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Autore: xxphilofobia    23/01/2013    0 recensioni
I don't want another pretty face
I don't want just anyone to hold
I don't want my love to go to waste
I want you and your beautiful soul.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ADOLESCENCE? IS WORST.




6.30
 
 
Solita vita, solita mattina, solita scuola, è questa la vita secondo una qualunque adolescente che sta vivendo un periodo brutto.
Si brutto perchè, per quanto un sorriso finto possa essere evidente o no, rimane un sorriso finto.
Ed è questo che, Jennifer Smith, fa ogni giorno, cioè quello di fingere sorrisi alle persone che le circondano.
Ogni giorno, rimane un'ora davanti all'armadio nella speranza che un jeans e una maglia che nascondano l'evidenza del grasso le appaiano così all'improvviso, pensa di non essere abbastanza in tutto.
Si guarda allo specchio e inizia a pensare 'cos'ho fatto per meritarmi un corpo così orribile?' iniziando a piangere come ogni mattino, ma dopo un po' inizia a fare finti sorrisi perchè sa di dover affrontare i genitori e sa che non capirebbero il vero motivo delle sue lacrime.
Dietro i finti sorrisi ci sono quelle ragazze che hanno vergogna di indossare un jeans a vita bassa perchè mette in evidenza la pancia, ci sono quelle ragazze che odiano lo shopping per la paura di sentirsi dire 'mi dispiace ma non abbiamo taglie per lei', ci sono quelle ragazze che vorrebbero solo un'amica, ci sono quelle ragazze che vorrebbero imparare ad amare ma che soprattutto vorrebbero essere amate da qualcuno, ci sono quelle ragazze che ogni giorno devono sentirsi dire 'Ma guardati, sei grassa e sei un cesso' o 'Guardati sei un'anoressica, fai schifo'.
La società di oggi si chiede perchè le ragazze si tagliano, volete sul serio la risposta? La risposta è che siete voi che le spingete a tutto questo, siete voi a inculcarle nel cervello che sono brutte se hanno un filo di grasso in più o in meno, se le loro gambe non si toccano, se le loro caviglie sono quanto i vostri polsi.
 
 
Un giorno come un altro ma anche diverso, Jennifer si trova a percorrere la strada di scuola con le solite risate di sottofondo, si ritrova a cambiare per la terza volta scuola per gli stessi motivi, è stata picchiata perchè non faceva copiare durante i compiti, definita la grassona della scuola, e solo perchè appariva leggermente sovrappeso.
''Ragazzi vorrei presentarvi la nuova alunna, lei è Jennifer Smith e siete pregati di trattarla col dovuto rispetto.'' disse il professore, indicandole un banco vuoto nella fila centrale, dietro ad un nerd e davanti ad un 'ribelle'.
Solito ragazzo con giacche di pelle e tatuaggi, magari anche con qualche piercing.
''Dato che sei nuova magari dopo posso farti fare un giro della scuola.'' quello che a Jennifer parve un dolce invito non si rivelò come tale.
La ragazza si ritrovò accanto al suo armadietto ad aspettare quel ragazzo, Zayn aveva detto.
''Scusa il ritardo piccola, andiamo?'' disse il moro prendendole i libri da mano e posandoli nell'armadietto, portandola in auditorium.
''Scusa ma dove mi stai portando?'' disse la ragazza ignara di tutto, il moro la stava portando nel 'suo posto', il posto in cui si era passato la maggior parte delle ragazze carine e nuove della scuola.
''Dai andiamo l'ho notato da quando sei entrata che mi fissavi. Io ti piaccio, perciò perchè non divertirci? Sei un po' in sovrappeso ma ciò mi fa pensare solo a tette più grandi.'' disse il moro aprendole la giacca.
''Ma per chi mi hai preso? Voi ragazzi siete tutti stronzi.'' disse la ragazza, di certo il nome del moro sarebbe un nome che non avrebbe ben presto dimenticato.
La ragazza si ritrovò a girare per i corridoi della scuola ferita, si ferita perchè si sentiva esattamente così ogni volta che metteva piede in una scuola.
Veniva guardata male solo perchè indossava magliette larghe in estate, ma nessuno sapeva che ciò serviva a nascondere le pieghe della pancia sotto di essa, Jennifer ha da sempre odiato il suo carattere troppo buono ma soprattutto, ha sempre odiato il suo corpo e di ciò ne dava colpa solo a lei.
Ci fu un periodo in cui Jennifer, era in terza media, in cui un ragazzino stava per darle un bacio, quello che sarebbe stato poi il suo primo bacio, quando una ragazzina arrivò e urlò al ragazzino 'ma che fai baci le grassone?' e lui preso alla sprovvista lasciò Jennifer, che a quell'età non era nemmeno a conoscenza del sapore delle lacrime amare e decise di non voler riprovare quella brutta sensazione così iniziò a non mangiare per dei giorni.
Ma ciò durò solo cinque giorni, tempo a sufficienza che la fece rimanere chiusa in una stanza d'ospedale.
 
 
''Che c'è? Ah hai ragione, vuoi una sigaretta?'' chiese il moro offrendone una alla ragazza.
''No, odio il fumo.'' disse la ragazza con un'espressione di disgusto sul volto.
''Ah giusto sei una santarella che vuole rendere orgogliosa la madre rimanendo vergine fino al matrimonio.'' disse il moro aspirando la sigaretta e cacciando il fumo in faccia alla ragazza.
''Mia madre, è, è morta a causa del fumo.'' disse la ragazza con gli occhi lucidi, uscì velocemente da quello stanzino e si diresse ai bagni della scuola.
Di certo non si sarebbe fatta vedere dal figo della scuola mentre piangeva.
''JENNIFER MI APRI?''
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
HO SCRITTO QUEST'INTRODUZIONE ALLA STORIA VERA E PROPRIA PENSANDO ALLA VITA DIFFICILE DI OGNI ADOLESCENTE, QUESTO PROLOGO MI RISPECCHIA IN TUTTO E PER TUTTO ANCHE PERCHE', 'JENNIFER' E' UNA MIA DESCRIZIONE. SPERO CHE VI PIACCIA E SPERO NELLE VOSTRE RECENSIONI, IN CASO NON AVESTE EFP MI POTETE TROVARE SU TWITTER E RECENSIRE LI'. SONO '@xsexistyles'. xx 
  
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