanza e incomincia ad aprire le persiane e togliermi le calde coperte di dosso.
«Perché devi, e anche di fretta » la sua solita arroganza mi fa svegliare di cattivo umore. Come se non lo fossi già abbastanza. Soprattutto oggi.
Appena scendo dal letto il mio fratellino Bulb mi prende per la vita e mi da il buongiorno.
Nella mia famiglia ogni nome ha un significato particolare.
Mia sorella è nata dopo la morte di mia zia. Una scossa elettrica è normale nel Distretto 5 ma lei non aveva precauzioni ed era sola nel suo reparto della centrale.
Mia madre decise dunque di chiamare mia sorella Hope per dare la speranza alla famiglia di avere un buon futuro. Io mi chiamo Sunset, il significato del nome è abbastanza banale ma, secondo mia madre, devo andarne fiera.
Mentre mia madre partoriva stava calando il sole e così ha deciso di chiamarmi tramonto.
Bulb è il mio piccolo fratellino, mio padre è tornato dalla fabbrica di lampadine giusto in tempo per vederlo nascere.
E dopo aver assistito alla nascita del figlio i Pacificatori sono entrati in casa e l’hanno picchiato. Aveva, per sbaglio, rubato una lampadina dalla fabbrica senza neanche accorgersene. Tutta colpa della sua fretta di vedere Bulb nascere.
Fortunatamente è sopravvissuto a quel massacro. Da noi i Pacificatori sono parecchio severi.
Dopo essermi lentamente ripresa da quel brusco risveglio decido di prendere un libro e fare colazione.
I libri sono l’unica salvezza per me. Mia sorella porta in tavola delle uova in camicia e un po’ di succo d’arancia.
Buffo, quel succo mi somiglia. Almeno per il suo colore. I miei compagni di classe mi prendono spesso in giro per i miei capelli rossi, ma forse sono solo invidiosi per la mia media altissima.
Mia madre continua a dire che lavorerei meglio nel Distretto 3, a inventare armi o cose del genere. Ma per ora voglio solo finire la scuola e rimanere salva dal sentire il mio nome alla Mietitura.
Mentre sorseggio il mio succo osservo Hope. Anche se ha solo ventitré anni si comporta da adulta. La buona sorte è stata per anni a suo favore. Una volta è stata sorteggiata come tributo.
Non ci poteva credere. Quel giorno è stato un brutto colpo per tutta la famiglia, ma poi una ragazza di nome Penny si è offerta volontaria al posto suo.
Non perché fossero amiche o chissà cosa, era sola.
I genitori e i fratelli erano tutti morti e lei voleva solo raggiungerli. Da quel giorno Hope non fa più battute, non sorride e non gioca mai con me. Non che mi importi più di tanto, se ho il mio libro posso rimanere sola per ore.
Finita la colazione voglio uscire per fare due passi. Il Distretto 5 è il meno popoloso di tutta  Panem, forse è per questo che non siamo poveri. Siamo pochi, e questo ci aiuta molto.      
Camminando vedo molto spesso gente che conosco, ma non mi fermo mai a chiacchierare con loro, anzi, non mi degno nemmeno di salutarli.
Non sono una tipa estroversa e dalla parola facile. Mi piace stare con me stessa, tutto qui.
Raggiunto il confine del distretto mi arrampico sull’albero più vicino e mi immergo nella lettura. «Chi legge si fa furbo » dice sempre mia madre.
Amo leggere, mi fa vedere il mondo da un punto di vista diverso e non importa quello che succede nella mia vita, se ho un libro tra le mani mi dimentico di tutto.
Rimango a leggere finché non vedo Bulb che passeggia vicino al confine del distretto. Canticchia le filastrocche della mamma e ogni tanto urla il mio nome. E’ ora. Devo scendere e prepararmi.
Salto giù dall’albero senza sforzi e stringo Bulb tra le braccia. «Andiamo a casa » gli dico allontanandolo dalla rete elettrificata.
Hope mi aspetta in camera, sta scegliendo un vestito per me. Come ogni anno.
«Prendi questo, sta bene con i tuoi capelli » dice buttando sul letto un vestitino verde mela.
Non le rispondo, mi è sempre piaciuto quel vestito.
Hope è già pronta per uscire perciò si affretta a preparare Bulb, ovviamente è troppo piccolo per la Mietitura ma loro vogliono solo accompagnarmi.
Mia madre e mio padre sono già in piazza da sta mattina, avevano il turno di notte alla centrale idroelettrica, quindi si sono offerti di addobbare il Palazzo per l’occasione. Sono rimasti li perchè non volevano vedermi preparare.
Raggiungiamo il Palazzo della Giustizia in pochi minuti, qui c’è tutto il distretto.
Dopo essermi registrata mi sistemo nella sezione delle quindicenni.
Ci sono le mie compagne di classe che parlano dei loro vestiti e di cose da ragazzine.
Non penso minimamente di immischiarmi nei loro discorsi.
Tutta immersa nei miei pensieri sobbalzo al rumore del microfono «Prova, prova! » annuncia la donna con la pelle bordeaux e la parrucca bianca.
La solita capitolina eccentrica ed esaltata. Mi domando sempre come diavolo faccia  a piacersi..
«Salve Distretto 5! » esulta con quella voce stridula che per me è come una spada nel cervello.  Continua il discorso raccontando dei Giorni Bui dopo la rivolta di tutti i distretti e facendo partire il solito video che dichiara “nuovo” ormai da anni.
Mentre proiettano il video sul maxischermo sono concentratissima nell’osservare quella donna sul palco,  Cindy Holwer.
Ammesso che la si possa chiamare donna.
Io userei la parola “burattino” o “marionetta” anche se “Barbie” sarebbe più appropriato. Indossa un completo giallo canarino con ghirigori bordeaux sul colletto e sul fondo della gonna, ottima scelta direi dato che si intonano perfettamente alla sua pelle.
Penso a come abbiano fatto a renderle la pelle di quel colore, per sempre bordeaux. Di certo ogni tanto si farà dare un ritocchino alle chiazze che si sbiadiscono con gli anni.
Non sono certa che sia una parrucca quella che ha sulla testa. I capelli, chiamiamoli così, sono di un bianco forte e qualche ciocca è del colore del tailleur.  Non sembra vecchia a guardarla, secondo il mio parere avrà una trentina d’anni.
Ritorno nel mondo reale quando il video finisce e Cindy ricomincia a blaterare.
«Un video davvero emozionante! » dice con un sorriso maligno «Passiamo ai fatti dunque, prima le donne! ».
La capitolina si avvia alla boccia di vetro, sproporzionata rispetto ai pochissimi biglietti bianchi che contiene.
Infila la mano bordeaux nella boccia e tira fuori quel pezzo di carta che deciderà il futuro di una tra noi ragazze.
Rendo il mio volto una maschera e certo di trattenere l’ansia all’interno del mio corpo.
Cindy si avvia al microfono e si schiarisce la voce.
Adesso ho seriamente paura.


Angolo dell'autrice. Salve a tutti :) mi chiamo Roberta e amo questa saga con tutta me stessa. Ho sempre pensato che Faccia di Vope sia uno dei miei personaggi preferiti di cui però se ne racconta molto poco. Questa è la mia prima creazione quindi qualsiasi critica è costruttiva. CI vediamo al prossimo capitolo!

  
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