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Autore: Aoinee    23/01/2013    3 recensioni
Il principe Azzurro appare in molte fiabe ma vi siete mai chiesti quale sia la sua storia?
Perché il principe azzurro risveglia Rosaspina?
Perché fa lo stesso con Biancaneve?
Le amava entrambe? Non amava nessuna?
Cosa sappiamo in realtà riguardo all'affascinante principe azzurro?
Sappiamo che era di bell'aspetto, biondo come il sole a mezzogiorno e con gli occhi del colore del cielo, ma nient'altro.
In questa storia cercherò di dare un identità al tanto famoso principe delle fiabe, chissà però se anche questa volta riuscirà a raggiungere il vero amore e soprattutto se riuscirà a raggiungere il tanto bramato lieto fine.
Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Il racconto di Crimson Rose
 
 
“Tanto tempo fa, quando nei cieli volavano ancora liberi gli imponenti draghi delle alte montagne di fuoco, quando le creature fatate non erano ancora state esiliate nei boschi, ma vivevano  in pace ed armonia assieme agli abitanti del vostro, e di tutti gli altri regni; una giovane innocente fanciulla, la cui bellezza non aveva eguali con nessun’altra creatura di ogni terra, mare o cielo conosciuto, all’età di quindici anni cadde in un eterno sonno profondo, vittima del sortilegio di una fata …”

- Crimson Rose, perché mai una fata dovrebbe eseguire un sortilegio al fine di addormentare per sempre un’innocente fanciulla? Non mi hai forse ripetuto più volte che voi fate siete creature di natura benevola? - chiese il principe con aria insolente.
- Le fate non sono creature malvagie, certe volte non agiscono nel migliore dei modi, lo ammetto, ma hanno sempre un progetto in mente che talvolta non è facile cogliere - replicò Crimson Rose cercando di nascondere il fatto di essere rimasta infastidita dall’osservazione del principe. Anche lei dopotutto era una fata e in quanto tale, da quando si era sparsa voce della leggenda  della fanciulla addormentata, era stata esiliata nei boschi con tutte le sue sorelle, perché ritenute delle creature “pericolose“.
 Quest’appellativo però non  le era mai andato a genio; dopotutto le fate non erano creature maligne come ad esempio le streghe, anzi, erano la nemesi stessa di quest’ultime.
Crimson Rose respirò profondamente nel tentativo di non perdere la calma.
Il suo respiro diede forma ad una piccola nube informe di polvere fatata che pulsava velocemente. In una manciata di secondi, essa prese la forma di un volto; il volto imbronciato di un bambino che sembrava trattenere il fiato con estrema fatica nelle guance paffute.
La piccola fata chiuse immediatamente gli occhi e con altrettanta velocità, portò in avanti le braccia per ripararsi da quello che di lì a poco sarebbe accaduto.
Il volto sospeso a mezz’aria soffiò con forza di fronte a sé la polvere fatata di cui era costituito, per poi svanire in un pioggerellina verde sfavillante. La piccola fata iniziò a tossire. Tossì, tossì ancora e un’altra volta ancora e i suoi grandi occhi verdi si riempirono di lacrime dallo sforzo.
- E con questa siamo a tre! – esclamò il principe ridendo divertito.
- Smettetela di ridere o… o vi trasformo in un rospo! - Intimò lei paonazza non più soltanto per lo sforzo di aver tossito più e più volte, ma adesso anche per l’imbarazzo.
-  Ma come?! Le fate non erano creature di indole benevola? – cantilenò lui.
Non sapendo cosa rispondere per la vergogna, Crimson Rose si ricompose in silenzio i boccoli dorati che le coprivano il viso e poi riprese a raccontare :
 
“ Stessa fu la sorte del suo regno.
Ogni essere vivente che ne faceva parte si addormentò nel preciso istante in cui la giovane venne accolta tra le braccia di Morfeo .
Il re e la regina, nonché suoi genitori, caddero addormentati sui rispettivi troni. Le colombe sul tetto, i cavalli nelle stalle e addirittura le mosche che volavano sul fieno non fecero eccezione.
Tutto il regno fu dunque avvolto da un silenzio che ancor oggi rimane ininterrotto.
Col tempo i roseti di rose bianche, simbolo stesso del regno di Rosaspina, crebbero rigogliosi avvolgendo la principessa in un letto di candide rose, e con essa ogni muro, ogni stanza, ogni palazzo,  fino ad ricoprire l’intero regno impedendo così ad ogni essere vivente di poter entrare incolume in contatto con quel luogo profondamente addormentato…”

 
- Mi perdoni se la interrompo di nuovo fata Crimson Rose, ma non vi è modo di sciogliere questo sortilegio? - chiese il principe seduto alla finestra fingendo di osservare il lento schiarire del cielo, pur di nascondere, accecato dall’orgoglio, la curiosità che trapelava con forza dai suoi occhi cristallini .
- Ovviamente! Che domande! Ogni sortilegio ha sempre una soluzione! - rispose lei con tono freddo ed irritato.
Crimson Rose non eccelleva di certo tra le fate nella virtù della pazienza. Non sopportava l’essere interrotta di continuo mentre parlava,  soprattutto se l’interlocutore in questione non era altri che un principe viziato e pieno di sé.
Per questo motivo la fata gonfiò le guance rosee come una bambina capricciosa ed incrociò le esili braccia in segno di protesta.
Le fate sono creature buffe e particolarmente infantili, non solo nell’aspetto ma anche nell’animo, un po’ come i folletti, e Crimson Rose non faceva di certo eccezione.
Silenzio.
Il principe attendeva con ansia di sapere quale fosse il modo per porre fine al terribile sortilegio del regno addormentato, ma non ricevette risposta; ottenne soltanto un insopportabile silenzio che parve a lui essere interminabile.
- Andiamo Crimson Rose! Perché non rispondi?! Non vedi che è già l’alba?! - esclamò il principe con tono impaziente voltandosi in cerca del minuto corpo della fata.
Gli occhi cristallini del principe non riuscirono tuttavia a trovare l’oggetto della loro ricerca.
Il sole aveva già iniziato a compiere il suo quotidiano viaggio nel cielo, e come ogni mattina Crimson Rose era scomparsa lasciando al suo posto soltanto un manciata di polvere fatata.
- Maledetta Crimson Rose, scompari sempre sul più bello!- borbottò il principe ormai di cattivo umore.
Avrebbe dovuto aspettare che calasse nuovamente la sera per poter parlare ancora con la sua capricciosa amica.
 
 
Spazio dell’autrice : Salve a tutti!
Sono Aoinee e questa è la prima ff originale che scrivo.
All’inizio avevo in mente una trama diversa da quella che alla fine ho scelto di seguire.
In origine doveva trattarsi di un racconto un po’ meno fiabesco e decisamente più crudo, dove il tanto famoso principe Azzurro era un sanguinario principe necrofilo, ma alla fine ho deciso di accantonare temporaneamente il progetto e seguire una via un po’ più classica^^”
Il primo capitolo è corto ed è un po’noiosetto, ma dai prossimi due capitoli vedrò di movimentare un po’ le cose e di intrecciare pian piano altre fiabe tra le quali : Cenerentola e Biancaneve che sono strettamente legate al principe Azzurro, ma anche la non molto conosciuta in Italia Madame Holle e la filastrocca inglese di Humpty Dumpty.
Beh che dire, spero di riuscire ad aggiornare ogni settimana =)
A presto!
 
Ringraziamenti : vorrei ringraziare Daek e Maya_Moon per aver recensito ( non mi sarei mai aspettata delle recensioni, grazie mille ;3; ) , ChibyRoby per averla aggiunta fin da subito alle seguite ed in fine Shareeza per averla aggiunta alle seguite =) .
   
 
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