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Autore: Brooklyn_Rogers    25/01/2013    2 recensioni
Si tratta di una serie a sé, che comincia qualche anno prima dell’incontro fra Ichigo e Rukia, anche se questi non appariranno mai nella storia. I protagonisti saranno un nuovo personaggio e la sua Zampakuto. La storia seguirà la loro crescita e il loro imparare l’arte del combattimento fino all’incontro con Hitsugaya, che ormai figura come un diciassettenne, e Oshiko, la sorellina di Yoruichi, un’indomabile quindicenne in fuga dalla Soul Society. Da qui in poi la storia si intreccerà con questi due personaggi e la trama sarà più complessa.
Un piccolo avvertimento! Io ho visto Bleach solo fino alla fine della 2° Serie (il salvataggio di Rukia), quindi tutto ciò che riguarda Hitsugaya e gli altri personaggi che nominerò, sarà riferito solo a quella serie.
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hitsugaya Toushirou, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Non ci credo! Sono al liceo! Yahoo!- urlò Tsuki, salendo sulla schiena del fratello.
-Che ci trovi di stupendo? Sarà solo molto più da studiare e meno tempo per combattere.- Kazuko sbuffò.
-Ma sta’ zitto, Kazu. Lascia che si diverta, almeno per un po’.- gli suggerì Kumoko, che osservava la quincy e Oshigami andare avanti a loro.
-Hai ragione. Guardale la faccia! Non la vedevo così da quando abbiamo ottenuto il bankai!- il ragazzo, o la zanpakuto, insomma fate voi, si lasciò trascinare dall’allegria di sua sorella.
-Hai ragione. E io che pensavo si divertisse solo facendo a botte!- pensava di farlo ridere, ma il risultato di Kumoko fu quello di far imbronciare l’amico.
-Noi non facciamo a botte: noi combattiamo, capito? Eh, capito? Hai capito, idiota figlio del sole?- lui annuì con convinzione. Con troppa convinzione.
-E sei fortunato che non ti abbia sentito Tsuki, se no potevi dire le tue ultime preghiere a tuo padre, perché non lo avresti più rivisto.- dopo queste parole, fra i due tornò il sereno e scoppiarono a ridere.
 
All’ora di pranzo…
Kazuko lanciò una pallina di carta a Kumoko, che guardò subito verso di lui. Il ragazzo annuì.
“Non ti sembra strano quello nuovo?” c’era scritto. Kumoko si affrettò a scrivere la risposta.
“Già. Hai mai visto con quei capelli? Sono assolutamente ridicoli e si capisce che non sono naturali” entrambi si voltarono verso l’oggetto della conversazione, in piedi accanto alla lavagna.
Aveva capelli argentati, un ciuffo chiaro gli copriva l’occhio sinistro. Gli occhi erano verde acqua, attenti e intelligenti, ai quali non era sfuggito lo scambio di opinioni fra i due.
Nonostante avesse sedici anni, sembrava leggermente più grande, e sotto la camicia immacolata dell’uniforme si nascondeva un fisico asciutto.
-Il mio nome è Toshiro Hitsugaya.
 
-Capitano Hitsugaya, abbiamo registrato un’alta anomalia a Karakura.- gli aveva detto Yamamoto.
-Sarà Kurosaki.- aveva risposto.
-No, Kurosaki Ichigo e Kuchiki Rukia non abitano più a Karakura, almeno per il momento. Capitano Hitsugaya, tu e il suo tenente siete incaricati di trovare quell’anomalia.- lui aveva annuito e si era voltato per chiamare Matsumoto.
-Ancora una cosa: andrai al liceo di Karakura. Le maggiori anomalie sono state registrate lì.- il capitano era rimasto interdetto da questa affermazione, ma non aveva osato controbattere ed era uscito in silenzio.
 
-Quanti anni hai?- chiese una ragazza in prima fila.
-Sedici.- rispose lui secco.
-Fai sport?- gli domandò un ragazzo.
-Chissà…- rispose.
-Da dove vieni?- il capitano non mutò espressione, ma non sapeva che rispondere.
-Da Tokyo.
-Hai mai impugnato una katana?- chiese Kazuko, per metterlo alla prova. Lui sorrise.
-Sì, sono piuttosto bravo.- ammise.
-Allora conosco una persona con cui potresti combatter…- non finì la frase, perché Kumoko lo fermò.
-Tsuki? Ma sei pazzo? Lo distruggerà, non importa quanto sia forte! Ti devo ricordare di quando ti ha quasi staccato un braccio?
-Ora che ci penso bene forse non è una buona idea…- i compagni scoppiarono a ridere.
-Ma per Tsuki intendi Okamuto-chan? Tua sorella minore?
-Vuoi scontrarti tu con lei?- Kazuko e Kumoko sorrisero.
-A prossima ora abbiamo anche lei ha educazione fisica. Chiediamo il permesso al professore e chi riesce a batterla…- cominciò Kumoko.
-Pensa prima di parlare, Baka-san!- il figlio del sole in risposta fece una pernacchia all’amico.
-Chi riesce a battere chi?- Tsuki apparve quasi per magia alle spalle del fratello.
-Ahhh! Ma perché sei sempre così? Smettila, mi fai paura.- si lamentò lui.
-Se non riesci nemmeno ad accorgerti che io ti sto arrivando alle spalle… comunque, cos’è questa storia della sfida? Di chi è la colpa? Chi deve spedire una lettera di addio a tutti i suoi conoscenti?- la zanpakuto indicò Kumoko.
-La colpa è di Taiyo-Tesson! Sì, la colpa è sua!
-No, la colpa è di Okami-Baka! Io non c’entro niente!- cominciarono a litigare e Tsuki alzò gli occhi al cielo, nello stesso momento in cui le squillò il telefono.
-Pronto? Sono Okamuto Tsuki.
-Shinigami-chan! Come sta andando?- chiese una voce fin troppo familiare.
-Tutto bene, sensei. A parte Kumoko e Kazu che litigano di già. Stavano organizzando una specie di torneo “tutti contro Okamuto-chan”!
-Shinigami-chan, sono felice. Dì a tuo fratello di riportarmi Kumoko intero per gli allenamenti. Ci vediamo dopo. Tututututu.- disse il telefono.
-Taiyo, oggi hai allenamento con il sensei. Non mancare o ti uccide.- ricordò Tsuki all’amico, che troppo spesso era distratto.
-Oh, grazie. Io me l’ero già dimenticato.- rise imbarazzato.
-Baka-san, fai più attenzione, o ci rimetterai la pelle…- bofonchiò Okami Nagikoe.
-Grazie tante, sei un buon amico.- rispose borbottando il ragazzo.
-La volete smettere una buona volta? Sembrate dei bambini!- Oshigami sbuffò entrando nell’aula.
-E ora la squadra è al completo…- mormorò Tsuki.
-Per quella sfida… Tsuki, faccio brutta figura se non combatti.- la supplicò il fratello.
-Ci pensavi prima.
-Dico a papà quello che ieri hai rotto la sua tazza. Lui pensa di averla persa.- la zanpakuto aveva ormai in pugno la sua stessa shinigami.
-D’accordo. Chi cavolo vuole sfidarmi? Non garantisco l’incolumità mentale o fisica dei soggetti.- Tsuki sbuffò e i compagni di Kazuko risero.
-Io ci sto.- a poco a poco la stanza si riempì di mano alzate.
-Ne manca uno!- urlò una ragazza e sollevò il braccio del capitano.
-Io non ho mai…- protestò, ma ormai era in ballo.
-Bene! Vi distruggerò tutti!- il fuoco brillava negli occhi della shinigami.
Kazuko si pentì di ciò che aveva fatto.
  
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