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Autore: Justanotherpsycho    25/01/2013    6 recensioni
Una rivisitazione in chiave più cruda dell'universo Pokémon, dove avvengono catastrofi e guerre, e dove non si combatte più con le pokéball, ma con le spade, e dove il premio per la vittoria non è una medaglia, ma la sopravvivenza.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Pokémon Apocalipse Incredibili catastrofi preannunciarono il Suo risveglio: vulcani ruggivano di fuoco, tempeste squarciavano l'aria con folgori e venti indomiti, la terra veniva dilaniata da tremiti e spasmi, i mari scalpitavano e ululando partorivano onde alte quanto piccole montagne.
Pokémon ed esseri umani erano terrorizzati, e per una volta non era colpa né degli uni né degli altri.
 
Infine i continenti arrestarono la loro epocale marcia ricongiungendosi in un'unica, gigantesca isola, nel mezzo di un oceano infinito, e il monte più alto mai visto vi sorse nel mezzo, sospinto dalle enormi masse di terra.
 
Proprio in cima a quel monte avvenne il Risveglio: l'eterno Arceus si ridestò dal suo ancestrale sonno, ritornando in questa dimensione per compiere il destino di questo mondo.
 
Egli convocò tutti i Pokémon affinché intraprendessero con lui il Grande Esodo verso una dimensione dove potessero vivere in uguaglianza e felicità, ma non coinvolse gli uomini, poiché avvertiva in questi e nei loro pensieri il seme della malvagità.
 
Non tutti i Pokémon, però, accettarono le condizioni del Viaggio, essendo il legame che li univa al loro allenatore umano più forte della tentazione di una terra promessa dal Primevo.
Mew allora intercedette per questi ad Arceus e, capendo l'amore che provavano, fece sì che potessero rimanere sulla Terra insieme ai loro cari.
Inoltre, mosso a compassione per questi e per gli stessi umani, convinse Arceus a lasciare delle tracce dei Pokémon Leggendari in alcune armi e armature sparse per il globo, così da dare ai rimasti indietro una speranza e, al tempo stesso, mantenere l'equilibrio nelle forze della natura.
 
I Pokémon consenzienti, allora, abbandonarono questa dimensione, mentre gli altri restarono al fianco dei loro allenatori.
Nel nuovo mondo, però, non tutti furono felici: Mewtwo apprese che il principio di uguaglianza sarebbe stato messo in pratica in tutti i sensi, cosa che la sua mente orgogliosa non poteva accettare.
Così si ribellò ad Arceus, rivendicando la sua individualità e superiorità, e prontamente Egli, notando in lui il germe malvagio dell'umanità, che, alla fine, l'aveva creato, lo scaraventò nuovamente sulla Terra, insieme a quanti aveva corrotto, dopo un'epica battaglia.
 
Sulla Terra, l'umanità, avvedutasi della scomparsa dei Pokémon, piomba nel caos e i governi delle varie nazioni, già provati dalle catastrofi naturali, finiscono col dichiararsi guerra a vicenda con quella che sarà l'ultima grande guerra umana.
Prevedendo le sorti del conflitto, Mewtwo si fece ibernare dai suoi seguaci, dando loro l'ordine, da tramandarsi di generazione in generazione, di risvegliarlo dopo duemila anni.
 
Le armi tecnologiche distrussero la tecnologia stessa con impulsi diabolici; tutte le città vennero spazzate vie da bombe nucleari; la popolazione umana, più che dimezzata, fu costretta ad una diaspora nelle zone più selvagge e desolate del continente, lasciandosi alle spalle la conoscenza di intere civiltà, a bruciare nelle biblioteche.
Alla fine gli eserciti si annientarono a vicenda e la pace nacque dalle ceneri insanguinate della guerra.
 
Piano piano, l'umanità strisciò fuori dalle grotte e dalle foreste in cui si era rintanata e, anche se ancora tremante di paura, fece quello che sapeva fare meglio, e allo stesso tempo peggio: vivere socialmente.
Nacquero nuove civiltà senza che se ne avesse la consapevolezza, pochi mestieri erano sopravvissuti, ma abbastanza per garantire una vita civile a quanti si univano in questi piccoli villaggi.
 
Ma il seme malvagio non era stato estirpato e germogliò di nuovo, portando violenza anche in questo nuovo mondo. Duemila anni dopo il Risveglio, il supercontinente è costellato di villaggi e piccole cittadine, edificati con tecnologie vecchie di quattromila, controllati da una serie di gruppi armati in lotta fra loro che hanno l'esclusiva sui Pokémon e sul loro addestramento e che li usano per controllare col pugno di ferro i vari governi fantoccio e la popolazione sotto questi.




Il Cantuccio: allora, premetto che pubblicare prologhi di  una storia ancora non scritta in passato non mi ha portato bene... ma devo farlo, perché solo così mi deciderò a scriverla (o ad abbandonarla del tutto, ma almeno prendere una decisione).
In questa storia ho voluto prendere i Pokémon sotto un aspetto più "realistico", crudo, meno da bambini insomma, perciò più che una fanfiction dell'anime mi piacerebbe considerarla una FF dei videogiochi. Mi piaceva l'idea di mescolare in una sola storia Pokémon, storie quasi-bibliche (non volevo rivelare apertamente le analogie con la bibbia, ma ormai è fatta), un'apocalisse  nucleare, una spruzzata di medioevo giapponese, un certo pizzico di magia ed un tocco quasi alla gioco di ruolo (forse queste due cose si capiranno meglio avanti).
Spero che vi intrighi e continuiate a leggerela (se la scriverò XD) :)
  
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