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Autore: Howifeel    25/01/2013    1 recensioni
A: ''E dopo tanto, forse troppo, ho capito che nessuno hai il potere di sminuirci, se non noi stessi.''
Vidi rigarle il volto delle lacrime amare, che facevano capolino poco prima delle gote.
Non meritava tutto quell'odio.
Era bisognosa di ricevere amore, io di qualcuno di cui potermi fidare.
Saremmo mai potuti diventare un 'noi'? Solo il tempo lo avrebbe chiarito.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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-Justin's chapter

00:00,1 Gennaio 2013.
Il rumore degli scoppiettii mi tormentava da ore, ma in quell'istante si rese nullo, alle mie orecchie e quelle di Selena. Eravamo soli, in riva al mare. Le onde si infrangevano dolcemente sulla riva, rendendo la sabbia soffice. Optammo per il bagno allo scoccare della mezzanotte, peró l'attesa si prolungó. Lei era al telefono, ancora.
Non sopportavo che conversasse con i suoi amici invece di passare quel poco tempo che ci potevamo permettere, con me. L'istinto prese il dominio sulla ragione e, tutto d'un tratto, corsi verso di lei, la presi in braccio e la gettai in quell'acqua pura e limpida. Disse solamente "Mettimi giù!" un paio di volte, poi nulla. Emerse dall'acqua e mi gridò contro. Io ridevo, non avevo nessuna cattiva intenzione ma lei era solita al fraintendimento.
s: "Ma cosa ti passa per la testa?"
j: "Non arrabbiarti,piccola. Posa il telefono e trascorri un po' di tempo con me. Possiamo stare poco insieme, godiamoci questi momenti unici. Mi manchi. Mi manca stare con te."
Non disse nulla, mi baciò. Fu un bacio appassionante, la tenevo stretta per i fianchi mente lei mi arruffava i capelli, adoravo il suo modo di fare.
Eravamo in Messico, ci eravamo permessi alcuni giorni di vacanza. La permanenza quì era fantastica: il clima mite, la gente ospitale, ma discreta e il paesaggio splendido. Tra quattro giorni Selena sarebbe dovuta ripartire per il tour mondiale, diretta a Los Angeles per la prima tappa.
Da lì in poi sarebbero trascorse almeno due settimane prima di riincontarci. Era difficile mantenere un rapporto solido essendo spesso distanti. Ma ci amavamo, era quello che contava davvero. Almeno, questo lo avevo sempre creduto.
Dopo la sua partenza io mi intratteró ancora per una settimana, circa. Mi raggiungeranno Lil Twist, Chaz e Alfredo. Sará meraviglioso stare insieme per un po'. So che di loro mi posso fidare, posso confidarmi e la cosa è reciproca. Sono amici veri, che per me ci saranno sempre.

-Selena's chapter
Amavo i suoi occhi, la sua bocca, il suo fisico, la sua dolcezza, la sua voce, amavo tutto di lui. Mi rendeva felice come mai nessuno era riuscito a fare. A sminuire tutti questi aspetti positivi, però, c'erano sempre le minacce di morte, gli insulti, le false veritá che la gente inventava pur di avere un pretesto per attaccarmi, per farmi sentire insignificante e colpevole di ogni errore commesso. Il mio cellulare vibró insistentemente, Justin mi precedette e lesse il messaggio. Il suo sorriso svanì in un istante, vidi una lacrima rigargli il viso. Cosa stava succedendo? Mi fissò dritto negli occhi, capii che lo avevo visto piangere e, di fretta, si asciugò le gote da quella ferita sconosciuta, ma profonda che in così poco tempo gli aveva fatto così male. Avevo bisogno di spiegazioni. Mi rivolse un finto sorriso, infilò il telefono nella tasca posteriore dei suoi jeans e mi cinse i fianchi calorosamente.
s:"cos'è successo? perchè piangevi?"
j:"ho sofferto abbastanza io, leggendo, per entrambi. Non roviniamo questo momento."
s:"io devo sapere."
Perchè non me lo voleva dire? Era qualcosa di così terribile? Decisi di agire, io e la curiositá percorriamo binari diversi, da sempre. Finsi un abbraccio e, senza che se lo aspettasse, gli sfilai il telefono dai jeans. j:"ti prego,giurami che non crederai a quello che c'è scritto. Tutti e due conosciamo la veritá, e quelle parole non la descrivono."
Non capivo, e l'unico modo per avere chiarezza era leggere quel messaggio che tanto mi aveva fatto incuriosire. Tutto d'un tratto mi salì un brivido dalla schiena e raggiunse le mie mani, facendole tremare. Sbloccai il salvaschermo e vidi che il numero era privato, non dovevo o potevo aspettarmi nulla di buono, a partire dal comportamento di Justin. "Sei una sgualdrina,la tua fama è invisibile: era stata disegnata per una diversa misura, a Justin facevi pena e l'ha ritagliata a dovere. Senza di lui non saresti nessuno,non lo sei mai stata." Quelle parole potevano mai essere la veritá? La veritá fa male e io stavo soffrendo come mai prima. Ero insicura,non riuscivo più a distinguere la menzogna dalla realtá. La mia vista iniziò ad essere sfuocata, il mio respiro affannato e il rumore dei singhiozzi si fece più forte. Le lacrime che avevo trattenuto per quei pochi secondi sfociarono in un pianto sofferto. Scorsi Justin venirmi incontro, abbracciandomi. La sua vicinanza mi rese ancora più debole, volevo stare sola.
s:"perdonami, ma voglio rimanere per un po' quì, senza alcun tipo di compagnia." Non sapevo nemmeno io quello che dicevo, non ero in grado di parlare. Dovevo pensare, con me stessa come unica e possibile consulenza.

-Justin's chapter
Non volevo andarmene, ma dovevo lasciarle del tempo per capire, per riflettere. Sapevo come ci si sentiva, la capivo.
Le uniche persone che ora potevano farmi sorridere erano loro, le mie fans, le mie beliebers. I miei 32 milioni di motivi per non abbattermi, in momenti come questi. Mi tastai cercando il telefono, quando lo trovai, senza pensarci due volte, entrai su twitter. Cliccai su 'scrivi un nuovo tweet' e lasciai libero sfogo alle mie dita, che sembravano essere piú confuse di me. Alla fine scrissi 'La fama ha il potere di ingrandirti come persona in un istante e distruggerti nello stesso arco di tempo. #S' Non avevo specificato, ma se lei avesse letto ció, non avrebbe pensato che avevo giá dimenticato quello che era successo. Poco dopo il mio telefono iniziò a vibrare in seguito alle continue notifiche, quel rumore traforava i miei timpani. Sbloccai l'accesso e lessi alcune risposte: 'noi per te ci saremo sempre', 'ti siamo accanto'; quelle semplici frasi avevano il potere di condizionare positivamente il mio stato d'animo.
Erano circa le due di notte e mi stavo preoccupando parecchio per Selena, dov'era ora? Si era lasciata convincere da quelle bugie senza fondo? Avevo bisogno di risposte a quelle domande. Decisi di chiamarla.
-s: "pronto, dimmi" Il tono della sua voce mi rassicurò, sembrava tranquilla.
j: "volevo sapere come stai"
s: "ora molto meglio,grazie. Ho chiesto a Demi di venire, lei non puó rimanere in hotel, ti dispiace se dormo da lei 'sta notte? Alloggia in un appartamento poco lontano dalla nostra residenza."
j: "certo che no, so che ti rende felice e se tu lo sei, io lo sono."
s: "grazie,per tutto. Ti amo"
j: "ti amo."- riattaccó poco dopo. Ora ero più sereno. Decisi di incamminarmi verso l'auto, la notte era ancore giovane e aspettava solo di essere vissuta. Una decina di minuti più tardi arrivai in cittá, la musica rimbombava nelle numerose casse disposte lungo il viale principale, infiniti numeri di bicchieri ripieni di alcolici occupavano le tavolate degli stand impiantati e una folla innumerevole si scatenava su una pista da ballo, nonostante l'ammassamento dei corpi per il poco spazio. Perché restare in disparte? Era ora che il divertimento iniziasse. Per una sola volta volevo essere me stesso, non avevo nessuna intenzione di camuffarmi per passare inosservato, avevo bisogno di evadere dai piani e i progetti che giorno dopo giorno ero costretto a rispettare. Probabilmente avrei bevuto, ma sapevo rispettare i limiti. I miei pensieri erano da egoista, da menefreghista: se avessi commesso un errore, gran parte ne avrebbe risentito. Questo non doveva accadere, ero grato alle persone che mi erano state accanto e percorrere una strada sbagliata sarebbe stata, per loro,egualmente doloroso quanto una pugnalata in pieno cuore. Pensai allora ad una soluzione. Qualcosa che mi rendesse veramente felice e allo stesso tempo avesse tutti i requisiti per non decelebrare come carta dolente. La risposta era proprio di fronte a me, sottoforma un palco, il posto sul quale le mie inscurezze svanivano e potevo lasciar piede libero alla parte migliore di me. La struttura era semplice, tutti gli strumenti avevano una loro posizione precisa, nel complesso si notava il tocco di classe che mettevano in risalto i colori scelti per l'occasione. Cercai invano per parecchio tempo il responsabile dell'apparecchiatura e, quando finalmente ne scorsi l'ombra in lontananza, una voce meravigliosa mi distrò: un suono così forte, ma anche placato che evidenziava in modo particolare la spettacolare intonazione della cantante. Chi era? Un angelo. Gli angeli in terra non potevano scende, era la prova che lei era speciale, lo era davvero.

-Selena's chapter
Demi: "Non commettere il mio stesso errore, sei una donna forte, ma non abbastanza per reggere tutto ciò."
Selena: "Ma io lo amo, il mio amore supera ogni pregiudizio."
Demi: "Per quanto ancora potrai esserne certa?"
Selena: "Così soffriró lo stesso."
Demi: "Mai quanto se non compiessi questo passo, a mio parere, necessario. Il mio è solamente un consiglio, tu devi prendere questa decisione."
Selena: "Come dirti di no?"
La vidi sorridere, annulló le distanze in un caloroso abbracció. Mi sussurró all'orecchio:"Amo quel ragazzo, ma non posso vederti triste." La strinsi forte a me, lei era una persona vera, sempre pronta ad aiutarmi. Tastai tra le tasche dei miei jeans il cellulare; sbloccai il salvaschermo e, con fare frettoloso, digitai il numero di Justin. Le gambe iniziarono a tremare, ero terribilmente preoccupata per la sua possibile reazione. L'intervallo tra uno squillo e l'altro sembrava infinito, quell'attesa era infinita. Ad un tratto il display si illuminò ed una voce roca si sentì soffocata dai forti rumori di sottofondo. Dov'era a quest'ora della notte?

-Justin's Chapter
Cercai una zona poco affollata per poter rispondere; ai lati del palco c'erano degli spiazzi isolati e, senza pensarci due volte, mi ci addentrai.
Justin: "Pronto?"
Selena: "Dobbiamo parlare."
Cosa poteva essere di così importante da chiamarmi nel mezzo della notte?
Justin: "Certo,dimmi pure." Non capivo davvero e, l'unica soluzione per togliermi ogni dubbio, era ascoltarla.
Selena: "Ci ho pensato molto e.." ..E? Sentivo la sua voce indebolirsi e tremare.
Selena: "E.. penso che stare insieme ci faccia soffrire troppo, è meglio per entrambi finirla qui."
Justin: "Ciao Selena, buon 2013." Risposi freddo.


 

  
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