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Autore: Sithra25    25/01/2013    2 recensioni
Venezia, 1752.
Giacomo Casanova covava un segreto interesse per la magia.
Non poteva però immaginare che la magia covasse una proibita attrazione per lui.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

Nella penombra della camera, le due figure distese sul letto si muovono in una lenta danza. I loro corpi nudi sono illuminati dai raggi di luna argentea che si fanno largo tra le tende dell'unica finestra, aperta appena per far scivolare dentro la stanza una vaga brezza salmastra. Non ci sono altre luci, e le uniche cose che spezzano il silenzio della notte lagunare sono gli ansimi dei due amanti. Amanti solo per l'occasione, per una notte di passione che, quando salirà il sole, si spegnerà in pochi ricordi. Almeno per uno di loro sarà così.
"Giacomo..." La donna si ferma, allontanando dolcemente le labbra di lui dal suo collo punteggiato da efelidi.
Egli la osserva, si domanda silenziosamente che cosa succeda. Nello stesso istante, sorride appena: succede raramente che le fanciulle, siano amiche o solo conoscenti, lo chiamino per nome.
"Posso farvi una domanda?" Sussurra lei.
"Me ne avete già fatta una, mia cara". Si scosta, puntellandosi con il braccio destro sul morbido cuscino di piume. "Ditemi pure".
Attende che ella parli di nuovo, anche se tutta questa "conversazione" durante un rapporto lo confonde; non è affatto abituato a perdere tempo. Non rifiuta però di parlare, altrimenti offenderebbe la ragazza e rovinerebbe il bel momento.
Riesce a malapena a pensare tutto ciò prima che lei, in un solo istante, distrugga in mille pezzi l'atmosfera. Senza farlo di proposito, sia ben chiaro; ma quel breve quesito è per lui più doloroso di qualsiasi altro gli sarebbe potuto essere posto.
"Giacomo... voi credete nella magia?"
Cade il silenzio tra i due, la brezza sembra impovvisamente trasformarsi in un spiffero gelido.
Potrebbe sorprendersi, chiederle ridendo perchè mai debba porre una domanda simile proprio ora, scherzare su tale stranezza.
Chiunque farebbe così.

Ma lui no. D'impulso, alza il braccio sinistro, fissandosi il polso. Ad esso è legato un piccolo nastro color porpora, come fosse un braccialetto. E' quella la risposta alla domanda della ragazza, anche se lei non lo immagina nemmeno. E Casanova non glielo dirà, ma si alzerà dal caldo giaciglio, raccogliendo le sue cose.
Improvvisamente freddo e tagliente come una lama, osserverà la figura ancora distesa sul letto, un'ultima volta prima di andarsene.
"E' tardi, devo andare. Tra poco arriverà l'alba... e vostro marito con lei".





Sinceramente non credevo sarei mai riuscita a pubblicare questo racconto, o perlomeno, ad iniziare a pubblicarlo.
Ho sempre avuto un certo rapporto conflittuale con le storie a più capitoli, dato che dopo averne scritti tre o quattro mi interrompevo sempre.
E' una patologia. Speriamo non capiti anche questa volta, yep!

Detto questo... perchè proprio Casanova?
E' una figura leggendaria, di cui si è raccontato molto. Mi piacciono i suoi lati oscuri che la storia di solito non tratta, per esempio la passione per l'alchimia e l'aggregazione alla Massoneria. E poi è vissuto molti anni a Venezia, la quale è, se possibile, ancora più affascinante di lui.
Ci tengo comunque a sottolineare che questa storia non è aderente alla cronologia e alla sua vita reale.
Vi troverete solo pochi avvenimenti che sono effettivamente accaduti e qualche nominativo realmente esistito.
Mi sono affidata alla mia fantasia, in tutto e per tutto.

Spero che vi piaccia, alè!
Sith

  
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