Toc Toc

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« CHI DIAMINE E'? » che nel gergo della sig. Rowling solitamente stava a dire: 'CHI DIAMINE E' CHE OSA DISTURBARMI MENTRE STO FACENDO LA TORTA?' cameo, ovvio, ma pur sempre torta.

Quattro figure apparvero sulla soglia della porta.

E ti pareva, chi altri poteva essere?

La donna per poco non cadde lunga a terra, ma Remus, con la sua solita, modesta aria da Sono-Un-Prefetto-Perfetto-E-Io-Può-Voi-Non-Può, la prese al volo.

« Reeeeem. » cinguettò James, zompettando dentro casa come un piccolo e docile cervo nella stagione degli amore. « E' inutile che la corrompi, tanto non te la fa sposare la McKinnon. »

« Ma guarda questo. » rispose Remus-Sono-Un-Prefetto-Perfetto-E-Io-Può-Voi-Non-Può, ma arrossì iniziando a sorridere mostrando tutti e settordici i denti.

« Ricordate ragazzi, carini e coccolosi. » si raccomandò Sirius, raggiungendo l'amichetto cerbiatto. Perché ovviamente, essere carini e coccolosi serve molto quando si entra in casa della propria autrice semi-morta che cerca di scacciare i suoi stessi personaggi. Ovviamente, chi non l'ha mai fatto?

« N-No, voi no.. » balbettò la povera disgraziata, ancora fra le braccia del lupacchiotto.

« Sssh, non sa quello che dice. »

« Tappale la bocca! »

« T-Taci o ti t-tappo q-qualcos'altro. »

« Tappale la bocca. » ripeté James.

« Zitto James.. » intervenne Sirius.

« Zitto tu, beagle che non sei altro! »

« STAI. ZITTO. » ringhiò il beag..emh, Sirius. Wow, il suo piccolo cervellino iniziava ad avere un po' di buon senso? Ovvio che s..no.

Sirius era sull'attenti, sembrava che avesse puntato Mocciosus, cosa che avveniva circa tredici volte al giorno. Cioè, la scia unticcia si sentiva da km, ma vabbè, lasciamo perdere.

« Sento qualcosa! » disse annusando l'aria.

« PER ME? »

« No, intendevo.. JAMES, PERCHE' HAI GLI OCCHI A CUORICINO? » 

« NON E' VERO. »

« Si Ramoso. » disse solenne Remus. « Hai gli occhi a cuoricino. »

« STAVO DICENDO » riprese Sirius. « CHE SENTO.. »

Intanto JK si stava riprendendo, e misà che aveva pure capito.. o forse no.

« LA TORTA. » disse lei a bassa voce, in modo che soltanto tutto il Regno Unito potesse sentirla.

« Io intendevo il cibo per cani..... » disse Sirius offeso, ma si riprese, ovvio, agitando le zamp..manine, le manine.

« C'è una torta? » balbettò Peter.

« Buongiorno Coda, bentornato fra noi. » 

« Datemi la torta! » piagnucolò lui, ma la Rowling lo guardò in cagnesco.

[ndS: Sono io che guardo le persone in cagnesco, per la cronaca!]

[ndJ: No, tu sei un cucciolotto patatino patatuccio.]

[ndS: Disse il cornuto.]

TACETE.

Ok, dicevamo..

Ah, sì, alla Rowling stava prendendo una crisi isterica e..ehm, stava proteggendo la torta.

« Protego Maxima.. Fianto Duri.. Protego Inimigotum.. »

« Remus? »

« Si, Coda? »

« Tu che sai tutto.. Perché quella sta agitando un mestolo per aria? »

« Non lo so, Coda, non lo so. » rispose rassegnato il lupacchiotto.

La cosa era più grave del previsto.

« Finito adesso, dovrebbe essere protetta.. LE TUE ZAMPACCE, LEVALE, CANE. » dire che era sclerata era dire poco.

« E' mia, zietta. » e la addentò, sotto gli occhi doloranti della donna.

« E' COLPA TUA » adesso il mestolo stava minacciando Remus, che si guardò attorno. Nessuno, e dico nessuno, doveva mai dare la colpa a  Remus-Sono-Un-Prefetto-Perfetto-E-Io-Può-Voi-Non-Può. Nessuno, capito? N E S S U  N O.

« CE L'HO CON TE » disse picchiettando alla cliomakeup il mestolo sul petto del lupacchiotto.

[ndC: Picchietta, picchietta.]

[ndJ: COSA CI FA LEI QUI? AUTRICE?]

[ndA: sono shockata quanto voi. ]

[ndC: Picchietta, picchiett..]

[ndV: AVADA KEDAVRA]

[ndTUTTI: Grazie, Voldy. ]

Perdonate l'interruzione, ora torniamo a noi.

Sirius si è mangiato la torta.

Noi lottavamo per l'umanità e.. Sirius si è mangiato la torta.

Noi combattevamo contro il male e.. Sirius si è mangiato la torta.

Noi.. vabbé, avete capito la gravità della situazione.

« Perlomeno pulisciti la bocca, cane. »

« Antisgamo proprio. »

« La furbizia. »

« LA. MIA. TORTA. »

« Arieccola. »

« SEI O NON SEI UN PREFETTO PERFETTO? » urlò esasperata. « DOVEVI PROTEGGERLA. ADESSO TI CRUCIO. EEEEEEEEEEEEEH.. »

non finì mai la frase.

« EEEEH SEXY LADY! » Sirius e James, sempre Sirius e James. « OP-OP-OP-OPPA GANGNAM STYLE » 

« Oh, San Pietro aiutaci tu. »

Naturalmente, il cervello a misura di topolino di Peter* si sentì chiamato in causa.

Doveva fare qualcosa. Doveva salvarli.

Intanto i due continuavano a ballare e cantare Gangnam Style.. aiuto.

« Ai ie ei ta chi eh na pugi con gio pi pugia. » intonò Sirius, passando il microfono a James.

« Pungi pa gi sci chi mo ni pa dela pinipiripi » 

Adesso San Pietro aveva la risposta: li avrebbe messi KO con una padella.

Salì sullo sgabello posto CASUALMENTISSIMAMENTE vicino allo scaffale delle padelle.

Perché sì, JKRowling aveva uno scaffale per le padelle.

E voi no.

Comunque, Peter era..

BOOM.

..morto.

« Peter..? » chiamò Remus, vicino al corpo del topo.

Persino i due Gangnam Styletor si era azzittiti. 

« Misà che è morto. »

« James.. » disse gravemente la donna. « Un giorno lui ti avrebbe venduto a Voldemort, insieme a Lily e tuo figlio.. » 

« AVRO' UN FIGLIO DA LILY? »

Gli Styletor si guardarono.

« OPPA GANGNAM STYLE!» 

 

* Pietro=Peter.


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Nota dell'autrice.

Okay, sciocchezza partorita durante l'ora di religione. Non sono brava con le one-shot comiche, ma ci ho provato e vabbè, è uscito questo. lol
Spero che sia decente, lasciate una recensione se volete, così mi regolo :')