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Autore: bieberiscoming    23/01/2013    5 recensioni
Ci indicava ai suoi amici,che ci guardavano ridendo,ma noi che potevamo fare?Eravamo al primo anno di liceo,ancora non eravamo abituate a quel mondo,a come ci si comportava,eravamo ancora ingenue,con la testa tra le nuvole.
Insomma,per amore si fa qualsiasi cosa,anche la più stupida,ma noi facevamo solo cose stupide.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fall.

L'avevo visto di passaggio, più che visto l'avevo intravisto, ma c'è stato qualcosa di lui che mi ha subito attratta.
Dopo essergli passata accanto mi sono girata per osservarlo meglio. Era alla macchinetta della scuola, a prendere qualcosa da mangiare. Probabilmente aveva finito di fare educazione fisica perchè era in tuta.
I capelli scuri erano composti a mò di cresta e la maglietta bianca faceva risaltare la sua pelle ambrata.
Purtroppo lo persi tra la folla di ragazzi che camminava per l'agorà, la grande piazza dove si passava l'intervallo.
Anche se l'avevo visto solo una volta già era nella mia mente, non riusciva proprio ad andarsene di lì. Dopo qualche giorno lo rividi, ero così elettrizzata, era bellissimo,anche troppo per me.
Cominciai a farmi tanti di quei sogni mentali, che solo una ragazza poteva fare. Ma vederlo di rado ogni tanto non mi bastava, volevo vederlo di più.
Così ,insieme ad una mia amica cominciammo le nostre indagini, scoprimmo che era di terza, si chiamava Zayn.
Sapevamo l'orario in cui usciva da scuola, e coincideva con quello nostro, la fortuna era dalla nostra.
All'inizio era tutto normale, nessuno sapeva niente delle nostre ricerche o della nostra 'cottarella'.
Ma poi si venne a scoprire, era troppo evidente.
Facevamo certe figuracce che nessuno se le sarebbe mai dimenticate.
Quando lo vedevamo passare ci agitavamo, saltavamo dalla gioia, proprio come delle bambine che avevano ricevuto il loro regalo di compleanno.
E poi se ne accorse anche lui, quando facemmo una figura, ma proprio di merda, che era impossibile non capire che gli andavamo dietro.
Ci indicava ai suoi amici, che ci guardavano ridendo, ma noi che potevamo fare?Eravamo al primo anno di liceo, ancora non eravamo abituate a quel mondo, a come ci si comportava, eravamo ancora ingenue, con la testa tra le nuvole.
E in più quella situazione ci divertiva, anche se venivamo considerate delle bambine cretine che non hanno mai visto un ragazzo in vita loro.
Non potevamo fare altro che continuare ad osservarlo da lontano o da vicino, vederlo parlare con i suoi compagni, vederlo ridere, vederlo camminare o abbracciare qualche ragazza, in quel caso eravamo proprio gelose si.
Insomma, per amore si fa qualsiasi cosa, anche la più stupida, ma noi facevamo solo cose stupide.
Poi però mi stancai, mi stancai di andare dietro un ragazzo che mi dava della stupida, a cui non sarei mai piaciuta. Non ero il tipo, non ero abbastanza alta, abbastanza bella, abbastanza simpatica.
Non ero il tipo di ragazza che piaceva, che interessava. Ero quel tipo di ragazza non considerata, presa in giro e sottovalutata.
Me ne feci una ragione e cominciai a non andargli più dietro, a non seguirlo più con la coda dell'occhio, a non pensarlo più.
Quest'ultimo mi riusciva male però, era dannatamente bello.
Aveva quel sorriso che ti riempiva il cuore, per quanto fosse bello, era spontaneo,era sincero.
E lui non aveva mai quel sorriso quando mi incontrava.
Tra lo studio e altri impegni, con buona volontà, riuscì a non pensare più a quel ragazzo che mi aveva letteralmente fatto impazzire.
Il primo anno di liceo finì, passò anche l'estate, una normalissima estate e poi di nuovo in quella prigione comunemente chiamata scuola.
Andava tutto bene fin quando non lo incontrai, era sempre lo stesso, sempre lo stesso sguardo, sempre quel suo atteggiamento che tanto mi piaceva, sempre quel sorriso spontaneo.
Colpita in pieno.

Ma in un'estate ero cambiata, non ero più quella ragazza che si esaltava a vederlo, morivo dentro ogni volta che incrociavo il suo sguardo si, ma sapevo contenermi.
Ormai quando lo vedevo non era più per mia spontanea volontà, più non lo volevo vedere e più mi si parava davanti.
Cominciai ad ignorarlo, quando lo vedevo anche da lontano cambiavo strada, mi giravo, facevo di tutto per non vederlo.
Lui aveva la sua ragazza, con cui passava gli intervalli, aveva tanti amici, era tanto amato.
Io invece, troppo timida, troppo insicura e troppo tutto.

Ma poi qualcosa cambiò, cambiò quando lo vidi sorridere mentre mi osservava, cambiò quando ormai ero completamente rassegnata.
Era febbraio, il freddo si faceva sentire. Il tempo era strano, nell'arco di una giornata variava da un temporale, nuvoloni grigi, vento a raffica, pioggia a dirotto compresi, a bel tempo, il sole rendeva più tiepida l'aria e spuntava qualche sorriso nel vedere il cielo rischiararsi.
Mercoledì,odiavo quel giorno della settimana,era il più stressante di tutti,troppe materie impegnative tutte in sei ore.
Finalmente uscì da scuola, aspettai per un pò la mia migliore amica, poi mi imcamminai a raggiungere la macchina di mia madre.
Cominciò a piovere forte, e io per proteggermi avevo un ombrello che non era messo in buone condizioni.
Ero congelata, morivo dal freddo, mia madre ancora non arrivava.
Stavo perdendo le speranze quando sentì qualcuno avvicinarsi a me e con sicurezza porgermi il suo ombrello.
Mi girai e vidi quei occhi marroni che tanto avevo pensato.
Mi girai e vidi quel sorriso che tanto avrei voluto tutto per me.
Mi girai e vidi il ragazzo per cui avevo fatto tante scemenze.
Non sapevo che dire,ero sconvolta.
Stavo per aprire bocca quando cominciò a parlare 'lo so che non ti aspettavi che venissi da te, che adesso non sai cosa dire,quindi parlo io.'
Non riuscivo a guardarlo negli occhi, non aveva il coraggio di guardare nessun ragazzo negli occhi ,mi sentivo troppo insicura.
'Guardami però, vorrei non essere la causa della tua tristezza, vorrei non aver riso di te, vorrei non averti sottovalutata, lo vedo che cerchi di cambiare strada quando passo, che cerci di non guardarmi, lo vedo che mi ignori.'
'questo probabilmente qualche mese fa mi avrebbe fatto solo piacere, ma adesso mi rattrista, perchè c'è qualcosa in te di diverso, dammi l'opportunità di conoscerti meglio, di renderti felice, dammi la possibiltà di farti sorridere, perchè quando ti vedo sorridere da lontano, con i tuoi amici ,sorrido anche io.'
detto questo si avvicinò a me, mi prese il mento tra le mani e appoggiò le labbra sulle mie, con delicatezza.
Era cambiato tutto in così poco tempo, e non me ne ero neanche accorta.

Saalve!

Questa è la mia prima os,non è niente di particolare,non è niente di niente,ma volevo tanto scriverne una.

La storia è vera,tranne l'ultima parte,quella ancora aspetto che arrivi.(?)

Insomma,vorrei sapere cosa ve ne pare,quindi se lasciate una recensione ne sarei felice davvero,asdgh.

Ho anche un'idea per una fanfction,ma dipende tutto da questa os,se a qualcuno piace come scrivo,penserò se farla o meno.

su twitter sono @candvato potete scrivermi anche da quì,baci!

  
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