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Autore: underlover    23/01/2013    4 recensioni
«Pronto?» sussurrai.
«Domani alle 17.30 ti aspetto a Bond Street, se non verrai ti verrò a prendere» rispose. Non ebbi nemmeno il tempo di rispondere che il presunto ragazzo mi staccò il cellulare in faccia. Un brivido percorse le mie membra; continuavo a sudare freddo.
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Lo guardai confusa, mentre altre lacrime continuarono a scendere dai miei occhi.
Sprofondai in un pianto liberatorio e disperato.
Trattenni i singhiozzi per non apparire vulnerabile.
Indietreggiai quando si inginocchiò di fronte a me, ma afferrò subito la mia mano stringendola nella sua. Era calda e rassicurante.
Portò la sua mano destra nel mio viso, afferrando tra l’indice e il pollice il mio mento.
Cominciò ad accarezzare delicatamente le mie labbra, poi cominciò ad accarezzare la mia guancia destra, asciugando le lacrime che continuavano a scendere.
«Tornerai presto a casa, te lo prometto» sussurrò, avvicinandosi e posandomi un lieve bacio nella mia guancia.
Genere: Commedia, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Criminal
The call

«Allora? Hai intenzione di venire o no? » chiese stizzita.
«Non lo so, Pat – dissi prendendo il bicchiere contenente del caffè bollente appena uscito dal distributore della scuola – non essere così assillante» conclusi.
«E’ l’ennesima volta che te lo chiedo, e non mi hai ancora dato una risposta» rispose.
«Non ho ancora deciso, okay? » dissi.
«Dai, vieni, è anche un buon motivo per socializzare, no? » replicò.
«No – dissi gustandomi un cucchiaino di buon caffè – non ho bisogno di socializzare, io» continuai con volto soddisfatto.
«Ne sei sicura? » disse mostrandomi la linguaccia.
La fulminai immediatamente con uno dei miei sguardi assassini. «Non voglio andare a quel pigiama party di quelle oche» replicai.
«Non sono delle oche, Judith – disse sbuffando – e poi ti ricordo che sono delle tue compagne di classe, ci tengono alla tua presenze» continuò.
«Va bene, va bene – ribadii – vengo» dissi buttando il bicchiere del distributore, vuoto, nel cestino.
Pat cominciò a saltellarmi intorno come una psicopatica e in fine mi abbracciò. Ricambiai l’abbraccio. «Grazie, sei un’amica» concluse.
Sentii il suono della campanella, ciò significava che dovevamo tornare in classe
«Comunque sono delle oche» dissi.

«Judith, mi passi quello smalto, per favore? » disse Odette.
«Judith, Judith, tesoro, passami i trucchi» affermò Brooklyn.
Non capivo più niente dentro quella stanza piene di urla di oche starnazzanti.
Girai un paio di volte su me stessa, fino a quando non caddi a terra con il sedere come un sacco di patate.
«Dio, che botta» parlottai, accarezzandomi il sedere. Tutte cominciarono a ridere a crepa pelle, battendo le mani come delle foche in calore.
«Ridete, ridete» sussurrai «ride bene chi ride ultimo» affermai con fare intellettuale.
Presi il mio sacco a pelo, le mie ciabatte a forma di coniglio, e tutti i miei oggetti e mi spostai lontana da loro. «Judith, vieni qui» disse voltandosi verso di me Pat.
«No» risposi «sono stanca, vado a dormire, e cercate di non fare baccano» affermai accovacciandomi nel mio comodo sacco a pelo rosa.
Dovevo stare con loro per fare cosa? La serva di turno? Non ci tenevo, preferivo stare sola. Mi dispiaceva solo per Pat.
Mi voltai verso di loro per guardare quello che stavano facendo. Continuavano a smaltarsi le unghie da un bel pezzo, cambiando continuamente colore – anche se non capivo il senso, ma se ci tenevano farlo -, e a parlare del più e del meno in modo particolare dei ragazzi del liceo, dato che quello era il loro chiodo fisso.
Odette è una ragazza semplice; statura media, occhi nocciola e capelli ondulati e castani che arrivano super giù un po’ più all’altezza delle spalle. E’ dolce, sensibile e timida, ma da quando ha cominciato a frequentare il circolo di oche del liceo, anche lei aveva cominciato ad essere schizzinosa e antipatica come loro. Mi stava simpatica, ma adesso non più.
Brooklyn è la barbie del gruppo. Capelli lunghi, liscissimi e biondi e occhi azzurri. Era alta e aveva un corpo perfetto da far invidia a tutte. L’unico suo problema, a parte il carattere acido e antipatico, era che, essendo la barbie, non aveva un cervello.
E poi c’era Pat, bè, lei è la mia migliore amica dalla scuola elementare.
E’ una ragazza molto carina, con capelli castani a caschetto e occhi azzurrissimi. E’ dolce, simpatica, intelligente e affidabile, insomma, su cui puoi sempre contare su un suo aiuto. Riesce sempre ad ascoltarti - ed è stato proprio questo che ha fatto scoppiare la scintilla tra me e lei – potevi considerarla come una confidente e psicologa allo stesso tempo, perché riusciva sempre ad ascoltarti, stare attenta a quello che dicevi e sapeva sempre – e sottolineo sempre – darti ottimi consigli. E’ una di quelle amiche che se ne trovano una su un milione.
Anche se in quel momento l’avrei benissimo ammazzata per avermi portata in quel stupidissimo pigiama party.
Mi voltai dall’altra parte per cercare di calmarmi e di addormentarmi, quando ad un tratto il mio cellulare cominciò a vibrare.
Saltai di soprassalto per vedere chi era, e tutte si voltarono verso di me. Data l’ora – mezzanotte in punto – i miei genitori non potevano di certo essere.
Presi il cellulare dal comodino e vidi la scritta sconosciuto tra la cornetta verde e rossa.
«E’ sconosciuto, cosa faccio?» domandai titubante, non mi ero mai fidata di quelli che chiamavano con lo sconosciuto. Non li capivo proprio, e non rispondevo mai alle loro chiamate.
«Rispondi, sarà qualche scherzo di uno sciocco» borbottò Brooklyn «divertiamoci un po’»
Titubante, premetti la cornetta verde per rispondere alla chiamata.
«Pronto? » sussurrai.
«Domani alle 17.30 ti aspetto a Bond Street, se non verrai ti verrò a prendere» rispose. Non ebbi nemmeno il tempo di rispondere che il presunto ragazzo mi staccò il cellulare in faccia. Un brivido percorse le mie membra; continuavo a sudare freddo.

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Saaaaaaalve :D
Questa è la mia prima fan fiction, spero tanto che vi piaccia!
Voglio ringraziare harrys per il bellissimo banner che ha fatto.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere, ne ho bisogno :)
A presto! 

  
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