Problemi Nelle Nazioni

Fine e Rein sbuffarono a capo chino guardandosi le scarpe colorate -Lo sappiamo Camelot, adesso andiamo a studiare!- esclamarono incamminandosi stancamente verso la loro stanza. La vecchia balia le guardò con la coda dell'occhio sospirando appena svoltarono l'angolo.
I pensieri delle due principesse non erano di certo rosa e fiori, anzi, nelle loro menti avevano solo una parola che troneggiava su tutti i suoi sinonimi: Noia. Si guardarono velocemente aprendo la porta svogliatamente per poi buttarsi sui letti dove erano precedentemente stati buttati tutti i libri alla rinfusa -Noia!-
-Dimmi Fine- esordì la turchina aprendo la pagina sul capitolo della Prima Guerra mondiale -Hai capito chi ha dichiarato guerra per primo? O almeno perchè si sono uniti tutti gli altri? Gli umani sono così complicati!-
La sorella le lanciò uno sguardo carico di preoccupazione -Ce la faremo a superare l'ultimo esame? Voglio dire, abbiamo superato matematica e perfino cucina!-
-Ma questa volta è diverso, noi non ne sappiamo niente della storia del pianeta Terra- ribattè l'altra corrucciando la fronte.
-Come vorrei poterci capire di più, vivere l'esperienza della storia umana sulla mia pelle!- urlarono in contemporanea sbattendo a terra i libri. Si udì un rumore di passi affrettati e la maniglia abbassarsi altrettanto velocemente, ma una piccola luce le distrasse dall'entrata della persona sconosciuta.
-Principesse!- gridò Camelot entrando nella stanza. La sua espressione arrabbiata sfumò in una intrisa di sorpresa notando che i letti fossero vuoti e che le gemelle fossero scomparse -Principesse?-

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-Dove siamo?!- chiese allarmata la rossa non mollando la presa dalla mano della sorella che con sguardo indagatore scrutava ogni angolo di quel tunnel colorato in cui erano finite come per magia -Ci sarà lo zampino di Grace? Di Baki il mangia sogni?!-
-Non lo so ma di cer- la turchina non terminò la frase che una nuvola di fumo la investì facendola scomparire alla vista della gemella. Fine si strinse nelle spalle urlando spaventata, e adesso cosa faceva? Era tutta sola in quel posto strano -Rein!-
Corse un pochino finchè non vide la stessa nuvoletta di fumo volare velocemente verso di lei -Nooooooooooo!- iniziò a correre rapidamente per scampare a quella cosa che aveva rapito la sua sorellina ma stramazzò a terra inciampando nei suoi stessi piedi e le fu inevitabile urlare mentre la polvere fine la inghiottiva lentamente.
 

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In Spagna quell'anno il caldo era arrivato in anticipo e si faceva sentire forte e chiaro. Il campo di pomodori che circondava la bellissima casa di Antonio, conosciuto ufficialmente come Spagna, era il luogo preferito di Romano che come ogni giorno controllava se i pomodori stavano crescendo nel modo giusto assaggiandone anche alcuni senza farsi vedere.
Alzò gli occhi al cielo attirato da uno strano rumore e notò subito un oggetto cadere dall'alto diretto verso una delle tantissime piante di pomodori. Allarmato sgranò gli occhi e corse verso la figura che con un grande tonfo era atterrata poco più in là. Avvicinatosi potè constatare che no, non era un oggetto enorme ma bensì una ragazza. La principessa in questione alzò gli occhi cremisi e li posò interdetta sul ragazzo in piedi davanti a lei che a braccia conserte la osservava in modo strano.
-Ehm... scusa il disturbo- mormorò grattandosi la testa e cercando di ridere alla sua stessa pessima battuta. Il suo umore peggiorò quando vide l'espressione del ragazza tramutare da sbalordita ad arrabbiata -Ops-
-Antonioooooooo!- urlò il moro sbattendo un piede a terra -Abbiamo visite inaspettate! Corri bastardo!-
 

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-Ve?- guardò la figura azzurra precipitare velocemente verso di lui -Ve?!- estrasse dalla tasca la sua fidata bandiera bianca e iniziò a sventolarla con forza piagnucolando -Patta! Patta! Ve! Patta! Patta!-
-Aiutooooo!- la ragazza cadde in un cespuglio lì vicino mancando di poco il povero italiano -Atterragio di fortuna...-
Il ragazzo le si avvicinò tremante per guardarla meglio -Ve? Una ragazza?- L'azzurra alzò lo sguardo e sorrise leggermente verso il castano che la guardava sbalordito -Ehm...-
-ITALIA!- un grido attirò la loro attenzione. Un ragazzo dai corti capelli biondi e con begli occhi azzurri si stava avvicinando velocemente con aria arrabbiata -Un'altra ragazza? Ti devo forse togliere la pasta?-
-Ve?- piagnucolò il più piccolo gesticolando disperato -Ma lei è caduta dal cielo, è un miracolo!-
-Eh?- Rein abbassò lo sguardo imbarazzata sentendosi troppo osservata. Sentì una lieve pressione sulla mano destra e vide il castano sorriderle prendendo la mano a lei e all'altro vestito da militare -Ve!-
-Quindi, ragazza caduta dal cielo, cosa ci fai qui?- chiese sospettoso il biondo osservandola di sbieco. La ragazza sembrò rianimarsi improvvisamente e rapidamente scattò in piedi allarmata -Mia sorella! Io e mia sorella siamo state risucchiate da un tunnel misterioso, devo trovarla!-
-Sorella... tunnel...?-


Ciao ragazze!
Uhm... non sono sicura di questo capitolo, ma prometto che il prossimo sarà decisamente più lungo ed estusiasmante C:
Che ne dite della mia idea? Mi è venuta in mente ascoltando Hatafutte Parade xD
Fine e Rein sono state catapultate nel mondo di Hetalia... uhm ne succederanno delle belle :P
Per adesso sono apparsi Romano, Antonio (più o meno), Veneziano e Ludwigi protagonisti delle mie coppie preferite ^-^
Che coppie vorreste nel prossimo capitolo?
Spero in qualche mini commentino solo per sapere se vi attira come idea =)

Baci
Purple