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Autore: p a n d o r a    23/01/2013    3 recensioni
I capelli biondi sparsi sul cuscino, fatta eccezione per pochi fili dorati che graziosamente le ricadevano sulle labbra rosee socchiuse da cui soffiava il leggero respiro del sonno, le braccia nude e candide piegate vicino al petto, le gambe che emergevano dalle lenzuola e terminare in due piedi sottili e curati accavallati l’uno sull’altro, Ino Yamanaka dormiva di un sonno profondo ed elegante. Sembrava quasi un film quando all’improvviso la porta si aprì sbattendo e rivelando un Shikamaru Nara evidentemente arrabbiato con le braccia conserte che gridava con una faccia mista tra l’indifferente e lo spazientito.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara, Un po' tutti | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie, Contesto generale/vago
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I capelli biondi sparsi sul cuscino, fatta eccezione per pochi fili dorati che graziosamente le ricadevano sulle labbra rosee socchiuse da cui soffiava il leggero respiro del sonno, le braccia nude e candide piegate vicino al petto, le gambe che emergevano dalle lenzuola e terminare in due piedi sottili e curati accavallati l’uno sull’altro, Ino Yamanaka dormiva di un sonno profondo ed elegante. Sembrava quasi un film quando all’improvviso la porta si aprì sbattendo e rivelando un Shikamaru Nara evidentemente arrabbiato con le braccia conserte che gridava con una faccia mista tra l’indifferente e lo spazientito. - INO! ALZATI DANNAZIONE. - Ino in tutta risposta prese uno dei mille cuscini che stavano sul letto e glielo buttò contro. - ZITTO DEFICIENTE! NON URLARE! - mugugnò qualcosa che assomigliava a un ‘va a quel paese’ e si girò dall’altro lato continuando a dormire. Shikamaru attraversò la stanza e senza ripeterlo tante volte alzo il materasso facendo cadere una Ino furiosa e stressata a terra. - MA DICO IO, TI SEI BEVUTO IL CERVELLO? - Il moro non rispose e si limitò ad guardarla con fare scettico, anche se dovette distogliere immediatamente lo sguardo quando vide che a coprire Ino c’era solo un sottilissimo lenzuolo. La ragazza notò il disagio di Shikamaru e, solo a quel punto, si rese conto delle sue condizioni. Divenne rossa come un pomodoro in tempo di record e urlò al ragazzo. - MA SEI SCEMO? ESCI SUBITO DALLA MIA STANZA! - Shikamaru si avviò verso la porta e prima di sparire nella curva dell’appartamento disse - Muoviti, signorina mutandine rosa. - Questo fece imbestialire la bionda che gli buttò dietro un altro cuscino che però riuscì a colpire soltanto il muro.
*
Non ci volle molto, fortunatamente, che Ino scese di casa e trovò uno Shikamaru spazientito che appena la vide disse - Ce l’hai fatta! - e un Choji che trangugiava patatine a tutto spiano. - Bonfiorno Ino. - Lei sorpassò i due dicendo. - Choji, ingoia prima di parlare. -  Shikamaru sbuffò. - Non fare la maestrina! - Lei si beffeggiò di lui e continuò a camminare. Arrivati a scuola si ritrovarono ai piedi un Naruto con una guancia gonfia e più avanti una Sakura infuriata che urlava. - NON CI RIPROVARE UNA SECONDA VOLTA! - Ino andò subito da Hinata e Tenten. - Buongiorno ragazze, scusate il ritardo! - Le due le sorrisero e dopo qualche secondo anche Sakura si unì al gruppetto, mentre Shikamaru aiutò Naruto ad alzarsi e andò nel gruppo dei ragazzi. La giornata trascorse velocemente e durante la pausa pranzo i gruppi si riunirono in cortile. Sakura guardò Ino con sguardo indagatore per un po’ dopodiché parlò. - Ino, allora? Che aspetti? - La bionda rimase un po’ stupita. - A fare cosa? - L’altra incrociò le braccia e sbuffò come per dire ‘mi sembra ovvio’. - Cosa nascondete tu e Shikamaru? - Ino arrossì immediatamente, ma continuava a non capire l’amica. - Come scusa? - Sakura si piegò in avanti puntando l’indice sul petto della ragazza. - Pensi che siamo così stupide? - Ino rivolse uno sguardo a Hinata che però non sapeva nemmeno lei cosa la rosea intendesse. - E’ tutto il giorno che non appena gli passi davanti ti guarda come se ti volesse saltare addosso! - concluse infine guardandola con occhi assottigliati. La bionda cercò di giustificarsi ma a quel punto entrò in gioco Tenten che esclamò da sopra un albero. - E’ vero! - saltò giù e si avvicinò alle altre. - Io ho notato addirittura che si è leccato le labbra una volta. - A quel punto Ino non poteva più fare la finta tonta, così azzardò a parlare. - Bhè, in effetti stamattina c’è stato un piccolo incidente.. - Sakura urlò indispettita. - E cosa aspettavi a dircelo? - La ragazza abbassò lo sguardo. - Ma non è nulla di che.. Non ritenevo fosse importante. - Hinata le mise una mano sulla spalla sorridendo. - Sei nostra amica e tutto quello che ti succede per noi è importante. - Ino sorrise e Sakura intervenne. - SOPRATTUTTO SE RIGUARDA TE E QUEL TIPO LÌ - gridò indicando nella parte di Shikamaru che fortunatamente non aveva sentito. - MA SEI CRETINA?!?! - La bionda affibbiò un pugno sulla nuca dell’amica. - SE URLI UN ALTRO PO’ TI SENTONO ANCHE AL VILLAGGIO DELLA SABBIA! - Hinata si fece scappare una risata, Tenten si mise una mano sulla fronte bisbigliando. - Sei sempre la solita. - e Ino si calmò per spiegare, finalmente, quello che era successo. - In breve.. Mi ha buttato giù dal letto, però.. Ecco... Avevo addosso soltanto un lenzuolo. - Sakura cacciò un urlo, Hinata inarcò le sopracciglia e Tenten si mise a ridere. - Vivi in casa con due ragazzi, hai sedici anni e ti permetti di dormire mezza nuda?!??! - La rosea era allibita. La ragazza tentò di inventare una scusa convincente, ma con scarsi risultati. - Eh brava la nostra Ino, non mi stupisco che ora Shikamaru brami il tuo corpo. - esclamò Tenten. La bionda arrossì immediatamente ma in suo soccorso arrivò la campanella. La giornata scolastica finì senza altri intoppi, ma il ritorno a casa fu peggiore del previsto. Ino camminava davanti ai due ragazzi e si sentiva costantemente osservata, non da Choji, lui era troppo stupido per pensare a questo genere di cose, ma Shikamaru no, lui era tutt’altro che stupido. Arrivati a casa la ragazza si rifugiò nella sua stanza senza rivolgere parola a nessuno. Continuò a fare lo stesso per una settimana intera. La mattina si alzava e precedeva i ragazzi a scuola, il pomeriggio tornava e si chiudeva nella stanza, usciva solo per la mezz’ora della cena e poi di nuovo nel rifugio. Questa storia stava durando talmente a lungo che Shikamaru ne era stufo, così una mattina finse di stare male per non andare a scuola, la bionda pensò che fosse un sollievo, ma ancora non aveva capito il piano del ragazzo. Infatti appena tornata da scuola, si diresse verso la sua stanza e chiuse la porta senza però rendersi conto che alle sue spalle c’era qualcuno. Lanciò lo zaino in un angolo indefinito della camera e si gettò sul letto quando all’improvviso sentì qualcuno tossire, questo la fece girare su se stessa e la fece ritrovare faccia a faccia con il tanto temuto ragazzo, il quale lentamente iniziò ad avvicinarsi a lei. - Perché mi eviti? - Ino indietreggio visibilmente agitata. - Ma non eri malato? - Shikamaru ghignò e iniziò a salire sul letto. - Rispondi prima alla mia domanda. - Lei indietreggio arrossendo fin quando il muro non glielo impedì. - N-Non ti evito. - Disse con voce tremante ma il moro non arrestava la sua rincorsa avvicinandosi sempre di più. - Perché menti? - La sua voce era diventata così affascinante e tremendamente sexy. - N-Non sto mentendo. - Shikamaru si avvicinò così tanto a lei da costringerla a chiudere gli occhi, una mano andò a toccare una coscia della ragazza e l’altra si era immersa nei suoi lunghi capelli biondi, lui si avvicinò piano alla sua bocca. Questo era invitante, Ino doveva ammetterlo, ma non abbastanza da lasciare che lui se ne approfittasse. - NO! - urlò tenendo ancora gli occhi chiusi, ma come risposta senti solo un soffio sul volto, aprì gli occhi e si trovò davanti la faccia indifferente di Shikamaru che le fece assumere un’aria confusa. - Stupida. - Il moro le diede un colpetto sulla fronte con le dita, dopodiché si alzò dal letto e si avviò verso la porta. - Certo che sei proprio una credulona, signorina mutandine verdi e gialle. - La rabbia fece scoccare a Ino un cuscino nella direzione del ragazzo che però fu più lesto di lei e chiuse in tempo la porta. - CRETINO! - urlò Ino indispettita e tremendamente rossa in volto da dietro la porta. Shikamaru sorrise teneramente e bisbigliò con un filo di voce che non poteva essere sentito. - Ti amo anche io.. -
 
FINE!

 
N. d. A.
Okay, ho scritto questa Fan Fiction di getto, ed era partita come una cosa comica che poi si è evoluta in una specie di Shojo, vabeh lasciamo stare. D:
Se volete buttarmi qualcosa dietro, vi prego non mobili o robe simili, ho troppi bernoccoli. c.c
Volevo incentrare la Fic sul reale sentimento di Shikamaru che effettivamente esiste però lo reprime per non rovinare la loro amicizia. Lo so che fa schifo ma è stato un momento di noia, comprendetemi. T.T
LittleHippie_Amber
  
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