Autore: Leyton_Nenny
Titolo: Fotoricordo
Fandom:
Merlin
Pairing:
MoraganaXArtù
Raiting:
verde
Genere:
Introspettivo
Gusto gelato: Caffè
Frase: come
posso vivere senza chi amo? Il tempo gira ancora le pagine del suo
libro bruciato [nella composizione "suo" è stato sostituito
con "mio"]
Fotoricordo
Ho
impresso i miei ricordi sulla
pergamena tanto tempo addietro, creando un libro pieno di istanti,
piccole miniature raffiguranti la mia vita con lui. Oserei definirla
una sorta di galleria del mio passato con Artù.
L'ho fatto per non dimenticare quegli
istanti, per non dimenticarmi di lui. E di quello che provavo e
provo: amore, solo un bruciante e tormentato amore.
La
pergamena ora è stantia: odora di
muffa e bruciato - è stata vicino a fuoco e pioggia, tra
calore e freddo.
Ma resta comunque la mia vita, la
nostra vita, pagina dopo pagina: gli ultimi scatti sono dolorosi,
pieni di lacrime, ricordi della nostra lontananza, gli attimi della
scoperta del nostro legame incancellabile.
Fratelli.
Questa parola riecheggia nella mia
mente ancora oggi, come una maledizione.
Fratelli. Fratelli. Fratelli.
Come un'ossessione popola i miei
incubi, rendendo evidente ed inevitabile la fine del nostro amore.
Fratelli.
Questa è una cosa che non possiamo
cambiare, una cosa che nemmeno il nostro amore può
affrontare.
Qualcosa che va al di là, qualcosa che distrugge perfino il
“nella
buona e nella cattiva sorte”.
Ma non è stato sempre così doloroso,
la sofferenza è arrivata solo in un secondo momento: vi
è stato un
tempo in cui noi, ignari, ci amavamo senza pretese, regalandoci
occhiate fugaci e dolci attenzioni, godendoci la vita, assaporandone
bramosi ogni secondo – questo è ciò che
rappresentano i primi
scatti, pieni di sorrisi e privi di lacrime, istanti popolati da
dolci carezze.
Credo
che tutta la nostra storia possa
essere considerata epica, sebbene alla fine il risultato sia quello
di due perfette metà che non si completeranno mai: se non
erro,
questo è chiamato in letteratura la “potenza
tragica” o qualcosa
del genere. E, con tutto il rispetto, ritengo che
“tragedia” sia
il termine adatto: due amanti che si fanno guerra, solo
perché è
concesso loro di stare insieme. Questo provoca senza dubbio dolore.
Ma mi hanno detto che le pene d’amore
non dureranno in eterno, la verità però
è che non ci credo. E, in
realtà, sono così masochista da desiderare che
restino: se
dovessero sparire, questo vorrebbe dire che avrei dimenticato
Artù.
E io non voglio nel modo più assoluto
che questo avvenga: la mia sofferenza è il mio baratro e la
mia
unica salvezza è costituita dalle sue dolci attenzioni.
La mia anima s'infiamma al ricordo dei
giorni passati, la realtà si fa spazio nella mia mente,
regnandola
sovrana, mentre un'altra crepa si aggiunge alle innumerevoli
già
presenti nel mio cuore spezzato: ho amato Artù con la
dolcezza e la
lungimiranza che solo il primo amore può donare e sebbene
tutto sia
stato distrutto dalla lussuria di un egocentrico re, una parte di me
ancora non si è rassegnata, accantonando quei sentimenti
nelle parti
più recondite del mio cuore, solo per poterli contemplare.
E l'amore brucia ancora, arrostendo
questi ricordi, riportandoli alla mente e colmando la mia anima
tormentata con la dolcezza del suo sguardo ancora ignaro del nostro
legame di sangue.*
In fondo, come posso vivere
senza chi amo?
Il
tempo gira ancora le pagine del mio libro bruciato.**
E
tutto riecheggia nel mio petto.
Ci
rivedremo, amore mio.
NdA:
*questo
ovviamente è riferito a Morgana che torna ad osservare le
prime
pagine del suo “album fotografico”.
**
il libro è ovviamente questo libretto che Morgana sta
sfogliando.