La verità è che ci provi, ci provi a rimanere coerente con te stesso, con le scelte che prendi.
Ci provi a difendere quel briciolo di orgoglio che rimane, ma poi un giorno ti svegli con l'idea di mandare tutto a farsi fottere, te compreso.
Allora, pensandoci: che senso ha allontanare certe persone, chiudere i rapporti, cercare di smettere di farsi del male restando al fianco di certi elementi… se poi sai che non smetterai mai di farlo?
Se poi sai che, prima o poi, ti sveglierai con delle maledette mancanze da colmare?
Allora deciderai di evitare scottature, di non riprendere i rapporti di prima…
ma chi sto prendendo in giro?
(me).
Per come sono fatto, ricado sempre nello stesso errore, migliaia di volte, fin quando non é l'errore a stancarsi di me.
Vorrei che la mia parte sentimentale e la mia parte razionale non fossero così in conflitto.
Vorrei allontanare una persona non perché é giusto per me, non perché devo farlo per non farmi mettere i piedi in testa, ma perché mi é uscita dal cuore.
Eppure non succede mai!
É una sorta di meccanismo che permette a chiunque di arrivarti all'anima e a nessuno di uscirne.
E ti senti pieno! Ti sento pieno… di merda!
Perché più ti feriscono e più ti rendi conto di quanto, nonostante il risentimento, sia impossibile allontanare certe persone da te.
Allora che senso ha? Perché farlo?
Perché permettere a certe persone di svuotarti del tutto e di andarsene come se niente fosse?
É come non avere più controllo di sé stessi, come avere un cuore che sceglie per conto suo.
Ma allora che senso ha?
Cosa?
Tutto.