Appartenenza
"Non posso lasciartelo fare, Kaname." gli spiegò Yuuki, trattenendo con rabbia le mani di lui tra le sue. "Non puoi." ripeté nuovamente, allontanando con forza le loro mani intrecciate dal petto del vampiro.
"Yuuki..." la sua voce lasciò trasparire tutta la sorpresa di quell'istante.
"Non te lo permetterò, Kaname." continuò lei, vagamente consapevole della lacrime che le rigavano il volto. "Tu non diventerai il nuovo metallo dell'Associazione Hunter."
Alle sue spalle, da qualche parte, Artemis giaceva tra cumoli di detriti insieme a uno Zero sfinito e privo di forze. Sarebbe toccato a lei, ora, salvare Kaname.
"Yuuki, le armi... La fornace non..." lei gli impedì di proseguire, ammonendolo con una stretta più forte e un'occhiata ammonitrice.
"Torna a casa con me." lo pregò. "Torniamo a casa insieme."
Lo sguardo di lui si addolcì, ma non i lineamenti del volto. Le labbra gli si incurvarono verso il basso e un'ondata di malinconia la travolse; la medesima sensazione che aveva provato negli anni precedenti all'Accademia Cross.
"Devo farlo, Yuuki." replicò solamente.
"No." lei scosse la testa ed appoggiò il palmo nel punto in cui il cuore pulsante di Kaname batteva, ricco di vita. "Questo cuore..." esitò un attimo, chinando il volto verso quello di Kaname, ad un passo dalle sue labbra. Sentiva i canini sporgere sulla pelle, ma l'unica cosa che le interessava erano gli occhi sfumati di cremisi di colui che aveva di fronte.
Yuuki strinse le dita attorno alla stoffa del suo mantello e Kaname la lasciò fare.
"Il tuo cuore mi appartiene, Kuran Kaname." gli alitò, trasmettendogli tutta la sua sofferenza. "Tu mi appartieni."
La risposta era stata immediata, chiara come le notti di plenilunio che lui amava; come se Kaname non avesse fatto altro che attendere quelle parole, pronunciate da lei, da tutta la vita.
"Sono tuo."
...Per sempre.
Note: Grazie a tutti quelli che hanno commentato e continuano a seguire questa mini raccolta! :D Grazie! *_*
By Cleo^.^