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Autore: QueenVLondon    23/01/2013    7 recensioni
Robert Pattinson incontra un’affascinante giornalista e ne rimane talmente attratto da invitarla a bere qualcosa. Tuttavia, il ragazzo non ha idea di cosa lo aspetti!
Dal testo:
"La faccia di Robert ormai aveva raggiunto un colorito indicibile.
“Io non voglio legarti”, affermò, passandosi una mano fra i capelli con una risatina nervosa.
La donna a quelle parole si inginocchiò davanti a lui.
“Ti prego. Alzati”, la supplicò.
Non si era mai sentito così a disagio in tutta la sua vita ed aveva avuto molte occasioni per sentirsi n imbarazzo. Ma l’essere totalmente nudo di fronte ad una pazza in preda ad un chiaro esaurimento isterico era decisamente al di sopra dei suoi standard".
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premessa.

L’idea per questa OS è nata in un tedioso pomeriggio di studio!
Credo che tutte conosciate anche solo per sentito dire la Trilogia di "50 Sfumature" ed a quale coppia è ispirata.
Ebbene parecchie donne vorrebbero vedere Robert Pattinson nel ruolo del Dominatore descritto dall’autrice dei romanzi anche nella propria vita sessuale.
Ovviamente nessuna di noi (ipotizzo!) può conoscere le abitudini ed i gusti di suddetto attore, ma io ho un’idea un po’ diversa e la sola immagine mentale di Robert con un frustino in mano mi provoca risate compulsive.
Detto ciò non voglio sminuire né offendere le fantasie di nessuna, ma solo offrire un punto di vista differente e magari strappare qualche sorriso.
Detto questo, buona lettura!



Robert osservò la donna davanti a lui e rispose alla sua domanda, cercando di apparire almeno in parte serio. Di solito non si trovava a suo agio durante le interviste, ma ormai conosceva Samantha Deep da parecchi anni e più precisamente da quando lei l’aveva intervistato sul set di“Bel Ami”.

Nel momento in cui finalmente la donna ebbe terminato con le domande ed ebbe messo da parte il registratore, sorrise all’attore, che ricambiò tale premura più rilassato.

Robert si ritrovò a pensare che la giornalista era davvero una bella donna. Doveva avere approssimativamente fra i 30 e i 35 anni, forse di più, ma era piuttosto evidente che amava tenersi in forma.

Sapeva che non era mai una buona idea concedere certi tipi di attenzioni senza rifletterci bene, ma tornava da un’estenuante e soprattutto angoscioso periodo promozionale e la sola cosa che desiderava era staccare un po’ e Samantha Deep pareva proprio il tipo di distrazione di cui aveva bisogno.

Così, senza pensare troppo a quello che stava facendo, la invitò a bere qualcosa quella sera e, senza rendersene conto si ritrovò nella sua stanza d’albergo nudo ed avvinghiato a lei.

L’attore la baciò sul collo e lei gemette di piacere.

Soddisfatto fece per alzarsi e rivestirsi.

“Dove stai andando?”, gli chiese lei, perplessa.

“Stavo cercando i boxer”,  le rispose.

“Cosa?! Non preferiresti tornare qui sotto le coperte con me?”, gli propose, lanciandogli quella che avrebbe dovuto essere un’occhiata irresistibile.

L’attore scosse la testa.

“Mi dispiace, ma ho volato per tutta la notte e sono a pezzi”, dichiarò, massaggiandosi il collo.

Samantha non si arrese, si alzò dal letto, nuda, e si avvicinò a lui.

Robert le accarezzò il fondoschiena e pensò che forse non era poi così stanco.

A quel punto successe l’imprevedibile.

La donna si erse sulle punte dei piedi e iniziò a lanciargli sguardi allarmanti.

Lui la guardò, perplesso e per un attimo temette che avesse in corso chissà quale attacco, o spasmo.

“Ti senti bene?”, le domandò seriamente preoccupato.

Lei annuì.

“Sto alzando gli occhi al cielo*”, spiegò lei, mordicchiandosi il labbro inferiore.

 “Ehm… E perché?”, si informò, perplesso e al tempo stesso divertito.

“Non ti sta venendo voglia di sculacciarmi?”, gli domandò lei con tono sicuro.

Robert la osservò, sempre più sconcertato.

“Dovrebbe?”, le chiese, cauto.

Lei annuì.

“Non ti senti prudere le mani?”, insistette lei, inseguendo chissà quale copione.

“Ehm… Non credo”, mormorò confuso ed un po’ preoccupato.

Quella dichiarazione scatenò nella donna un attacco isterico, talmente isterico che l’attore rimpianse terribilmente che il suo bodyguard non fosse presente in quel momento.

“Beh… Io dovrei… Tu dovresti… Andartene”, disse infine cercando di apparire autoritario, nonostante l’essere totalmente nudo non giocasse a suo favore.

Samantha a quel punto pensò che fosse giunto il momento di giocare il tutto per tutto e gli chiese:

“Hai delle corde?”

Robert sgranò gli occhi, in preda all’ansia.

“No”, rispose, sfoderando una poker face da premio Oscar.

“Okay… Allora con cosa vorresti legarmi?”, gli domandò lei, imperterrita.

La faccia di Robert ormai aveva raggiunto un colorito indicibile.

“Io non voglio legarti”, affermò, passandosi una mano fra i capelli con una risatina nervosa.

La donna a quelle parole si inginocchiò davanti a lui.

“Ti prego. Alzati”, la supplicò.

Non si era mai sentito così a disagio in tutta la sua vita ed aveva avuto molte occasioni per sentirsi n imbarazzo. Ma l’essere totalmente nudo di fronte ad una pazza in preda ad un chiaro esaurimento isterico era decisamente al di sopra dei suoi standard.

Avrebbe preferito presentare agli Academy Awards nudo piuttosto che esserlo in quel momento.

“La tua vena sta pulsando. Ti sto facendo innervosire? Sì. Sì. So che è così!”, constatò lei, allegra.

L’attore si portò istantaneamente la mano sulla fronte.

Accidenti. Quella vena lo tradiva sempre.

“Oh, Robert!!!!! Che amico che hai!!!!!!!”, commentò improvvisamente la giornalista osservandolo dal basso.

A quel punto Robert Pattinson fece un passo indietro onde aumentare la distanza fra sé e la donna e si guardò intorno alla disperata ricerca di una via di fuga. Forse gettasi dal 20 metri d’altezza non era una buona idea, eppure… Tutto pur di liberarsi da tale situazione!

“Ti prego!!! Sculacciami, signore!!!! Voglio sentire la tue mani sbattere sulla mia pelle!!!! Puniscimi!!!!!!! Resterò qui in ginocchio per tutto il tempo che vorrai!!! Non puoi immaginare quanto mi sia allenata per questo momento, signore!!!!”, esclamò tutto d’un fiato la donna. “Seguo una dieta rigorosa e ho assunto anche un personal trainer”, aggiunse certa che questo avrebbe giocato a proprio favore.

L’attore le restituì uno sguardo inorridito.

Ma in quale universo parallelo si trovava?

All’improvviso una terribile sensazione si fece largo nella sua mente. Beh, ovviamente non così tremenda quanto la possibilità che tutto ciò stesse accadendo davvero.

Doveva essersi addormentato e quello era un sogno (incubo). Oppure era vittima di qualche scherzo dei suoi amici.

Oppure… Aveva davvero a che fare con una pazza.

In quel caso forse era bene assecondarla il più possibile, onde evitare che facesse di peggio.

Fu così che Robert si propose di rifare sesso con lei, un’ultima volta e poi di buttarla, gentilmente, fuori dalla sua stanza.

Dal momento che non avrebbe MAI osato colpire una donna, né tanto meno picchiarla, finse di non sentire le sue continue richieste in tal senso e si limitò alla maniera considerata “normale”, che lei definì “sesso vaniglia”.

Tuttavia, ella non parve del tutto soddisfatta dalla sua performance.

“Oh, signore ti prego. Possiedimi ancora con tutto quello che hai!!! Usami, penetrami ancora e ancora e ancora. Ti prego, signore. Puniscimi. Sono e sarò TANTO cattiva!!!! Guardami!!! Sto alzando gli occhi al cielo!!!!! E li sto alzando di nuovo!!!!! SEI COSI’ BELLOOOOOOOOOO!!!”

Recitò tali parole come se stesse pronunciando una qualche preghiera, al che l’attore si sentì gelare il sangue nelle vene.

Era assolutamente fuori questione che facesse sesso con lei di nuovo. Per chi l’aveva preso?! Non gli era rimasto più un grammo di fluido vitale. Quella donna l’aveva prosciugato e l’unica cosa che desiderava era liberarsi di lei. Tentare di farla ragionare forse poteva essere una soluzione. Inoltre, non aveva mai provato meno voglia di fare sesso in vita sua.

“Senti, è stato ehm… Bellissimo. Ma davvero sono stati giorni piuttosto faticosi e sebbene l’idea di stare ancora con te sia ehm… Entusiasmante- per poco non soffocò pronunciando quest’ultima parola- Ho davvero bisogno di riposare un po’. Per cui… Ehm… Se scendi nella hall farò in modo che un taxi passi a prenderti per portarti ovunque tu voglia”.

Lei lo guardò, profondamente delusa.

Si alzò finalmente dal letto, raccolse le sue cose con fare dignitoso, dopodiché afferrò la sua borsa, finita in un angolo remoto della stanza, e ne estrasse un libro, o qualcosa che sembrava tale.

Nel frattempo Robert soppesò l’ipotesi di chiamare la sicurezza dell’hotel e farla portare via. Ma l’ultima cosa che voleva era rendere la faccenda ancora più imbarazzante. Trovare la sua storia sulle cover dei giornali sarebbe stata solo la ciliegina sulla torta di un’esperienza tutt’altro che piacevole.

Nel frattempo Samantha scorse le varie pagine del romanzo e finalmente trovò quello che stava cercando.

Rilesse quelle righe un paio di volte, dopodiché le sbatté in faccia all’attore, che nel frattempo si era alzato e si stava rivestendo a velocità record, per scoraggiare eventuali assalti da parte di quella ninfomane.

“Tu non sei Mr Grey”, dichiarò la giornalista in tono accusatorio, raccogliendo il resto delle sue cose.

Robert sgranò nuovamente gli occhi al limite dell’umano, ma decise che era molto meglio restare in silenzio, così si limitò ad osservare la pazza con cui aveva fatto sesso andarsene.

Dopo che lei fu sparita, sospirò di sollievo e giurò a se stesso che non avrebbe mai più fatto sesso con una donna senza aver prima sottoposto la stessa ad un’accurata visita psichiatrica.

La sua tranquillità valeva molto di più di una scopata occasionale.
 


Eccoci qua!
Spero che la storia vi sia piaciuta.
E' molto diversa da ciò a cui mi dedico di solito, ma  mi sono divertita molto a scriverla e spero di essere riusciva almeno a farvi sorridere ed arrivare fino in fondo! ;)
Se vi va di lasciare un commentino, non mi lamento di certo!
Un bacione
Vale



Note:
* Mr Grey solitamente sente l'istinto irrefrenabile di sculacciare le sue sottomesse qualora loro osino volgere gli occhi al cielo.



  
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