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Autore: Miky Castiel Winchester    24/01/2013    1 recensioni
Sogni,anche gli angeli ne hanno,Castiel ne aveva uno molto particolare: insegnare la libertà ai suoi fratelli,arrendersi,mai! perchè l'unico modo per realizzare i propri sogni è combattere e la forza di combattere la danno gli amici.
[Partecipa al contest 'Datemi un sogno in cui vivere, perché la realtà mi sta uccidendo' indetto da Edelvais Verdefoglia sul forum di Efp]
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Balthazar, Castiel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Titolo: Lacrime di un sogno
Autore su Efp: Miky Castiel Winchester / sul forum:Miky Castiel Winchester
Pairing: Nessuno
Genere: Sentimentale/Triste
Rating:  Verde
Avvertimenti: Nessuno
Note autore: Nessuna
Introduzione: Anche gli angeli possono sognare,sognare di realizzare un sogno,tra sconforto e paura Castiel si arrenderà  o continuerà a lottare?

Lacrime di un sogno

 

E la guerra civile finalmente era giunta a definitiva conclusione,Raphael era rinchiuso e la pace dopo tanto tempo era tornata a regnare in Paradiso. Castiel era il nuovo sceriffo per così dire come Dean amava definirlo scherzando. L’angelo pronto a far tornare il Paradiso quello di un tempo,sognava di insegnare come prima cosa il significato di una parola per lui diventata molto importante,una parola che aveva imparato ad apprezzare e comprendere sulla terra grazie a loro, i fratelli Winchester,quei due ragazzi che dalla vita non avevano mai avuto nulla se non dolore,ma che nonostante ciò mai si erano piegati ed arresi affrontando l’apocalisse con coraggio,quei due ragazzi che altro in realtà non avrebbero sognato che una vita normale al fianco dei loro amati genitori eliminati da occhi gialli. Castiel voleva insegnare agli angeli,il significato della parola libertà. Tornato a casa pensava sarebbe stato facile insegnare quel valore tanto importante ai suoi fratelli ma si sbagliava. Per gli altri angeli la libertà era come una corda con la quale impiccarsi,era un valore inutile del quale il significato non comprendevano nonostante gli sforzi,soldati capaci solo di eseguire ordini,ecco cos’erano i fratelli di Castiel,niente di più,gusci vuoti pronti a farsi usare come burattini in quello che era il grande disegno di Dio, libertà,libero arbitrio erano del tutto concetti astratti. Nell’angolo di Paradiso che tanto amava,Castiel fissava seduto vicino ad un cristallino specchio d’acqua, il vecchio uomo autistico far volteggiare nel cielo limpido quell’aquilone dai colori sgargianti, che quasi danzava in quella piacevole brezza che soffiava. Ecco, quello si che era un perfetto esempio di libertà penso l’angelo dagli occhi azzurri e profondi,magnetici e belli, come l’oceano durante una tempesta invernale. Se solo gli altri angeli, i suoi fratelli, si fossero soffermati ad ammirare quel piccolo spettacolo allo stesso tempo all’apparenza banale ma carico di significato,il sogno di Castiel si sarebbe realizzato finalmente,ed anche loro avrebbero capito che libertà non significa fare ciò che si vuole,ma essere se stessi e pensare con la propria testa,libertà è scegliere di intraprendere un  percorso  e seguirlo fino in fondo per realizzarsi e costruirsi un’esistenza degna di essere definita tale. Una lacrima rigò il viso di Castiel,una lacrima che cadde come pioggia in quello specchio d’acqua tanto puro vicino al quale sostava,quella lacrima era la trasposizione di questo suo sogno che vedeva andare in frantumi,infrangersi come le onde sugli scogli,andare in pezzi come uno specchio,e quei frammenti simboleggiavano il suo cuore o forse meglio ancora, quel suo animo afflitto dall’aver fallito questo compito in cui credeva.

“Castiel,che ci fai qui da solo?” lo ammonì una voce calda e profonda alle sue spalle.

“Balthazar, ho fallito” rispose Castiel con un filo di voce.

“Fallito?” chiese l’altro confuso.

“ Sono tornato con un sogno,quello di insegnare ai nostri fratelli cosa significa libertà, volevo,desideravo, far capire loro ciò che ho capito io grazie a Dean e Sam”

Baltahzar si avvicinò lentamente all’amico prendendo posto al suo fianco,mai l’angelo dai capelli biondi avrebbe immaginato di vedere Castiel piangere,piangere per quel sogno che non pensava gli stesse tanto a cuore realizzare.

“Non è ancora tutto perduto sai? Non puoi pretendere che capiscano così in fretta ciò che tu ed io abbiamo compreso per influenza dagli umani Cass,dai loro del tempo e non arrenderti riuscirai a realizzare il tuo sogno”

Anche Balthazar d’un tratto alzando appena lo sguardo, cominciò a fissare l’aquilone dell’uomo autistico danzare nel cielo,anche lui come Castiel era incantato da quello spettacolo chiaro sinonimo di libertà, una libertà che per ironia della sorte i loro fratelli non comprendevano e che alcuni umani invece che libertà non avevano, sognavano di poter ottenere un giorno lontano.

“Credi davvero che riuscirò a realizzare questo mio sogno Balthazar?”

“Certo che ci credo fratello” disse posandogli una mano sulla spalla per confortarlo.

“Bisogna credere nei propri sogni no? non smettere mai di farlo e vedrai che riuscirai nella tua impresa”

“Grazie Baltahzar” rispose sincero e commosso,mentre nuove lacrime rigarono il suo viso.

Piume nere di ali celate, caddero sullo specchio d’acqua cristallino,Castiel portò  lo sguardo su Baltahzar un lieve sorriso fu quello che si scambiarono prima che il biondo sparisse. Baltahzar aveva ragione, pensò Castiel,non poteva e non doveva arrendersi. Dopo tutto i Winchester non gli avevano solo insegnato il significato della libertà,ma gli avevano anche insegnato a lottare con tutte le sue  forze per realizzare un sogno,qualunque esso fosse.

  
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