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Autore: eli2205    23/01/2013    1 recensioni
Ancora alle prese con gli scoiattoli, Cara? *chiese Leo avvicinandosi a lei. Il cuore della Mordsith batteva a mille, com'era possibile? com'era possibile che Leo fosse lì, vicino a lei. Leo era morto, bruciato da un incantesimo di Nicci. lo ricordava bene quel giorno... e invece... lui era lì, vivo, proprio davanti a lei. Era forse impazzita?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Cara, Kahlan, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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*la foresta quel giorno era davvero silenziosa, si riusciva a sentire il fruscio del vento tra le foglie, il rumore dell'acqua di un ruscello poco lontano dal piccolo accampamento che lei e i suoi compagni di viaggio avevano costruito la sera prima. Richard, Kahlan e Zedd dormivano, avvolti nei loro sogni. Cara invece di sogni non ne faceva quasi mai, era troppo presa dalla realtà, dalle cose reali e tangibili, non avrebbe mai sognato qualcosa di inverosimile, le mordsith non riuscivano a sognare un mondo migliore. lei poteva solo ripensare ai suoi sogni da bambina, quando ancora era dolce, innocente, la bambina più buona di tutto il suo villaggio. da piccola voleva essere una curatrice, voleva curare le persone, gli animali con gli infusi e le erbe che avrebbe preparato lei di buon grado. ma non era stato così. le Mordsith prendendola, avevano spento in lei ogni desiderio di rivalsa, ogni sogno possibile. era diventata una macchina da guerra, creata solo per difendere il lord darken rahl. Tutte le sue fantasie erano scomparse la prima volta che aveva impugnato l'agiel per uccidere. la prima volta che aveva ucciso qualcuno, quel qualcuno era stato suo padre.

Cara era seduta su un masso, in attesa del risveglio dei suoi amici, ma ci sarebbe voluto ancora un po' prima che qualcuno si alzasse, era da poco sorto il sole, l'aria era fresca e tranquilla. ma non si poteva mai sapere se il pericolo fosse dietro l'angolo, meglio stare sempre all'erta, si ripeteva lei.
di tutta l'educazione che le mordsith le avevano impartito, le era rimasto solo il carattere duro e distaccato e non era un bene per stringere rapporti personali. Da quando era con Richard e Kahlan molte cose erano cambiate, li vedeva si come amici, ma non riusciva a capacitarsi di questo pensiero, pensava che stesse esagerando a considerarli così, forse non era nemmeno una loro amica. probabilmente si servivano di lei per maggiore protezione...
Scosse la testa, che stava pensando? Il cercatore e la Depositaria erano suoi amici e gli amici non pensavano questo.
mentre era assorta nei suoi pensieri sentì poco distante da lei un rumore di rami che si spezzavano. qualcuno era lì ad osservarla. si girò di scatto, non vide nessuno e si alzò dal masso. prese l'agiel in mano, il dolore che le procurò l'arma al contatto con la mano guantata di rosso le fece stringere i denti per qualche secondo. un'agiel faceva male anche alle mordsith, questo non lo sapeva quasi nessuno*
chi è? 
*domandò osservando gli alberi intorno a sè. ancora rumore di rami spezzati e una figura che uscì allo scoperto. Cara ebbe un sussulto, restò ferma lì, paralizzata dalla persona che aveva lì davanti*
Cara 
*quella voce risuonò nella sua mente altre tre volte, prima che lei potesse fare o dire qualcosa, ma rimase a bocca aperta a guardare quell'uomo*
ancora alle prese con gli scoiattoli, vero?
*sorrise lui, Cara incredula, non avrebbe mai immaginato di ritrovarselo davanti vivo. l'ultima volta che l'aveva visto il suo aspetto non era dei migliori, era stato bruciato da un incantesimo lanciato dalla sorella dell'oscurità Nikki e lei non aveva potuto fare niente per riportarlo in vita*
Leo
*disse in un sussurro. era una visione? era tutta immaginazione, era impazzita sicuramente. aveva forse mangiato qualcosa andata a male e ora le allucinazioni le facevano credere qualcosa che non era vero.
si avvicinò, per toccarlo, per vedere se era davvero lui, se era lì con lei. anche lui si avvicinò per abbracciarla e lei affondò letteralmente tra le suo braccia, come se tutto ad un tratto il punto focale del suo equilibrio mentale e fisico fosse proprio lui.
non era possibile, non poteva essere vero. lui era morto. ma intanto lei lo stava abbracciando, i loro corpi erano a contatto, possibile che un'allucinazione portasse anche alla perdita dei sensi, non solo della vista ma anche del tatto, dell'olfatto e dell'udito?*
Si, sono io...
*le accarezzava i capelli come mai aveva fatto quando era vivo e aveva sostituito Richard nella missione di Cercatore di verità. tutti i ricordi di Cara riaffiorarono nella sua mente, come un fiume in piena, le emozioni cominciarono a fuoriuscire dalla dura corazza di mordsith che si era fatta in tutti quegli anni e calde lacrime solcarono le sue guance. Leo le prese il viso tra le mani, lei non voleva farsi vedere debole, non lo era, perchè stava piangendo? si ricordò delle parole che una volta disse a Kahlan che piangeva sulla spada della verità: l'amore rende deboli. lei era diventata debole per amore. ma in quel momento poco le importava della debolezza, voleva perdersi in quel romantico abbraccio, trasformarlo in qualcosa di più, in un bacio magari. come se lui le avesse letto nella mente, le alzò il mento con un dito e come aveva visto fare tante volte a richard e kahlan, le loro labbra si posarono dolcemente le une sulle altre. 
restarono così per qualche minuto, scambiandosi l'amore che non erano riusciti a scambiarsi prima. era incredibile, una mordsith non amava, non provava niente, invece Cara riusciva a sentire tutto quello che le donne della sua età sentivano, le emozioni del cuore che in quel momento batteva a mille, manco stesse combattendo contro migliaia di Baneling. 
Cara aveva perso se stessa, aveva perso la mordsith che era in lei e aveva ritrovato la bambina, dolce e romantica. si staccarono l'uno dall'altro, rimanendo pur sempre abbracciati*
Mi sei mancata, Cara 
*quelle parole le parvero così estranee. nessuno le aveva mai detto una cosa del genere, ora che le sentiva provava qualcosa di incredibile e indicibile. è amore, avrebbe detto Kahlan. aveva ragione, era amore. lei non aveva mai amato nessuno e ora le sembrava tutto così strano. qualcuno che potesse provare qualcosa per lei, non odio, ma vero amore.*
anche tu, Leo, mi sembra impossibile tutto questo. Come...? 
*non riuscì a completare la frase, ovviamente intendeva come era possibile che lui fosse lì*
non lo so, so solo che ora sono qui 
è un sogno? *gli chiese, staccandosi da lui*
se è un sogno, ucciderò chiunque mi svegli. *la baciò di nuovo e lei si fece trasportare da quel gesto.
poi lui si allontanò per pochi istanti e raccolse un fiore tra l'erba*
questo è per te
*Cara lo prese in mano, ma cominciò a sentire solletico al naso, era allergica ai fiori. Leo rise* la tua allergia, vero? hai ragione, scusa 
*anche lei rise* già... ma apprezzo il gesto, sai? *la prima volta che lui le aveva regalato un fiore lei l'aveva guardato storto per un po', ma l'aveva tenuto sempre accanto, non se n'era mai separata. poi il suo carattere da mordsith riprese il sopravvento, incrociò le braccia* mi spieghi come hai fatto a trovarci? lasciamo tracce così visibili?
*lui scoppiò a ridere per quel cambiamento così netto* no, ho seguito il mio cuore e ti ho ritrovata 
si certo. avanti, come hai fatto a trovarci? 
*la faccenda era seria, se lui era riuscito a trovare le loro tracce, avrebbe potuto farlo anche una sorella dell'oscurità. dovevano nascondere meglio i loro movimenti o sarebbero stati in guai seri*
le ragnatele. questo tratto di strada non è frequentato molto e i ragni possono costruire ragnatele dappertutto. quando sono passato di qui, ho notato che le ragnatele non c'erano più. *mentre parlava le indicò alcuni alberi e piccole ragnatele distrutte dal loro passaggio. i ragni ci avrebbero messo tempo a farne di altre*
la prossima volta dovete stare più attenti. ma non parliamo di questo... cosa hai fatto tutto questo tempo?
*lei sorrise* ho combattuto gli scoiattoli
*scoppiarono a ridere* hai senso dell'umorismo, Cara. è una dote particolare per le mordsith.
*lei tornò pensierosa* si, sono una mordsith particolare io... 
*lui la guardò negli occhi* sei speciale, è questo che conta.
*prima che potesse rispondere qualcos'altro, sentì un altro rumore poco lontano da loro, altri rami spezzati. non era solo una, ma più persone insieme che si avvicinavano a loro. Cara riprese l'Agiel in mano, Leo era indifeso, non aveva armi con sè, doveva difenderlo, non voleva perderlo di nuovo. 
ad un tratto uscirono allo scoperto cinque sorelle dell'oscurità, nei loro abiti rossi, con le loro armi magiche. anche un solo graffio di quell'arma poteva portare alla morte.
una delle sorelle si avvicinò a lei, Cara con un calcio la fece sbalzare all'indietro, ma quella non si arrese e lanciò la sua arma verso la mordsith, che riuscì a deviarla con la magia, colpendo la sorella dritta al cuore. fuori una. 
un’altra sorella dell’oscurità la raggiunse, menando l’arma a destra e a sinistra. Cara riuscì a parare tutti i colpi e poi puntò la sua Agiel sul braccio della donna che urlò di dolore. Ci mise abbastanza forza da romperglielo, poi le diede un calcio in faccia e quella cadde a terra. Fuori due *
Leo, va a chiamare Richard e Kahlan 
*disse continuando a combattere contro le altre tre rimanenti. Presto ne uccise un’altra, ma si procurò alcuni tagli. Per qualche motivo, non volevano ucciderla, e non riusciva a capire come mai Richard e Kahlan non sentissero tutto quel frastuono. 
un’altra sorella dell’oscurità era morta, ne mancava una sola e sarebbe ritornato tutto tranquillo. Ma prima che potesse sferrare un altro colpo, qualcuno la prese da dietro, avvolgendo il suo collo con il braccio e puntando un pugnale dietro la schiena. La cosa che sorprese di più la mordsith era che era proprio Leo dietro di lei.
restò immobile, non tanto perché non sapeva come liberarsi, ma perché era scioccata da quella situazione. Poi da dietro un albero spuntò Sorella Nikki. 
non le cadde l’agiel dalla mano solo perché era l’unica arma che avrebbe potuto usare contro loro, ma avrebbe voluto tanto urlare tutto il suo dolore e la sua rabbia. *
Leo, che stai facendo? * gli chiese in un soffio, era impossibile* 
non lo vedi anche tu * rispose lui in tono distaccato, come se tutto quello che aveva detto prima non l’avesse pensato per davvero. Era tutta una menzogna? Cara sperò con tutto il cuore che fosse un incubo. Era paralizzata, non aveva la forza di muoversi ,di controbattere, di attaccare. Avrebbe potuto farli fuori entrambi se avesse voluto, ma era immobile. Riuscì a trattenere le lacrime e ad assumere il volto duro di mordsith che aveva sempre avuto. Il dolore fisico lo sopportava bene, quello mentale un po’ meno, ma riuscì a controllarlo.
Nikki si avvicinò a lei, sorridendo beffarda, come se tutto stesse andando secondo i suoi piani* 
Cara, sei sorpresa? 
*nikki fece un gesto con la mano a Leo e lui lasciò la presa, poi si avvicinò alla maga *
vedi, io e Leo abbiamo passato tanto tempo insieme nelle ultime settimane
*com’era possibile che Leo avesse dimenticato che era stata proprio Nikki a ucciderlo?*
abbiamo stretto un ottimo rapporto...
*continuò lei*
perchè fai questo? 
*Nikki la guardò, gli occhi erano due fessure* tu mi hai ucciso, Cara, te lo sei dimenticato? hai lanciato una freccia e mi hai ucciso, ora io ti rendo lo stesso favore. 
*si avvicinò a leo, e gli accarezzò la guancia* 
Leo è sotto incantesimo, non ti farebbe mai del male, ho letto i suoi pensieri. sono stata io a ordinarglielo con la magia...
*detto questo prese il pugnale da mano del ragazzo e glielo piantò in pieno petto*
Leo!! *urlò lei, inginocchiandosi accanto a lui*
Cara, perdonami... *disse lui ed esalò l'ultimo respiro*
*Cara sapeva che se avesse voluto avrebbe potuto uccidere la sorella dell'oscurità ancora una volta, la rabbia stava prendendo il sopravvento su di lei. se fosse stata una Depositaria avrebbe sicuramente manifestato il Con dar, la furia del sangue, ma lei era una mordsith, e le mordsith manifestavano la rabbia attraverso l'Agiel*
purtroppo per te, ho appreso la magia delle depositarie e uso il loro potere.
*detto questo la mordsith non ebbe neanche il tempo di controbattere, Nikki era una maga potentissima, con un movimento fulmineo posizionò la sua mano intorno al suo collo e liberò il suo potere*

Cara, Cara, svegliati! Cara! *era la voce di Richard. Cara si sedette di scatto, aveva l'affanno ed era tutta sudata. accanto a lei c'erano Richard e Kahlan preoccupatissimi* cosa è successo? *le chiesero*
era un incubo *disse lei cercando di riprendere la calma. sembrava così reale.
ci siamo qui noi ora *disse Richard. la mordsith fece un mezzo sorriso, quell'incubo l'aveva scioccata*
sto bene! *disse quasi per autoconvincersi che era così, anche se era una bugia. si alzò e si spolverò i vestiti. fece un grosso respiro, era notte fonda, si era addormentata durante il turno di guardia? probabilmente si* scusate, è stata colpa mia, tornate a dormire 
*con lo sguardo privo di espressione ritornò a sedersi su un sasso lì vicino, il ruscello che si sentiva in lontananza*
  
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