Farla sorridere.
Harry
adora vedere sua figlia sorridere: le si illuminano gli occhi, di un
insolito
color miele, e in qualche modo il suo viso sempre troppo serio si
ammorbidisce.
Carrie
non ha mai sorriso molto, dopotutto prima di essere adottata con suo
fratello
Lucas non aveva molti motivi per farlo, e Harry si sente orgoglioso,
oltre che
estremamente felice, ogni volta che le sue labbra si piegano verso
l'alto: lui
e Louis stanno facendo un ottimo lavoro, se i suoi sempre
più frequenti sorrisi
sono un buon parametro di giudizio.
Quel
giorno hanno deciso di andare a fare shopping in centro, insieme, dal
momento
che Lucas e Louis sono andati allo stadio a vedere una qualche partita
di
calcio; a Harry non è mai piaciuto molto girare per negozi,
lo trova
estenuante, ma ha dovuto riconoscere di non aver comprato nessun abito
nell'ultimo anno, e che il suo guardaroba ha bisogno di
novità. E, dopotutto,
Carrie ha ormai tredici anni e il suo corpo sta cambiando; per non
parlare
dell'impossibilità fisica di Harry, a volte, di dire di no
davanti ai suoi
occhi speranzosi.
Sta
aspettando fuori dal camerino di Carrie, quando all'improvviso gli
viene una
gran voglia di ridere al ricordo delle prime mestruazioni della figlia:
era
stato Louis a spiegarle perché
le sue
mutandine fossero sporche di sangue, sorridendo tranquillo e
rassicurante,
mentre Harry non era stato in grado di rilassarsi fino a quella notte
perché,
dannazione, la sua bambina stava crescendo e lui non aveva alcun potere
a
riguardo.
– Pa?
– chiama Carrie, prima che il suo viso faccia capolino da
dietro la tenda
viola: ha i capelli chiari scompigliati, ma è comunque
bellissima. Quando esce
dal camerino, però, Harry non riesce a trattenere un
grugnito perché, davvero,
non è pronto a vederla con addosso una gonna così
corta e un top così stretto e
scollato. – Come sto? – chiede lei, ignorando il
suo verso e facendo un giro su
se stessa per farsi guardare per bene.
– Sei
bella come sempre, tesoro, ma credo che quei vestiti ti facciano
sembrare un
po' troppo grande, – risponde Harry; ci vorrebbe Louis, pensa
intanto, sarebbe
sicuramente in grado di gestire la situazione meglio di me, come sempre.
– È
un problema? – domanda allora Carrie, voltandosi per studiare
il proprio
riflesso allo specchio e aggrottando appena le sopracciglia sottili.
– Mary si
è vestita così l'ultima volta che siamo uscite
insieme, ha detto che avrei
dovuto farlo anche io, – aggiunge dopo un attimo, mordendosi
l'interno delle
guance e cominciando a giocare nervosamente con il bordo del top.
È il
turno di Harry di aggrottare le sopracciglia: quella Mary non gli
è mai
piaciuta molto, sul serio, e l'idea che abbia suggerito a Carrie di
fare
qualcosa che la rende così nervosa lo fa quasi arrabbiare.
– E
tu cosa ne pensi? – chiede, avvicinandosi e posandole una
mano sulla spalla;
non è sicuro al cento percento che la risposta gli
piacerà, ma se Carrie è
convinta di voler cambiare look in quel modo, di certo non le
metterà i bastoni
tra le ruote.
– Non
lo so, – borbotta la ragazzina, incrociando le braccia sul
petto per nascondere
l'accenno di seno che si vede dallo scollo del top, – non
sono molto a mio
agio, ho solo voglia di mettermi un paio di pantaloni e rubare uno dei
maglioni
di papà.
Harry
non può fare a meno di ridacchiare, sollevato, e annuisce
prima di baciarle i
capelli.
– Che
ne dici se andiamo a casa a farlo, allora? Papà e Lucas
stanno per rientrare,
se vuoi possiamo comprare del gelato sulla strada e facciamo shopping
tutti
insieme la settimana prossima, – propone con un sorriso, e
l'espressione di
Carrie cambia all'istante; sorride anche lei, ora, con le labbra e con
gli
occhi, e sembra che abbia il potere di illuminare il mondo intero.
– Voglio
fragola e cioccolato! – esclama, affrettandosi a spingerlo
fuori dal camerino
per rimettersi addosso i suoi vestiti.
Harry
sorride ancora, un calore nel petto che fino a tre anni prima solo
Louis era in
grado di fargli sentire; da quando Lucas e Carrie sono entrati nelle
loro vite,
però, è più forte, più
intenso di prima. Lucas, Carrie e Louis sono il motivo
della sua felicità, e vedere la sua bambina felice
è meraviglioso,
semplicemente splendido.
Salve
salvino, miei cari!
Questa
è un'altra storia scritta con un prompt della BDT (la tabella) di fanfic100_ita,
yay, per essere precisi il numero ottantacinque,
“lei”. All'inizio doveva
essere una robaccia angst con Eleanor (♥) di
mezzo, ma poi Carletta mi ha fatto notare che, tipo, il 50% delle fic
che ho
già plottato sono angst e.. niente, non sono una grande fan
del genere; nel
senso, ci rimango male anche a scriverlo, non solo a leggerlo. Sono
malata, sì.
x3
Btw,
spero che questa cagatina vi sia piaciuta. È la prima (ma
non l'ultima) fic in
cui compare il personaggio di Carrie, la figlia adottiva di Harry e
Louis;
giusto per, Lucas è suo fratello più piccolo,
sono entrambi stati adottati
dagli Stylinson. ;) Questa, in particolare, è incentrata su
lei e Harry (yup,
Harry è il mio preferito in assoluto e fanculo),
perché il prompt richiedeva
una presenza femminile; è fluff, credo, ed è
ovviamente AU. Almeno il 75% delle
storie che scriverò con questi prompt saranno AU,
probabilmente, il mondo reale
mi deprime troppo per scriverci su. (E, wow, non ho mai usato delle
percentuali
così tanto spesso in delle note finali, lol.)
Comunque!
La
dedico alla mia Soulmate
perché è sempre impegnatissima con lo studio e
la scuola ed è stressata, e alla suddetta Carletta
perché, be', alla
fine è nata grazie alle sue lamentele sulla mia nuova e
strana affinità con
l'angst (lol, comunque ti tocca prepararti perché ce ne
sarà una marea lo
stesso).
Spero
vi sia piaciuta, davvero, gestire OC bambini (o comunque giovani) mi
piace da
matti ma non sono mai sicura di farlo bene. ._. Un bacio, e alla
prossima!