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Autore: _Hope_Infinity    25/01/2013    0 recensioni
Ricorda ancora quando poche sere prima, il suo ragazzo gli aveva sussurrato con voce roca "Everything's gonna be alright" e lui ci aveva creduto, mentre i polmoni iniziavano a bruciare annaspando, per poi affogare nell'oceano che erano gli occhi di Louis.
"Bugiardo" sussurra a denti stretti prima di chiudere gli occhi e passare l'amica lametta sui polsi già martoriati. Di nuovo. Lascia che i segni rossi compaiano sulla pelle prima di sfiorarli con due dita e rabbrividire.
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Non lo lascerà più andare, lui vuole che Harry sappia che non è solo, e che lo ama con tutto se stesso.
Poi si stacca guardandolo negli occhi.
"Il coming out è vicino Haz, ancora un attimo piccolo"
Ed Harry sorride, perché sono proprio le parole che voleva sentirsi dire.
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Seconda Larry :33 Vi dico subito che non sono il mio forte quindi siate clementi LOL Se vi va passate, altrimenti lasciate perdere u.u
Shi, sono una LARRY BELIEVER
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Harry sorride leggermente e scuote la testa quando sente per l'ennesima volta quella domanda.

"Molte vostre fan continuano a dire che tra voi c'è una relazione.. è vero?" e le intervistatrici lo fissano, aspettandosi una risposta. Ma davvero credono che l'avrebbero detto? Certo, Harry l'avrebbe fatto subito, se solo non fosse stato fermato da uno stupido pezzo di carta che ormai portava la sua firma.

E puntualmente, come ogni volta, arriva la risposta di Louis, che ride e scuote la testa affermando che loro due non stanno insieme davanti a mezzo mondo. Ed Harry gli da ragione, non può fare altro se non annuire. 

Illuminato dalla debole luce della lampada sul comodino, il riccio soffoca un rantolo nel cuscino. Le lacrime calde gli solcano incessanti le guance, ricordandogli quanto è debole ed inutile. Cerca di non pensare che anche quella sera il maggiore deve andare a dormire da Eleanor per poi uscire la mattina mano nella mano con lei, facendo qualche foto e prendendo un gelato come se non succedesse niente. Ed ad Harry questo fa male.

Come quasi ogni sera è rannicchiato e lascia che le lacrime salate gli bagnino le guance, mentre una morsa sul petto lo soffoca e i polmoni fanno fatica a prendere aria. Affonda i denti nel labbro inferiore cercando di soffocare un singhiozzo, non può farsi sentire.

"Stai zitto stupido" si ripete prima di alzarsi dal letto e lasciare il cuscino abbandonato sulle coperte, ormai pieno del suo dolore. Il pavimento freddo del bagno gli provoca un brivido lungo la schiena e cerca a tentoni l'interruttore della luce; poco dopo le piastrelle sulle pareti vengono illuminate dalla lampada fastidiosa. Il ragazzo si strofina gli occhi ormai rossi e gonfi prima di posizionarsi davanti allo specchio. Non è più il vivace e sorridente Harry Styles di una volta, ora i ricci ribelli se ne stanno buoni sotto il berrettino di lana che si è messo e sul suo volto non compare il solito sorriso radioso. Profonde occhiaie gli solcano gli occhi; da quant'è che non mangia? Forse un mese. 

Il suo sguardo passa in rassegna ogni oggetto presente nella stanza fino a fermarsi su un piccolo oggettino che luccica. Con mano tremante lo afferra squadrandolo. E' freddo, ed appuntito.

Ricorda ancora quando poche sere prima, il suo ragazzo gli aveva sussurrato con voce roca "Everything's gonna be alright" e lui ci aveva creduto, mentre i polmoni iniziavano a bruciare annaspando, per poi affogare nell'oceano che erano gli occhi di Louis. 

"Bugiardo" sussurra a denti stretti prima di chiudere gli occhi e passare l'amica lametta sui polsi già martoriati. Di nuovo. Lascia che i segni rossi compaiano sulla pelle prima di sfiorarli con due dita e rabbrividire. 

Nullità.

Credulone.

Debole.

Sono queste le parole che gli rimbombano nella testa, mentre i suoi occhi seguono le prime goccioline di sangue che scivolano silenziose e finiscono per sporcare il lavandino sottostante.

Poi qualcosa aderisce alla sua schiena, è freddo, duro. Ed Harry capisce di essere sul pavimento quando il suo sguardo è fisso sul soffitto. Si lascia andare, raffreddando il corpo con le mattonelle gelide del bagno e chiude gli occhi, in attesa di porre fine a questo abominio.

Si abbandona ad una sensazione di vuoto, lasciando che il tempo scorra davanti a lui.

E poi più niente, solo buio, una voce e una sirena.

 

 

La luce fastidiosa dei neon gli fa spalancare gli occhi, impedendogli di continuare a dormire. Appena mette a fuoco guarda le pareti bianche che lo circondano, così come bianchi sono il soffitto e il pavimento. A poco a poco i rumori da distanti si fanno sempre più vicini, sempre più chiari.

"Harry? Oh cavolo Harry!"

Il rumore sordo di una porta che sbatte e poco dopo quello di alcuni passi riempiono la stanza, insieme al bip insistente delle macchine. Il riccio gira leggermente la testa sperando di vederlo, di rincontrare quegli occhi che tanto lo hanno fatto soffrire, ma che ogni volta riescono a fargli venire le farfalle nello stomaco.

E poi entra Lui, seguito da un medico e un paramedico e le loro inseparabili cartelline. Harry sorride debolmente, ma l'espressione dell'altro pare seria. Si siede accanto al minore e gli accarezza piano la testa riccioluta.

"Harry… perché?" dice solamente.

Ed Harry vorrebbe solo rispondergli che lo ama, che era geloso, ma rimane in silenzio facendo crescere in Louis la voglia di strangolarlo. Perché Harry lo ha fatto? La colpa è sicuramente sua, pensa il maggiore, e di questo non si riesce a dare pace.

"Har ti prego, parlami!"

Il riccio si accorge che Louis ha gli occhi lucidi, ed allunga un braccio fasciato fino al gomito verso di lui, sorride, diversamente da come l'altro si sarebbe aspettato. Ma il fatto è che Harry non vedeva l'ora di perdersi in quei suoi occhi azzurri, di sentire il suo respiro e lasciarsi cullare dai suoi abbracci. E Lou lo accontenta, si fionda al collo di lui iniziando a bagnarlo con le sue lacrime calde, lo stringe tra le sue braccia e ripete "Ti prego amore mio, mai più"; l'altro non riesce a frenare le lacrime in tempo che scendono copiose sulle sue guance mentre accarezza la testa di Louis.

Stanno così per un po, e Lou gli accarezza con un pollice lo zigomo, per poi far combaciare le fronti e posare le sue labbra su quelle del riccio. E' un bacio piccolo, casto, che per loro racchiude mille emozioni. 

Ad Harry viene da pensare che le ragazze che li sostengono come coppia hanno più coraggio di lui, sicuramente. E si decide che vuole cambiare, vuole dimostrare che sa essere forte. Louis lo stringe a se facendo toccare i loro petti che si alzano e si abbassano in respiri brevi e irregolari per via delle lacrime. Non lo lascerà più andare, lui vuole che Harry sappia che non è solo, e che lo ama con tutto se stesso.

Poi si stacca guardandolo negli occhi.

"Il coming out è vicino Haz, ancora un attimo piccolo"

Ed Harry sorride, perché sono proprio le parole che voleva sentirsi dire.

 

  
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