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Autore: Geki96    24/01/2013    0 recensioni
Gli amici possono fare tante cose, e un consiglio è non perderli mai. Dedicato a Giorgia, Francesca e Marianna.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’Ennesima rottura..
Era stata l’ennesima litigata, e sapevo che questa volta era definitiva, l’avevo beccato a letto con un’altra, a casa mia, sul mio letto, su quel luogo che parlava di noi, che avevamo costruito pezzetto per pezzetto insieme, tra una missione e l’altra, si perché le soldatesse anche loro vanno in missione. Dentro quella casa c’era qualcosa che proveniva da qualsiasi missione o viaggio tutto questo mentre stavamo insieme. Le pareti erano piene di foto con lui, con i miei 5 migliori amici e le mie 3 migliori amiche.
Quando tutto è successo ero appena tornata dalla missione a Israele, ero arrivata con anticipo, volevo fargli una sorpresa ma a quanto pare l’aveva fatta lui a me, mentre entravo in casa sentii quel suo orgasmo che mi fece restare immobile. Non ci credevo, era una cosa per me incredibile, lui non si accorse di me. Io mi sedetti sul divano, sentii la sua voce che diceva “Ehi, ora devi andare, fra poco arriva lei..” e una voce femminile rispondergli “Va bene! Ci sentiamo più tardi, ciao amore!”.
Lui si diresse verso la porta con la sua amante, mi vide sul divano, io tacqui, lui chiuse la porta subito dietro di lei. Incominciò a cercare di spiegarmi dicendo che era stata solo una volta, ma io sapevo che non era così, però continuai a tacere e lasciarlo parlare, lui cercò di scusarsi e aspettai che avesse finito di parlare. Appena finì , tentò di prendermi le mani ma io mi allontanai, risposi soltanto dicendo: “Ok, come son arrivata me ne rivado, speravo questo fosse solo un brutto sogno ma purtroppo  è la realtà, quindi ora io i vivo la mia vita, lontano da qui, lontano da te, lontano da lei. Lasciami solo prendere i miei ricordi, le mie foto, le cornici te le puoi tenere per metterti le foto con la tua ragazza, la mia casa basta solo che mi paghi l’affitto  oppure la compri.. con te non voglio più avere niente a che fare.” Qui incominciò la litigata e lui mi tirò uno schiaffo, io non ebbi il coraggio di reagire, mi presi le mie cose e mi chiusi la porta di casa dietro le spalle.
Leggere i cartelli di Aufwiedersehen da Gelsenkirchen era per me un trauma, erano ormai due anni che stavo lì, ormai mi ero abituata, ero abituata alla sua famiglia ma soprattutto al suo andare e tornare dalle trasferte. Però la situazione era peggiorata, quindi scelsi di andare da loro, i miei migliori amici, Liam, Zayn, Niall, Louis, Harry e Giorgia (che ormai viveva con loro da circa 2 anni). Sapevo che quel periodo lo trascorrevano a Londra, perché spesso erano in trasferta in qualsiasi parte del mondo.
Quando arrivai, Londra era così bella, era primavera e c’era una luce meravigliosa, era impossibile non uscire. Indossavo gli occhiali da sole per non far vedere le mie lacrime e arrivata davanti la loro casa appoggiai le valigie a terra, mi asciugai le lacrime, feci un sospiro e suonai il campanello. Niall corse alla porta e quando l’aprì e mi vide tirò un urlo di gioia e mi sbatté la porta in faccia. Poi però arrivò Liam che molto gentilmente mi fece entrare. Nessuno ancora si accorse che i miei occhi erano più lucidi del solito, non erano castano scuro, ma erano neri. Però ancora non mia aveva visto Louis, lui si che si sarebbe accorto immediatamente.  Poi arrivò Harry che mi salutò molto calorosamente, ovviamente come amici anche perché lui aveva una relazione molto lunga con Giorgia. Dopo Harry arrivarono Giorgia, Zayn e Perrie che mi abbracciarono. Liam mi risalutò e Niall dopo essersi calmato mi abbracciò stringendomi forte forte stritolandomi. Infine arrivò Louis  che ovviamente non servivano le mie parole per capire cos’era successo, ma siccome non voleva farlo sapere agli altri mi abbracciò affettuosamente sussurrandomi all’orecchio “Vieni con me”. Non potevo non seguirlo, ormai aveva capito che non andava qualcosa, quindi mi prese per mano, mi portò in un'altra stanza e mi chiese, sbattendomi contro il muro e bloccandomi con le mani affianco le mie braccia, cosa fosse successo. Raccontata la litigata, ci rimase malissimo, voleva fare qualcosa, ma non sapeva cosa, anzi si io sapevo le sue intenzioni, erano le stesse intenzioni che aveva sin da quando eravamo piccini, mi prendeva e mi portava in riva al mare, dato che abitavamo vicino alla spiaggia, e mi faceva parlare, e poi conoscendolo si sarebbe messo a canticchiare e in questi ultimi anni, quando lo chiamavo dalle missioni nel mio “tempo libero” mi canticchiava il mio pezzo preferito di Little Things  “ you can’t go to bed without a cup of tea and maybe that’s the reason that you talk in your sleep and all those conversations are the secrets that I keep though it makes no sense to me..”.
Nonostante lui volesse far tutto questo per me, io ero troppo presa dal mio lavoro, infatti avevo scelto di ripartire per una nuova missione in Libano fra pochi giorni. Lui mi disse che era troppo pericoloso per me soprattutto per il mio stato d’animo, ma a me non interessava avevo accumulato talmente tanto dolore che non riuscivo più a ragionare su quello che facevo.
La mattina che dovevo partire erano le 4 quando mi ero svegliata, e sembrava quasi destino, ma montata su quella mia Mercedes, in viaggio per la Base Militare più vicina, successe quello che più temevo. Sembrava quasi una maledizione lanciata da qualcuno. Un Tir invase la mia corsia colpendomi in pieno. Io non ricordavo niente di quell’incidente se non che dissi qualche parola tipo “ecco sarai felice ora..”. Non sapevo con esattezza a chi fossero indirizzate quelle parole, sapevo solo che i miei amici erano con me aspettando il mio risveglio.
Aprendo gli occhi trovai Harry e Giorgia abbracciati che piangevano disperati, Niall ai piedi del letto con le mani sulla faccia per non far vedere che piangeva, Liam abbracciato a Danielle, Zayn e Perrie anche loro abbracciati, sentivo una voce (probabilmente quella di Giorgia) dire : Francesca, Gessica è in ospedale e poi la stessa cosa detta a Marianna. Eppure sentivo anche qualcos’altro, oh si, le mani di Louis che tenevano strette strette le mie e gli occhi gonfi troppo lucidi.
Dopo una settimana mi lasciarono andare a casa, e siccome non avevo trovato ancora il posto dove vivere rimasi nella loro casa. Tutti si offrivano per farmi qualcosa, Harry mi faceva ridere, Giorgia mi aggiornava su cosa succedeva nei Social Network e si divertiva a dire insieme ad Harry “Twetaaah”, Niall mi portava la colazione, Zayn il pranzo, Liam la cena e infine Louis, beh stava sempre accanto a me.
Una notte che non riuscivo a dormire lo osservai, dormiva, e sentivo che sussurrava qualcosa allora mi avvicinai a lui, e gli misi una mano sulla testa, su quei suoi capelli tutti morbidosi. E lo ascoltai per ore.. La mattina seguente gli dissi che lo sentii parlare nel sonno e lui mi disse: “Lo so, lo stavo facendo apposta e quando ho sentito che mi hai messo la mano nei capelli mi hai fatto arrossire”. E io rimasi a bocca aperta, non ci potevo credere e gli dissi: “Ma cos’è?? Mi vuoi rubare il cuore così??” e lui rispose dicendo: “Impossibile non posso rubarti il tuo cuore, tu l’hai rubato a me!”

Gessica

p.s. Dedicato a Giorgia, Francesca e Marianna.
  
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