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Autore: Hermione93    13/08/2007    20 recensioni

Mi soffermo con sguardo spento su un nome a destra…
Ricordi mi scorrono nella mente come un fiume in piena …
Un fiume impetuoso…che cerca di farmi affogare in quelle acque di tristezza e dolore…
Chiudo gli occhi assaporando le lacrime di pioggia che mi bagnano il viso.
Questa pioggia…come mi ricorda quel giorno…
Spero possa piacere
recensite, Ten^^
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Tenten
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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lacrime e pioggia
Quando muore qualcuno... muori anche tu...

Dopo un lutto si deve sempre reagire e andare avanti...
è difficile ma l'amore non ha confini... le strade del cuore... ricordatelo...sono infinite,
e i ricordi ci condurranno sempre da chi amiamo.

Dedicato a una cara amica...

Buona lettura


Lacrime e Pioggia



Lotta
Lacrime
Sangue
Dolore
Morte

Questo significa essere un Anbu.
Non guardarsi mai alle spalle…non guardare mai al passato…
Non fermarsi mai davanti a nulla.

Ormai la lezione l’ho imparata da un bel pezzo…

Oggi sono qui per questo…

Oggi non sono in servizio…ho tolto la maschera per un po’…

Faccio visita ai vecchi amici…

Sai…
sembra che oggi il cielo pianga…
Forse piange per chi non può più…
Per chi forse non ci riesce più…
O per chi ormai ha esaurito ogni lacrima…

Forse piange anche per me.

Come stai?
Spero bene.

Ti avevo detto avrei continuato per entrambi…che avrei fatto carriera…
Finalmente sono Anbu…

Mi inginocchio con lentezza sulla pietra fredda e bagnata.
La guardo con tristezza.

Ancora un altro anno…

Le mie dita affusolate,non troppo curate e un po’ rovinate dalle tante missioni, sfiorano la liscia piattaforma fino a passare sulle parole scalfite.
La risalgo con lentezza.

Nell’ultimo anno la lotta ai nemici è diventata sempre più pericolosa…e i nomi aumentano…

Mi soffermo con sguardo spento su un nome a destra…
Ricordi mi scorrono nella mente come un fiume in piena …
Un fiume impetuoso…che cerca di farmi affogare in quelle acque di tristezza e dolore…
Chiudo gli occhi assaporando le lacrime di pioggia che mi bagnano il viso.
Questa pioggia…come mi ricorda quel giorno…

Eravamo in missione…
Erano tanti anni fa…

Sei sempre stato uno stupido coraggioso…
E quella volta hai preferito salvare la mia vita per morire da eroe…

Quanto sei stato stupido…

Stringo forte gli occhi…
le gocce mi percorrono il viso,una passa sulla guancia sinistra…
è simbolico?

Sangue ovunque,
si mischia alle pozzanghere fangose che ci circondano…
una figura china su un’altra…
Singhiozza…
Piange…

“perché? Perché l’hai fatto?... perché? Rispondi!”

Non rispose, mi guardò ancora negli occhi cercando di non concentrarsi sulla profonda ferita allo sterno.
Lo guardavo con occhi tremanti…gli tenevo stretta una mano…
Tossì ancora rigettando sangue.
Chiusi gli occhi piangendo in mezzo a quel luogo sperduto che ci circondava…
Intorno a noi solo cadaveri di nemici…sangue…kunai…e un‘aria pesante che ora si mischiava alla nebbia notturna…e la luna piena che gli illuminava il viso esausto…
Mi fissava come mai aveva fatto…in maniera quasi…supplichevole…
Non poteva essere vero…non poteva…me lo ripetevo…era tutto un incubo.
Adesso non riuscivo neanche a sostenere il suo sguardo… neanche questa volta…non ne ero all’altezza…
Mi fece un mezzo sorriso…troppo raro per essere vero…pensai fosse un’illusione…
L’acqua ormai stava portando via dal campo ogni segno di lotta…ma purtroppo nel mio cuore le lesioni continuavano a sanguinare
mentre mi appoggiavo a lui…
Aprii ancora gli occhi affacciandomi sull’oscurità intorno a noi…
Un ultimo gesto…mi risvegliò dai miei singhiozzi… mi sentii sfiorare la guancia sinistra…
Quel gesto così dolce…forse l’unico…
Lo guardai negli occhi in tempo per vederlo cedere…cedere per la prima volta…
Mi accasciai in mezzo a quel temporale sul suo corpo sempre più freddo e ormai inerme…
Lo picchiai ripetutamente in petto urlandogli di alzarsi…di reagire…di restarmi vicino…
Non poteva lasciarmi…eppure l’aveva fatto…
Con gli occhi gonfi accucciata vicino a lui…così ci ritrovarono…
Il viso sporco di sangue…non mio…quello che aveva versato per non vedermi lì ora al suo posto…

Da quel giorno di pioggia e luna piena nacque una nuova me.
I miei occhi non sono più quelli di un tempo…come non lo è più il mio sorriso… me lo dicono tutti.
Ma forse, è servito a farmi crescere…a farmi maturare…
Non è una scusa decente, ma…
Adesso sono un Anbu e il mio scopo nella vita sarà solo ubbidire ai compiti affidatimi…
Dovrò da ora in poi essere sempre fredda…non dovrò mai guardare in faccia qualcuno…
Il nemico per me non avrà nome, sarà solo un’altra X sul book.

Ripresami dai ricordi passati incomincio a ripercorrere le lettere scalfite nella pietra…
Chiudo gli occhi come per concentrarmi sui miei gesti…per riconoscere le lettere al solo tatto.

Percorro le prime lettere…
La pioggia, come quella notte, mi lava il viso…mi sento di nuovo morire ripensandoci…

Mi mordo un labbro.
Tu mi avresti voluta forte…è così che sono diventata…

Ma ora…
Ripenso a ciò che sarebbe potuto succedere se io fossi stata qui al tuo posto…
Se solo quella notte avessi fatto come mi avevi detto…
Saremmo ancora tutti e due qui…
Vivi…
Ma io da brava stupida ti ho seguito e ti ho solo cacciato nei guai…
Ti sei sacrificato per me…

E non sono mai riuscita a proteggerti…
O a farti capire quanto contassi per me…

Stringo ancora forte gli occhi…
Come quella notte…

Devo essere forte… non ti voglio deludere ancora…

Incomincio a tremare cercando di trattenermi…sento un groppo alla gola… gli occhi bruciano…
La tristezza cala veloce sui miei occhi.

Mi dispiace…

Ancora una volta… sto affogando…una lacrima si nasconde tra l’acqua sul mio volto.
Non riesco a sfiorare quelle lettere che la mia mano ricade quasi senza vita lungo un fianco…
Le lacrime trattenute ormai da troppo mi rigano il volto mischiandosi con la pioggia.
Mi piego addosso al monumento, serrando i denti…singhiozzando silenziosamente.

Dopo la tua morte tutto è cambiato per me…ogni sera…
Lacrime affioravano sul mio viso,…pianti,…notti in bianco passate a guardare il soffitto e a ripensare a quella notte…
quanti ricordi…sempre troppo dolorosi…

“perdonami…”

Non sono mai stata alla tua altezza e penso mai lo sarò…
Non riesco neanche a trattenermi dal piangere…
Sono passati cinque anni ma sotto quella maschera con cui combatto ogni giorno le ferite non si sono ancora rimarginate…
Ormai ho vent’anni…ma il tuo volto mi tormenta ancora…

Stringo i denti facendo tremare le mani in mezzo all’umidità della pioggia.
Quel ticchettio continuo sulla pietra del monumento ai caduti mi riporta ancora indietro nel tempo…

L’ultimo battito…seguito da un mio no sofferente…mi piegai sul tuo torace insanguinato…
“non ti lascerò…hai capito…non ti lascerò…”
Gli accarezzavo il volto con dolcezza…sapevo che ormai era finita ma… una parte di me non voleva cedere così…
Il sangue si levò presto dai nostri corpi…la pioggia puliva…forse puliva anche l’anima…
Ma il mio cuore era troppo sporco anche per lei…troppe ferite da disinfettare e curare…troppe…
Gli sorridevo deglutendo a mala pena…cercando di trattenere le altre lacrime che volevano uscire furiose dai miei occhi stanchi.
Lo tenni stretto al petto…lo abbracciai come mai fatto prima…lo cullai sotto quella luna così chiara e perfetta che ci illuminava…con occhi persi lo fissavo…
Lo tenni stretto a me fino a che le forze non mi vennero a mancare…
Il mio ultimo gesto prima di perdere i sensi fu un leggero bacio a fior di labbra…
Quello che mai gli avevo potuto dare.

Singhiozzo piegata in due…

“non è giusto…”

Ormai lo so da troppo…me ne sono convinta…eri così giovane e io così stupida…
Non sapevo mai badare a me stessa…e ora sto qui a piangere sulla tua tomba…

Per l’ultima volta…con più coraggio mi decido, la mano tremante, a sfiorare con il palmo, la superficie di pietra…

“non è giusto…”

Neji Hyuuga - deceduto in missione

Il cuore mi si serra e ricomincio i miei pianti.

Mi sfogo per ore e ormai la pioggia insieme alle mie lacrime si sta affievolendo.
Alzo lo sguardo come per guardare qualcuno lì vicino a me…fisso la pietra…
Sorrido…
Era da molto che non lo facevo più…

“scusami…”

Mi asciugo velocemente il viso.
Ti avevo detto che sarei stata forte…

Abbasso lo sguardo ancora poco sorridente…
Penso che neanche quest’anno riuscirò a dirtelo…

“restami sempre vicino Neji…”

Mi alzo un po’ dolorante, completamente zuppa.
Alzo la testa…

“tornerò…”

Gli sorrido…

Ancora un anno… e non sono mai riuscita a dirglielo…

Mi allontano verso il bosco tristemente.

Ancora un anno e il peso si fa maggiore... ma non penso mi deciderò mai a confessartelo…

Mi appoggio a un paletto nel campo d’allenamento dove anni prima era mio hobby lanciare kunai…
Bei tempi passati…

Non sono mai riuscita a confessartelo…
Eppure sono sempre state due stupide parole…

Parole che però ora sono inutili…
Non serviranno più a nulla…

Solo a ricordarmi che ogni anno tu mi sei sempre più lontano…forse vicino solo nel cuore…
O forse…
A ricordarmi che sotto questa freddezza e questa tristezza…
La piccola Ten ten esisterà sempre in me…


Ti amo Neji
non l’hai mai saputo… e credo non lo saprai mai…






Un amore impossibile
un amore mancato
un amore sacrificato…






Spero questa fic non sia un totale disastro...ero indecisa se pubblicarlo o no ma...
bè aspetto dei commenti... anche negativi...
grazie per la lettura,
Ten

  
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