L’arrivo ad Hogwarts era stato meno piacevole di quanto si fosse mai creduto: il cielo, ricoperto da nubi dense e nere, era ormai pronto ad esplodere da un momento all’altro. Sul diretto vi era una gran folla in subbuglio, ogni ragazza, di qualsiasi anno e rango, era alla ricerca del famoso Prescelto, Harry Potter. Tutti lo ricercavano, tutti erano ansiosi di sentire, dalle labbra del ‘Prescelto’, la vicenda del Ministero…

Arrivati alla scuola, ognuno prese posto all’interno della sala Grande, pronti ad accogliere i nuovi arrivati del primo anno e ad ascoltare la nuova canzone del Cappello Parlante.

Silente, vestito di una tunica color dello zaffiro, ricamata di piccoli gigli dorati, si alzò dal suo posto dirigendosi verso l’enorme candelabro. Accese le candele e cominciò: "Sono lieto che un altro anno sia prossimo all’inizio! E spero che trascorrerà nel migliore dei modi, benché non possiamo trascurare gli ultimi avvenimenti accaduti!" E come si interruppe, una serie di lievi bisbigli si alzarono dai quattro tavoli delle case "Vi ricordo che Hogwarts è uno dei posti più sicuri al momento, ed inoltre sono state aumentate tutte le misure di precauzione…" Sorrise, e gli occhi dietro agli occhiali a mezza luna divennero piccoli come fessure "Ma ora passiamo ad un argomento più lieto" Spalancò le braccia in segno di accomodo "Ed ora diamo il benvenuto ai nuovi allievi ma soprattutto ad una giovane strega proveniente dall’Italia: Sofia Rosi!"

Una ragazza dai lunghi capelli castani e grandi occhi verdi, entrò nella sala Grande; la percorse a grandi falcate, evidentemente imbarazzata da tutti quegli sguardi che la fissavano curiosi.

"La giovane Sofia" Riprese Silente, accogliendola al suo fianco "Non ha potuto cominciare la scuola a tempo debito per problemi, sia di salute, che familiari." Le sorrise con dolcezza, e il calore che ne sprigionò servì alla giovane a calmarsi leggermente "Ha comunque studiato in privato, e l’estate scorsa, mentre voi eravate in vacanza, ha sostenuto i dovuti esami per superare i G.U.F.O.!"

Un altro mormorio si alzò tra le file di ragazzi, ed il viso della ragazza, di un ovale perfetto, si colorò di un rosso vivo.

"Si mi avete capito bene!" Proseguì non curante il preside "La giovane Rosi, entrerà direttamente al sesto anno, e sosterrà con quelli della sua età i giusti corsi." La guardò, poggiandole una mano sulla spalla "Ora tocca solo vedere in che casa disporti!" E fece cenno alla professoressa McGranitt di portare il Cappello Parlante; che dopo la consueta cantilena, era pronto a smistare i nuovi arrivati...

"Interessante!" Esordì appena fu sopra la testa dell’italiana "Una nuova promessa babbana…"

Ed altri bisbigli e schiamazzi risuonarono nella sala, questa volta provenienti dal tavolo di Serpeverde.

"Benché le varie disavventure che le hanno impedito di cominciare la scuola a tempo debito" Continuò il Cappello "Vedo grandi doti, anche nascoste, ma sempre grandi doti!" Ci pensò un attimo, facendo una serie di bisbigli e mugolii "Si…Grifondoro!" Ed un sonoro applauso giunse dalle file della casa di Nick-Quasi-Senza-Testa.

Mentre il cappello si accingeva ad esaminare i più piccoli, Sofia si avvicinò al tavolo a cui era stata assegnata, si guardò intorno, non sapendo dove sedersi. Vide una mano alzarsi "Psss" La chiamò "Puoi venire qui, c’è un posto libero!" Una ragazza dai lunghi capelli castani, leggermente mossi e arruffati, l’aveva appena invitata ad unirsi a lei. Senza pensarci due volte le si avvicinò e si sedette:

"Grazie!" Le fece timidamente.

"Fuguarati! Io sono Hermione, Hermione Granger, e lui" Ed indicò un ragazzo dai capelli rossi di fronte a lei "E’ Ron Weasley" Sospirò, leggermente preoccupata "E poi il posto vuoto di fianco a lui è di Harry Potter!"

"HARRY POTTER?" Urlò, ma subito si accorse dell’enorme gaffe che aveva fatto e si coprì la bocca con una mano e bisbigliò "Il famoso Harry Potter, colui che è il Prescelto dai Voi-Sapete-Chi??" Chiese con gli occhi sgranati e allibiti.

Hermione sorrise, visibilmente divertita da quella reazione esagerata "Si è proprio lui, ma avrai modo di conoscerlo meglio, vedrai!" E le fece l’occhiolino "Inoltre" Aggiunse, abbassando il tono della voce, quasi fosse un segreto "Anche io sono babbana d’origine, sono sicura che andremo d’accordo!" E le sorrise amichevolmente.

Sofia fu contenta di quella notizia, si sentiva leggermente a disagio, oltre al fatto che aveva cominciato in ritardo gli studi, non era nemmeno una purosangue…Si rivolse al tavolo degli insegnanti, e cercò di seguire le parole del Cappello, che ancora era affaccendato a smistare i bambini in piedi di fronte a lui. Non riuscì, però, a seguire con attenzione, il suo sguardo si muoveva da un tavolo all’altro, cercando di memorizzare più volti possibili…Improvvisamente si bloccò, le parve quasi che il cielo, nero e carico di pioggia, sopra la sua testa, lasciasse spazio ad un tenue raggio di sole. Si fermò ad ammirare un ragazzo, bello come una divinità greca, dal volto leggermente allungato e capelli chiari, quasi albini, e dagli occhi azzurri, talmente chiari e profondi da poter essere paragonati agli abissi di un oceano:

"Chi è il ragazzo là giù in fondo?" Chiese alla sua nuova amica che era intenta ad ascoltare le parole del Cappello "Quello con i cappelli chiari!"

Hermione si girò nel punto indicato da Sofia e spalancò gli occhi "No, no no…" Fece con tono preoccupato "Non ci pensare nemmeno un minuto, lui è Malfoy, Draco Malfoy! Il più odioso del nostro anno, oltre che essere un purosangue si crede anche chissà chi!" Le sussurrò all’orecchio "Poi odia quelli come noi!" Hermione tornò a fissare il cappello per un attimo "Ci chiama ‘Luridi mezzosangue’" Notò lo sguardo deluso sul volto della nuova arrivata: possibile che tra tanti in quella sala dovesse notare proprio Malfoy? Quando si dice lo scherzo, o beffa, del destino…

Il pomeriggio stesso la professoressa McGranitt, direttrice della casa di Grifondoro, assegnò ad ogni studente del sesto anno il nuovo orario individuale "A lei Rosi!" Esordì avvicinandosi alla ragazza che subito avvampò "Seguirà: Antiche Rune con la signorina Granger, Pozioni, Difesa Contro le arti Oscure ed Erbologia!" Così dicendo si allontanò per passare allo studente successivo; Neville Paciock.

"Dovremmo trovarti un soprannome!" Fece Hermione mentre si avviavano verso Antiche Rune "Hai un bellissimo nome, sia chiaro." Si affrettò a dire per paura di poter ferire la ragazza che le camminava di fianco, che di tutta risposta le sorrise, facendole capire che non l’aveva minimante offesa "Oh bene!" Proseguì più tranquilla "Che ne diresti di Italy? Sai metterebbe in risalto le tue origini, mi piacerebbe molto visitare l’Italia!!" Aveva uno sguardo decisamente perso nel vuoto, come se già si immaginava in quella terra leggendaria e misteriosa.

"Italy?!" Fece eco Sofia "Sai è carino, poi io sono affezionatissima all’Italia!" Ammise leggermente imbarazzata "Comunque quando vuoi, vieni pure a trovarmi, a mia mamma fa sempre piacere avere ospiti!"

"Ma come mai sei venuta qui? In effetti avevi già perso cinque anni…" Chiese timidamente per paura di poterla ferire con la sua domanda.

"Hai ragione, infatti papà voleva continuare a farmi studiare in privato, poi sai." Ed abbassò lo sguardo rivolgendolo al ghiaino che stavano percorrendo "Sono felici di quello che sono, non mi hanno mai detto o fatto sentire a disagio, ma capisco che per loro è strano avere, si come dire, una figlia diversa, noi siamo quattro fratelli, ed io sono l’unica che abbia manifestato questa…tendenza, diciamo così!"
"Quattro fratelli??" La interruppe Hermione sorpresa; del resto lei era figlia unica, quindi non capiva benissimo quello stato di diversità che incombeva in Sofia.

"Si, infatti ho scoperto la magia quando avevo dieci anni. Inizialmente i miei credevano fosse una sorta di malattia, per questo non mi sono iscritta al primo anno. Poi, invece, accettandomi, mi hanno fatto fare un corso…Privato, si!" Sorrise "Poi, devi sapere che i genitori italiani sono molto più apprensivi degli altri, così la loro bambina non poteva abbandonare il focolare domestico a soli undici anni, ed hanno rimandato…Poi alla fine ho insistito talmente tanto che eccomi qui, a scocciarti con la mia storia!E’ tutto merito di Silente comunque!!" E le sorrise cominciando a saltellare all’indietro.

"Guarda, guarda!" Fece una voce petulante e cattiva "Le due mezzosangue insieme! Che fortuna!" Proseguì una ragazza con un caschetto nero "Si sono trovate!" E sghignazzando si rivolse ai due ragazzi che le facevano da bodyguard.

"Pansy Parkinson!" Dichiarò disgustata Hermione "Circondata dai quei due scimmioni di Tiger e Goyle! Imparerai a conoscerli, sono gli zerbini di Malfoy! E si credono chissà chi solo perché provengono da famiglie prestigiose! Bleah!" E fece finta di vomitare, portandosi un dito alla gola. Sofia, anche se dispiaciuta per quell’intervento sgradevole, non poté trattenere le risate alla reazione della sua nuova amica "Mi piaci proprio Hermione Granger!" Ammise continuando a ridere. Quelle parole fecero arrossire Hermione che, sorridendo, abbracciò quella strana ragazza che proveniva da un altro paese "Ma in Italia siete tutti così schietti?" Chiese ironica e, insieme, si diressero verso la loro lezione…

Un’ora dopo si separarono: Hermione si diresse alla riunione dei Prefetti e Sofia si avviò verso la sala comune di Grifondoro. Durante il tragitto notò delle voci provenire dall’infermieria, e presa dalla curiosità, si fermò dietro lo stipite della porta, cercando di non farsi notare. Vide il trio che solo poco prima aveva incrociato sistemato intorno ad un lettino; un ragazzo mai visto portava una ciotola verso di loro. "Blaise, Madama Chips dice che deve berlo tutto!" Disse con tono superiore Pansy Parkinson, vantandosi che l’altro non aveva udito le parole dell’insegnante.

"Ti stai sbagliando!" Ringhiò lui di rimando.

"Ah si?" Lo sfidò la ragazza "Andiamoglielo a chiedere alla prof. E poi staremo a vedere!" Si rivolse agli altri due che erano comodamente seduti su delle piccole sedie "E voi due, venite a farci da testimoni!" Comandò con arroganza.

Il quartetto uscì dalla stanza, erano talmente occupati a litigare che non si accorsero che Sofia era nascosta, alla meno peggio, dietro una colonna. Appena si furono allontanati entrò nella stanza, era deserta se no per quel letto in cui giaceva il ragazzo dagli occhi azzurri, Draco Malfoy. Gli si avvicinò e gli si sedette di fianco. Sembrava dormisse, era così innocente in quella posizione. Dolcemente gli spostò i capelli dalla fronte: i suoi lineamenti erano perfetti, aggraziati e delicati. Il ragazzo non si mosse, era evidentemente addormentato; Sofia si guardò nuovamente intorno, timorosa di essere scoperta. Assicuratasi nuovamente che non ci fosse nessuno, continuò ad accarezzare quel viso: la sua mano sfiorò i capelli, le palpebre, che sotto il suo tocco si mossero leggermente, per poi giungere a quelle labbra rosse e carnose: non seppe resistere alla tentazione…Si chinò delicatamente fino a sfiorare le sue labbra con quelle del ragazzo.

"Hai visto Zabini?"

La voce di Pansy si stava avvicinando alla stanza…doveva nascondersi prima che lei, l’arpia, la cogliesse in fragrante…

Continua....Ma solo se recensite ^__^